Dissidia 012: Duodecim Final Fantasy – Anteprima Dissidia 012: Duodecim Final Fantasy

Subito dopo il deludente Lord of Arcana, Square Enix si appresta a risollevarsi con un titolo dalle aspettative decisamente più alte.
Dissidia 012 Duodecim è un titolo discusso, non sempre apprezzato, ma che sicuramente vanta un hype sufficientemente ampio fra il pubblico: il sequel del primo capitolo, Dissidia Final Fantasy, unificatore del genere picchiaduro e ruolistico, si pone dunque l’obiettivo di ampliare gli orizzonti di quest’ibrido, con svariate features che abbiamo avuto modo di provare in prima persona.
 

Il filmato che fa da incipit al titolo è come da tradizione evocativo e curato, mostrando i combattimenti fra i personaggi presenti nel gioco, inclusi i nuovi arrivati: Laguna da Final Fantasy VIII, Yuna da Final Fantasy X e Tifa da Final Fantasy VII sono solo alcune delle new entry nel cast del titolo che vanterà anche la presenza di Lightning da Final Fantasy XIII.

Resta da vedere se con un parco personaggi così ampio si riuscirà ad ottenere una sufficiente caratterizzazione dei character, elemento di dubbia interpretazione già nel primo capitolo: in attesa di una prova completa del titolo, rimaniamo col beneficio del dubbio.
 

L’universo Duodecim inserisce i personaggi in un archetipo di lotta fra bene e male, impersonati da Cosmos e Chaos. A fare da contorno alla guerra le vicissitudini dei guerrieri separati dai due fronti: la base narrativa non è dunque fragile, ma se non altro eccessivamente stereotipata così come il capitolo precedente.
C’è da considerare tuttavia che si sta parlando di un picchiaduro con elementi ruolistici e non viceversa, indi per quanto la storia possa non essere nulla di trascendentale, anzi, saremmo decisamente lieti di apprezzare le aggiunte al gameplay, punto di forza del titolo.

Da quanto la prova ci ha concesso di vedere, l’innovazione principale è basata sull’inserimento della world map: al giocatore sarà concesso di interagire con altri personaggi, alleati o meno, presenti in essa, e di affrontare mostri; la prova non ci ha concesso di vedere livelli avanzati in cui i mob aggrano il vostro personaggio, ma non è una possibilità da escludere vista la feature aggiunta.

Dalla world map si accede alle scacchiere, amate o odiate, del primo capitolo: gli spostamenti dei personaggi sono migliorati rispetto a Dissidia, dove il character era una semplice pedina, mentre ora ha movenze verosimili nel balzare da una posizione ad un’altra. Per concludere il livello invece la sostanza non è cambiata, con un sistema pressochè identico al primo capitolo, dove per uscire vittoriosi dal dungeon era necessario sconfiggere determinate pedine nemiche.

Per arrivare ai combattimenti, anche in questo caso il sistema è rimasto sulle basi del predecessore: l’aggiunta degna di nota è quella del GDR – Mode, modalità che consentirà al giocatore di guidare il personaggio secondo azioni decise tramite un menù apposito e non direttamente come consente quella tradizionale, comunque presente.
Ulteriore innovazione è quella dell’assist mode, che consentirà, previo riempimento della barra presente sotto ai PV del personaggio, di sferrare un attacco con un compagno predefinito per ogni personaggio.
 

In conclusione, il titolo non vanta innovazioni che facciano gridare al capolavoro, anzi: le aggiunte a cui Square Enix sembra aver dato maggior peso sono i costumi dei personaggi, ora tre, un’espansione del cast ed una nuova modalità RPG che desta parecchi dubbi su come possa essere utilizzata attivamente dalla maggior parte degli utenti che apprezzano Dissidia proprio per il suo gameplay, che come il primo capitolo siamo sicuri risulterà divertente e in grado di assicurare una buona dose di longevità.

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