Diablo IV – Anteprima
Lilith è tornata a Sanctuarium e l'oscurità ha ripreso il sopravvento sul mondo creato da Blizzard.
Inutile girarci attorno, l’annuncio di Diablo IV è stato forse uno di quelli maggiormente attesi dai giocatori e dai fan Blizzard in generale. Ne avevamo avuto sentore lo scorso anno quando, al posto dell’atteso quarto capitolo, venne svelato Diablo Immortal e la delusione nell’ambiente videoludico si fece palpabile. Ma si sa, a Blizzard si perdona praticamente tutto perché è in grado di sfornare titoli di altissimo livello e fruibili da praticamente tutti e, probabilmente, anche in questo caso la storia gli darà ragione.
Dopo il bellissimo filmato che ha confermato i tantissimi rumor degli ultimi mesi, è stato possibile analizzare delle sezioni di gameplay di Diablo IV e ciò che siamo stati in grado di vedere è senza dubbio un ritorno alle origini, a quelle atmosfere cupe e gotiche che hanno reso Diablo II un titolo memorabile. Del terzo capitolo si perdono quei colori più vivaci, forse più adatti al mondo di World of Warcraft, ma si mantiene per buona parte l’evoluzione del gameplay. Ma prima di carpire i segreti del gameplay cerchiamo di fare il punto sulla trama, tra i punti di forza del franchise, sia grazie alle informazioni circolate in rete sia grazie a quelle ufficiali diffuse da Blizzard stessa.
Il mondo di Sanctuarium non conosce pace, ormai lo sappiamo, ma è l’uomo stesso fautore della sua stessa rovina quando, in cerca di ricchezze nascoste, viene aperto un portale che libera Lilith dal suo esilio (sapevamo già della sua presenza nel titolo tramite un leak sull’artbook). La madre del caos è pronta a scatenare tutto il suo malevolo potere su tutto ciò che andrà a incrociare il suo cammino di morte e dolore. Questo è ciò che appuriamo dallo stupefacente filmato, un vero e proprio corto in computer grafica, che Blizzard ha regalato al mondo nello svelare Diablo 4.
Qui entrano in gioco i nostri eroi, chiamati a combattere il ritorno delle creature demoniache e scoprire cosa sta accadendo, nuovamente, a Sanctuarium. La trama sembra non mostrare elementi particolarmente innovativi ma sarà interessante capire quello che sembra a tutti gli effetti un culto dietro al ritorno di Lilith, siamo consapevoli che Blizzard manterrà il più stretto riserbo sui dettagli della sceneggiatura, ma siamo anche certi che potremo contare su un’atmosfera carica di mistero mentre il nostro personaggio si farà largo tra le orde nemiche.
Nonostante sia impossibile giudicare pienamente allo stato attuale il lavoro di Blizzard, c’è da dire che il comparto grafico di Diablo IV sembra fin da subito convincente, a dispetto del suo predecessore, in quanto si nota una perfetta commistione tra dettagli e fluidità con la classica visuale isometrica che ci accompagna nel nostro viaggio tra le zone di Sanctuarium. Qui si denota la prima novità, nonché uno degli elementi di ritorno alle origini: il druido.
Tra le tre classi giocabili svelate possiamo contare su Druido, Barbaro e Incantatrice, ma Blizzard ha già confermato che se ne aggiungeranno altre 2 (si parla di Paladino e Amazzone), come di consueto caratterizzate da abilità peculiari e stili di gioco differenti.
Nello specifico i Barbari avranno la possibilità di sfruttare il sistema “Arsenale” che gli permetterà di trasportare ed equipaggiare tramite shortcut fino a quattro armi differenti a cui sarà possibile assegnare attacchi e abilità differenti. In questo modo il Barbaro avrà la possibilità di effettuare uno switch di stile in poco tempo e adattarsi velocemente alle diverse situazioni di gioco che si andranno ad affrontare.
Le Incantatrici potranno contare sul classico controllo degli elementi con ghiaccio, fuoco e fulmini pronti a scatenare un caos distruttivo sul campo di battaglia, mentre il Druido potrà sfruttare la sua peculiare abilità di mutaforma passando da umano a lupo mannaro o orso, mentre uno o più famigli lo seguiranno e aiuteranno in battaglia.
In continuità con il passato ritroviamo la progressione del personaggio tramite albero delle abilità e talenti così come rimane pressoché invariato il loot drop dai nemici abbattuti e la personalizzazione delle armi tramite rune. Come premesso, la cara e vecchia visuale isometrica accompagnerà l’esplorazione e i combattimenti attraverso le cinque regioni annunciate da Blizzard: il deserto del Kehjistan, le foreste di Scosglen, le Steppe Aride, le Vette Frantumate e le paludi di Hawezar.
Per la prima volta avremo un continente unico da esplorare senza stacchi, anche grazie al ritorno delle cavalcature, dove ogni area sarà caratterizzata da nemici peculiari per la zona e da ambientazioni varie, estese e rigiocabili all’infinito, grazie alla generazione casuale, a ogni partita, della configurazione di territori e dungeon.
Tra le novità più evidenti in Diablo IV trovima la sua componente multigiocatore: se da un lato potremmo portare avanti la classica campagna in singolo giocatore o in co-op, dall’altro avremo modo di incontrare altri gruppi di giocatori con cui sarà possibile fare squadra, per affrontare delicate missioni e zone di gioco, oppure combatterli nei più classici dei PvP. Da quel che abbiamo potuto vedere sarà libera scelta del giocatore interagire con chi sarà online durante la stessa partita rendendo, di fatto, Diablo IV più simile a un MMO: un’esperienza in più che potrà rivelarsi molto utile nelle boss fight più impegnative e che garantirà anche una continua sfida e una longevità generale non indifferente.
Il titolo sarà multipiattaforma con rilascio su PC, PlayStation 4 e Xbox One e dovrebbe godere del cross-play, feature sempre più richiesta nei titoli con componentistica multigiocatore. Per non farci mancare nulla, Blizzard ha inoltre confermato che, sempre attingendo dal mondo dei titoli improntati al multiplayer online, e come consuetudine in moltissime produzioni moderne, anche il nuovo Diablo avrà la presenza di microtransazioni per lo più per l’acquisto di cavalcature e item per personalizzare esteticamente i personaggi.
Un’altra conferma giunta dalla casa di produzione americana è quella delle espansioni che andranno a supportare il titolo dopo il suo rilascio. Quando potremo mettere mano su tutto questo? Purtroppo è un TBA, in quanto se è vero che alla BlizzCon 2019 era presente una demo giocabile, è anche vero che Blizzard come di consueto non si è sbilanciata su una data di rilascio del quarto capitolo di Diablo premettendo che l’attesa potrebbe protrarsi a lungo. Tuttavia, è quasi certo che la release sarà anticipata da una beta forse già nel corso del 2020, ma parlare di date allo stato attuale rimane un azzardo tipico dei rumor.
Nel frattempo non possiamo che avere altissime aspettative dopo ciò che è stato recentemente mostrato e svelato, e non vediamo l’ora di esplorare le regioni di Sanctuarium per affrontare le orde di mostruosi nemici che le popolano.
Diablo IV è vivo e sembra ripagare tutte le aspettative che da anni vengono riposte in questo sequel di uno dei franchise più amati di Blizzard. Non si può non notare una riscoperta di classicismi della serie, con un’attenzione ad atmosfere, dungeon e anfratti che ricordano molto da vicino Diablo II. Nonostante ciò, si è mantenuta una certa continuità col predecessore nel sistema di abilità e di equipaggiamento delle rune e si è innovato a livello di gameplay multigiocatore. Trasformare Diablo IV in un MMO ibrido è sicuramente una mossa che potrebbe rivelarsi vincente. Esteticamente appagante, il titolo Blizzard sembra godere di una convincente fluidità anche nelle fasi più concitate di gioco. Ancora è presto per tirare le somme ma una cosa è certa, prima di equipaggiare spade, armature, anelli e quant’altro, e avventurarci nell’ultimo capitolo di Diablo, dovremo far ricorso all’arma a cui Blizzard fa maggiormente appello: la pazienza.