Dead Space 2 – Anteprima Dead Space 2
Immaginate di essere gli unici sopravvissuti a bordo di una nave spaziale alla deriva nel cosmo. Ne percorrete i claustrofobici corridoi, tunnel senza fine immersi in un’oscurità agghiacciante, accompagnati solo dall’eco rimbombante dei vostri stessi passi. Poi, all’improvviso, un movimento veloce. Vi guardate intorno, sperando che la vostra immaginazione vi stia giocando un bruttissimo scherzo, ma consci che c’è qualcos’altro insieme a voi, nel buio. Vi aggrappate all’unico barlume di sanità, con il sudore che si gela sulla vostra pelle. Un attimo e un essere mostruoso, incarnazione della paura, vi salta addosso famelico.
Una scena come questa potrebbe riportare alla mente la famosissima saga di Alien, composta da quattro film e portata sullo schermo da un trittico di registi di tutto rispetto, tra i quali ricordiamo Ridley Scott e James Cameron. Ma potrebbe rievocare anche le cupe atmosfere di Dead Space, gioco horror di prim’ordine uscito nel 2008 su PC, Xbox 360 e Playstation 3, e capace di rapire sin da subito il giocatore con una storia fatta di alieni famelici e corridoi claustrofobici. A meno di due anni dall’uscita del titolo, ecco che EA e Visceral Games (già al lavoro sul controverso Dante’s Inferno) si ritrovano immersi nella realizzazione di Dead Space 2, atteso seguito previsto entro la fine dell’anno su 360, PS3 e PC.
Chi non muore si rivede
A tre anni dalle tetre vicende della USG Ishimura, Isaac Clarke, ancora sensibilmente sconvolto dall’orrore vissuto a causa dei mostruosi Necromorfi, viene contattato e spedito alla volta della colonia di "Sprawl", base permamente situata su una delle lune di Saturno. L’insediamento è infatti vittima delle stesse grottesche creature che egli sfidò tre anni prima, divenendo così l’unico in grado di risolvere il problema.
In una situazione che ricorda molto da vicino quella della protagonista dell’Aliens di Cameron, Ellen Ripley, che, scampata alla morte sull’astronave Nostromo, tornava sulla Terra solo per essere spedita sulla colonia umana del pianeta LV426, infestata da bavosi alieni, il nostro Clarke si ritroverà in una vera e propria città assediata da Necromorfi. In questo contesto tutt’altro che idilliaco, l’arrivo dell’orrore sarà graduale. All’inizio, il nostro eroe dovrà incontrarsi con i sopravvissuti della colonia; solo dopo potrà scontrarsi con le creature dello spazio, questa volta coadiuvato da una potenza di fuoco maggiore e da ulteriori compagni d’azione, ennesimo elemento capace di accomunare Dead Space 2 con Aliens – Scontro Finale, film che vedeva Ripley aiutata dai Marines spaziali.
Spezzare arti è il mio mestiere
Oltre all’ambientazione e alla bontà grafica, Dead Space poteva contare su un’idea potente ed originale, ossia quella dei Necromorfi. Tali entità aliene penetravano nel corpo di poveri malcapitati, rendendoli simili a zombie assetati di sangue, abbattibili solamente distruggendone gli arti. A volte però, mirare alle loro gambe o braccia diventava difficile, per via della loro velocità e della goffaggine di Clarke, in fin dei conti un ingegnere e non un militare, cosa che aumentava la sfida e la bellezza del titolo.
In questo secondo capitolo, questa particolarità verrà ovviamente mantenuta, migliorando però l’equipaggiamento bellico del nostro Isaac, questa volta dotato di armi ancora più potenti ed utili. Se nel primo titolo, alla fine, si finiva per utilizzare soltanto la pur ottima pistola iniziale, nel secondo avremo a disposizione un sacco di nuove armi capaci di ridurre in polpette gli orridi avversari. Il gameplay, infatti, subirà un’impennata verso la componente più action, complice anche l’ottima gestione delle sparatorie del primo capitolo, che l’aveva reso una specie di TPS horror davvero ben riuscito. Naturalmente, il protagonista non svestirà i panni dell’ingegnere non avvezzo al combattimento, ma verrà solamente potenziato sia dal lato delle armi, sia da quello delle armature, in questo episodio varie e ancora più in grado di attutire i colpi e gli urti.
Oltre ad un leggero cambiamento sul lato bellico, dovremo attenderci anche un approccio diverso all’esplorazione e alla gestione degli enigmi. Se il primo episodio risultava in linea di massima abbastanza lineare, regalando al giocatore un aiuto insostituibile per orientarsi, questo seguito potrebbe rivelarsi molto più intricato. In effetti, la cosa potrebbe essere spiegata se pensiamo alle due ambientazioni. Nel primo episodio eravamo relegati in un’astronave che, per quanto grande, era stata progettata per essere il più funzionale possibile, e quindi priva di vie tortuose e labirintiche. Spraw, invece, sarà una colonia umana, quindi una specie di città che, se pur protetta da cupole e immersa in una gravità artificiale, risulterà molto più grande e complessa.
Abbiamo parlato di gravità, e non a caso. Anche in Dead Space 2 torneranno a farci visita le sessioni a gravità zero, che tanto avevano esaltato i giocatori nel corso del primo episodio. Questa volta saranno ancora più peculiari, visto che muoversi in assenza di gravità per poi ancorarsi a qualche supporto grazie agli stivali magnetici non solo diverrà più adrenalinico, ma anche più importante, grazie a nuove idee riguardo alle armi, utilizzabili durante gli spostamenti, e alle dinamiche degli ancoraggi, visto che potremo decidere la direzione del salto di Isaac. Ne vedremo sicuramente delle belle.
Oltre a nuove meccaniche riviste, i ragazzi di Visceral promettono anche nuovi, spaventosi nemici, tutti ovviamente Necromorfi della peggior specie, assolutamente inadatti ai giocatori dallo stomaco debole. Durante il gioco, infatti, faranno bella mostra del loro visino alieni capaci di proiettare, a mò di proiettili, gli organi del loro ospite in maniera tutt’altro che simpatica, oppure mostri così agili da camminare sui soffitti ed essere difficilmente abbattibili con un tiro di precisione. La componente horror, da questo punto di vista, verrà sicuramente migliorata e resa ancora più splatter.
Il buio dello spazio profondo
Dal punto di vista grafico, il titolo promette di essere una versione potenziata e rivista del suo predecessore. Ci saranno però dei cambiamenti vistosi. Se nel primo Dead Space ci si perdeva in un’ambientazione, se pur grande, decisamente circoscritta e con chiari limiti fisici, la Ishimura, nel secondo non avremo più tali limitazioni, visto che la Spraw sarà una colonia davvero immensa, una vera e propria città. In questa nuovo ambiente da esplorare con attenzione, visiteremo scenari più ampi e più vari rispetto ai claustrofobici cunicoli dell’astronave, che potrebbero mettere a dura prova l’ottimo motore grafico del titolo.
Per il resto, abbiamo pochi screen ed immagini di gioco, pertanto il giudizio sulla grafica deve essere sospeso e rimandato al futuro, quando avremo più informazioni e più video da ammirare e, perchè no, una succosa demo da provare. In ogni caso, sarebbe lecito attendersi un lavoro con i fiocchi per questo secondo capitolo dello Spazio Morto.
In conclusione
Nonostante le poche notizie trapelate, i fan sono già in spasmodica attesa dell’uscita di questo orrorifico titolo made in Visceral Games. Un gameplay rivisto, una nuova ambientazione e un ancora poco chiaro sistema multiplayer potrebbero essere i punti di forza di quello che si prospetta come un ottimo TPS di matrice horror. Non resta che attendere l’annuncio di una data ufficiale per poter sperare più concretamente.