[E3 2016] Days Gone – Anteprima
Tra le nuove IP presentate da Sony durante la conferenza di E3 2016 troviamo Days Gone. Si tratta di un titolo action dalle forti tinte post-apocalittiche, realizzato da Bend Studio, sviluppatori di Uncharted: Golden Abyss per PlayStation Vita e Syphon Filter. Durante l’evento sono stati mostrati due trailer della durata complessiva di circa dieci minuti, i quali ci hanno permesso di farci un’idea già abbastanza chiara.
Sin dalle prime inquadrature il richiamo a The Last of Us (TLoU) è palese. Boschi selvaggi, casolari in rovina, autostrade deserte: il mondo è ormai alla deriva a causa di una violenta epidemia che ha ridotto la popolazione, trasformando gran parte di essa in mostruose creature chiamate per l’appunto Freakers. Anche qui un certo rimando ai Clickers di TLoU lo ritroviamo, sia per assonanza, sia per il loro atteggiamento aggressivo. Niente zombie alla Romero: questi mostri sono veloci, feroci e non mollano la preda.
All’interno di questo mondo post-apocalittico, vestiremo i panni di Deacon St. John, un mercenario che si ritroverà a vagare per le lande statunitensi in sella alla sua motocicletta. Non sappiamo molto sul suo conto, a parte che ha vissuto il passaggio da mondo normale a mondo distrutto, ma non abbiamo ancora notizie su quale sia il suo reale scopo, a parte sopravvivere.
Come è stato mostrato nel secondo trailer di gameplay, avrà a che fare non solo con orde di Freakers inferociti, ma anche con altri essere umani, i quali, spinti dall’istinto di sopravvivenza, faranno spesso a meno dell’umanità e della civiltà. Un concetto più volte espresso in The Walking Dead e, ancora una volta, in The Last of Us.
L’aspetto interessante è il costante senso di ansia e adrenalina percepita durante la visione del gameplay, in cui decine e decine di Freakers assalgono un capannone in cui il nostro protagonista tenta di trovare rifugio. Attraverso l’uso di armi da fuoco, di molotov e di interazione con l’ambiente, egli riesce a sfuggire alla morte. Altro elemento degno di nota è la struttura open world. La passione per i motori da parte di Deacon non è un semplice hobby, ma rappresenta una delle caratteristiche più originali del titolo. Il protagonista infatti potrà vagare liberamente per i paesaggi suggestivi ma malinconici. Si tratta del vero punto di rottura rispetto a The Last of Us, in cui le aree erano piuttosto lineari.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=DiHbP_gdfQg
Visibilmente il gioco è di impatto, ma l’incipit, l’ambientazione e il tipo di gameplay sanno di qualcosa di già visto. I rimandi a The Last of Us possono essere un’arma a doppio taglio, poiché gli estimatori del titolo Naughty Dog avranno la possibilità di rivivere un’avventura all’interno di un contesto già apprezzato; allo stesso tempo però, considerando l’altissimo livello di TLoU, potrebbe sembrare una mera copia di videogiochi già noti.
Bisogna dunque aspettare ancora per avere informazioni più concrete legate alla narrazione e all’open world, perché saranno gli elementi che potranno contraddistinguere Days Gone da altri titoli simili.