Dante’s Inferno – Anteprima Dante’s Inferno

Dante figlio di Sparda? No.

Risulta essere uno dei giochi più criticati del momento, senza ombra di dubbio, a partire dal titolo e dall’idea che si pone alla base del progetto Visceral Game, che dopo aver regalato gran prova di competenza videoludica con le sue ultime produzioni, Dead Space in testa, si lancia nell’epica. Dante’s Inferno è sicuramente il titolo del momento, grazie alla grandissima critica che si porta dietro e anche all’irriverenza con la quale gli studi americani hanno voluto e potuto rivedere la Commedia di Dante.

Dante figlio di Alighiero? No.

È indubbio che molti, soprattutto italiani, amanti dell’opera prima della letteratura italiana, si sentiranno contrariati o quantomeno disgustati dall’idea che quella che ci troviamo davanti è l’avventura che visse l’Alighieri per ritrovare la pace interiore nel mezzo del cammino della sua vita. Motivo principale di tale disappunto potrebbe nascere soprattutto dalla decisione di intorpidire e mutare del tutto alcune meccaniche fondamentali dell’ascesa dantesca: stavolta Dante scende negli inferi per salvare Beatrice, indossa un’armatura e lotta con un’ascia, che dubitiamo il figlio di Alighiero sarebbe stato capace di maneggiare nella Firenze dell’epoca. Inoltre l’aggiunta di alcuni personaggi completamente fuoriluogo, tra cui l’ultimo annunciato Francesco, boss di fine girone dei violenti, fratello di Beatrice, di ovvia natura fantasiosa degli americani, rende ancora meno veritiera la riproposizione della Commedia definita Divina dal Boccaccio.

Dante figlio di Nuova York.

Dopo aver piacevolmente riassunto quanto è avvenuto e quante complicazioni ci sono state nel criticare questo titolo non ci resta che cambiare pagina, lasciarci alle spalle quello che si può pensare guardando la cover del gioco e lanciarsi nell’azione. Vediamo fin dove ci porterà Dante’s Inferno.


La morte mi diede un’altra scelta

Ci troveremo subito dinanzi alla possibilità di scegliere ben quattro livelli di difficoltà, dal Classico all’Infernale, senza sapere se potremo sbloccarne degli altri nel finire il gioco.
La narrazione ci lancia alla fine della terza crociata, e la famosa battaglia che vide la lotta tra Saladino e le forze cristiane a Gerusalemme, per poi passare a un coraggioso Dante che, nel mezzo di una foresta oscura, sta tatuando il suo corpo con una croce. Il nostro eroe italico è appena tornato dalla Crociata e in quel di Acri ha avuto un incontro ravvicinato con Signora Morte, alla quale ha rubato una possente falce e l’anima: soddisfatto, fa ritorno a Firenze con il suo destriero e il suo trofeo di guerra. Purtroppo in Toscana lo aspetta una brutta sorpresa: la sua amata, Beatrice, è stata assassinata e ora la sua anima vaga perduta nel regno di Ade. Il nostro protagonista è venuto meno, quindi, alla promessa fatta, ovvero quella di proteggerla da qualsiasi male: dovrà partire alla volta degli Inferi, locati di fronte casa della sua donna, per debellare la triste vicenda. Un’epica storia adattata dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, si cita.

Entriamo ora nel pieno dell’azione, falce alla mano. Nella prima sessione di gioco, che come solito potremmo definire tutorial, avremo una semplice lancia fornita ai combattenti di Acri che espugnarono Saladino e le sue forze, e con questa dovremo approcciare la nostra vittoria contro la Morte, che ci darà la possibilità di rivivere e compiere il nostro destino. Le meccaniche sono di classico stampo action occidentale, God of War tanto per rendere l’idea, e sfociano dopo non molto anche in qualcosa più prossimo alle produzioni Capcom, Devil May Cry come altro esempio. L’arma di Dante è unica, non se ne presentano altre, se non per le prime battute, e tutto sarà limitato al colpo rapido o al colpo lento ma potente: una classifica formula oramai trita e ritrita. Quando la morte sarà caduta, con molta facilità grazie all’incredibile potenza della parata di Dante, attivabile con il pulsante dorsale di destra, che nulla lascia passare o scalfire; per terminare gli incontri avremo poi i classici QTE (Quick Time Event) che con una serie di tasti andranno a terminare l’avversario con una spicciola spettacolarità che nulla ha da paragonarsi a quanto fatto vedere da Kratos.

Giudice in terra dei morti

Terminata la prima sessione saremo lanciati nell’ingresso degli Inferi, come precedentemente detto locati poco fuori la casa di Beatrice: qui riusciremo a mettere in funzione, dopo la manifestazione dell’anima della nostra donna che si mostra senza veli e con un buon dettaglio stilistico, l’oggetto che Dante porta legato alla sua cintura. Altro non sarà che una pseudo mossa di magia che lancerà, per l’appunto, delle croci in direzione dei nostri avversari, quasi come un’arma da fuoco poco originale. Usando poi la falce della morte, da ora in avanti nostra compagna inseparabile, avremo modo di essere giudici in terra dei morti: una volta aggangiati i nostri avversari, che siano zombie o aquile, col dorsale destro, potremo decidere se assolverli o condannarli. Ovviamente la scelta influirà sull’anima guadagnata, rilasciata da tutti gli avversari, che sarà rossa in caso di condanna e blu in caso di assoluzione. Le anime raccolte andranno a sommarsi in alto a sinistra, in uno sistema a cerchio, e una volta raggiunta una somma specifica vi lasceranno sbloccare delle abilità dal menù principale di pausa, che si divideranno tra abilità Sacre e Non Sacre. Un Dante a doppio volto, quindi.

Per il resto nelle prime sessioni testate abbiamo notato che ci saranno i soliti scrigni cari al sistema di God of War e ancor prima a Devil May Cry, dalle sfere che ricaricano la salute di colore verde, fino alle sfere rosse che si accumulano per sbloccare potenziamenti e oggetti. Inoltre, dinanzi la porta degli Inferi, avremo modo di fare la conoscenza di tale Virgilio, anima celestiale relegata nel Limbo e che vi farà da guida su richiesta di Beatrice: Dante ovviamente non sa nulla di questo uomo che gli si para davanti, ma accetta il suo aiuto in nome dell’amore che prova per la sua amata. Virgilio ci donerà la conoscenza della magia, un’abilità lontana dalle idee medievale di fuoco, aria e terremoti, ma più vicina alle idee di poteri sacri fini all’uccisione dei demoni. Non ci è dato sapere quanti incantesimi riusciremo ad ottenere fino alla fine del gioco, ma sappiamo che potremo equipaggiarne fino a un massimo di quattro per volta.

Un’ultima cosa che ci sarà permessa di fare prima dell’ingresso nella terra della perduta speranza è quella di poter cavalcare diversi giganti: sicuramente più avanti capiterà la possibilità di andare in groppa a ben più noti personaggi come, ad esempio, Flegias dinanzi allo Stige. Ovviamente Dante potrà far compiere qualsiasi azione al mal capitato, dallo sputare fuoco, allo schiacciare avversari oppure al mangiarli, senza troppa pietà o difficoltà. Sicuramente ci sarà la possibilità di distruggere edifici e altro, ma per adesso, all’ingresso degli Inferi, non c’era molto da demolire e smontare. Infine, dopo aver raccolto un determinato numero di anime, la linea in basso a sinistra si caricherà e ci permetterà la Redenzione, trasformazione che aumenta le nostre capacità e ci dà una forza superiore fino a quando la barra non sarà nuovamente svuotata.

Graficamente il titolo si presenta ben fatto, senza sbavature o altro: alcuni intermezzi sono narrati con riproduzioni fumettistiche che forse lasciano un po’ l’amaro in bocca per la poca cura del tratto, ma che magari potrebbe risultare uno stile ricercato e voluto. Per quanto riguarda l’attività in gioco, il sistema non cala di velocità e offre dei piacevoli rallentamenti durante l’azione, per sottolineare l’aspetto cinematografico delle movenze e dell’ambientazione. Nei QTE sicuramente si poteva fare di più per esaltare la spettacolarità o quantomeno l’epicità del momento. I dettagli dei personaggi invece sono davvero ben fatti, a partire dai ricami che Dante porta sul petto all’interno della croce tatuata sull’intero busto, fino all’anima di Beatrice che, con molta invenzione, ci lascia un’idea di come saremo dopo morti. I nostri antagonisti, poi, hanno un dettaglio interessante che non sgrana mai e non dovrebbe dispiacere affatto. C’è malizia e cattiveria in molti passi e anche la riproposizione dei nudi su schermo, così i programmatori della Viscerl Game ancora una volta vogliono porre uno stampo preciso alle loro produzioni, legate a quell’aspetto peccaminoso e lascivo.
Unica pecca, che si può concedere in fase di demo, è stata ritrovata in un bug durante lo scontro con la Morte che ha costretto il riavvio della versione di prova, laddove il nostro avversario ci aveva fatto, inverosimilmente, attraversare il pavimento per scaraventarci in un baratro nero senza fine. Il problema però non si è più ripresentato.

Lasciate ogni speranza e non crucciatevi per il feltro

Sicuramente è un titolo da aspettare e desiderare, e chiunque potrebbe farlo per diversi motivi: qualcuno sarà interessato a sapere quanto Electronic Arts si è spinta nel rivedere la Commedia del Durante, altri saranno sicuramente affascinati dalla possibilità di guidare il Sommo nella sua avventura negli Inferi, altri ancora sceglieranno di attendere God of War III gustandosi una buona copia. Dante’s Inferno, dopotutto, non innova e non stupisce: ricalca un genere già visto e conosciuto, ponendo su schermo una storia diversa, che magari in molti avrebbero preferito non sapere essere presa dalla Divina Commedia, e donando meccaniche che possono far piacere soprattutto per inerzia. Comunque un buon prodotto che lascia spazio a una buona dose di divertimento in un nuovo inferno, che non è quello di greco di Kratos e non è quello creato da Sparda, ma qualcosa di più epico e più classico. 
Dante’s Inferno sarà disponibile dal 5 Febbraio 2010 su PlayStation 3 e Xbox360 e per ora possiamo solo invitarvi ad aspettare l’uscita della demo alla vigilia di Natale.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento