Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion – Provato

Final Fantasy VII Crisis Core Reunion sta confermando le buone impressioni che dava dai trailer, almeno nelle prime ore di gioco.

Nel 2022 la situazione in cui  Crisis Core: Final Fantasy VII e si ritrova è molto strana. Da un lato Final Fantasy VII Remake lo ha reso obsoleto, in quanto la trasposizione di Midgar è stata ormai perfezionata eclissando gli sforzi della Square Enix del 2007, dall’altro il controverso finale del titolo uscito nel 2020 rende Crisis Core fondamentale. Ecco quindi che Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion torna a mostrarci le avventure di Zack Fair. Un apprezzato ripasso in attesa di Rebirth ma soprattutto un videogioco che, nonostante alcuni enormi limiti, potrà appassionare chi non lo conosce già.

Final Fantasy VII: Crisis Core Reunion

Come ho accennato nell’introduzione, uno dei punti di forza di Crisis Core nell’era PSP non è presente in Reunion. Esteticamente il gioco non è al livello del magnificente Final Fantasy VII Remake, fatto scontato considerando l’uscita Nintendo Switch. Detto ciò, bisogna ammettere che il lavoro di Remaster è ugualmente di ottimo livello. Nonostante sia possibile notare di tanto in tanto che il gioco provenga dall’era della prima portatile Sony, in via generale Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion è bello da vedere, tanto che su Nintendo Switch può considerarsi un top di gamma. Ad esempio, è decisamente più dettagliato e curato del già gradevole Harvestella. Bisognerà però accertarsi delle performance su Switch, in quanto ad ora abbiamo potuto giocare solo alla versione Playstation 5.

I modelli sono notevolmente grezzi rispetto agli standard moderni, ma gli sviluppatori hanno ritoccato i volti con cura particolare soprattutto nei momenti più importanti della narrazione, durante i quali il gioco è riuscito quasi a ingannarmi e a farmi pensare di essere davanti a un titolo per home console. Non parlo ovviamente di un gioco dello standard PS5, ma di qualcosa che sarebbe potuto uscire verso fine era PS3, il che è comunque notevole vista la base di partenza. Purtroppo però tale cura non è presente in ogni momento del gioco e questa altalenanza crea situazioni sgradevoli. 

Final Fantasy VII: Crisis Core Reunion

Per chiudere la discussione sulla grafica/estetica, voglio parlare delle cutscene in CGI. La remasterizzazione di questi video è veramente complessa, lo abbiamo già potuto notare in passato con lavori come Final Fantasy X e IX. Per semplificarsi la vita, Square ha deciso di usare una IA a supporto del processo e il risultato è tutto sommato buono. Si nota una differenza netta quando partono i filmati e la risoluzione mi sembra inferiore a quella del gioco base, ma personalmente gradisco comunque la loro inclusione.

Nonostante la principale differenza che Reunion porta a Final Fantasy VII Crisis Core sia la grafica, motivo per il focus pesante su essa, il gioco ha anche qualche piccola modifica al gameplay per renderlo più fluido e appetibile a un pubblico moderno. Il feeling di gioco è ottimo, Zack è molto responsivo e meno legnoso che in passato, persino la schivata è stata migliorata parecchio. Il gioco mantiene il sistema di combattimento originale, quindi quando si preme un comando questo verrà eseguito come se ci fosse una ATB velocissima nascosta in background e personalmente ho sempre apprezzato questa scelta.

Final Fantasy VII: Crisis Core Reunion

Potrebbe volerci un po’ ad abituarcisi, specie nel 2022 dove titoli come Final Fantasy VII Remake o YS VIII hanno perfezionato il combat system Action JRPG con approcci molto diversi da Crisis Core, ma trovo che il team abbia trovato un buon equilibrio tra il modernizzare il combattimento e il conservare il suo fascino originale. Purtroppo non sto notando miglioramenti sufficienti al sistema OMD, da sempre tallone d’Achille del gioco. La gestione di Limit Break e Leveling tramite questo sistema è ancora presente e secondo me peggiora parecchio l’esperienza di gioco. Miracolosamente Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion riesce ad essere divertente nonostante la randomicità dell’OMD ma ciò non toglie come personalmente abbia trovato dannosa la centralità di tale sistema nel combattimento.

Final Fantasy VII: Crisis Core Reunion



Le prime ore con Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion sono state molto positive. Il lavoro di remaster è buono, con attenzione posta in molti dettagli come la resa scenica degli ambienti e (a volte) le animazioni facciali. Le modifiche al gameplay lo rendono molto più fluido che in passato ma non ne cambiano drasticamente il feeling del classico PSP.  Avendo esperienza con la versione (ineccepibile) Playstation 5 non posso essere sicuro della sua qualità su Nintendo Switch, ma se le performance saranno sufficientemente ottimizzate allora Reunion potrebbe essere tra i migliori giochi (esteticamente) sulla console. Purtroppo alcuni dei grossi difetti dell’originale sono ancora presenti, ma non si tratta di
nulla che possa rovinare l’esperienza di gioco.

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