Crisis Core – Final Fantasy VII – Reunion- Provato
Il remake/remaster dell'amato capitolo uscito su PSP finalmente messo alla prova.
Non sono mai stato un grande estimatore di Crisis Core e i motivi sono molteplici, ma per lo più dovuti a decisioni che non condivido sulla narrativa, in particolar modo sulla scrittura di gran parte dei personaggi e la forzature di alcune scene che riscrivono, malamente, alcuni eventi iconici che hanno caratterizzato l’originale FFVII.
Devo però ammettere che ci sono stati degli aspetti che ho addirittura amato di questo Crisis Core, prequel di FFVII per PSP, e principalmente sono quelli che riguardano il personaggio di Zack e, soprattutto, il suo drammatico finale che ancora oggi colpisce come un pugno nello stomaco. Ed è proprio con Zack che Final Fantasy VII Remake si sta muovendo in maniera particolare e anomala, se non addirittura anche pericolosa, visto che in entrambi i finali del remake e del DLC dedicato a Yuffie Zack sembra appropriarsi di un ruolo apparentemente centrale nel futuro del progetto dedicato al remake di FFVII.
Ecco quindi che questa remaster/remake (ambiguità specificata non a caso e che chiarirò successivamente) denominata Crisis Core – Final Fantasy VII – Reunion in arrivo il prossimo 13 dicembre avrà lo scopo di riportare in auge la figura di Zack, uno dei miei più amati personaggi dell’universo narrativo di Final Fantasy VII. Pertanto, mentirei se vi dicessi che non mi sono avvicinato a questa riedizione con sincera curiosità e grande interesse.
La prova avvenuta a Londra durante lo Square Enix Play 2022 mi ha permesso di prendere il controllo di Zack in una fase avanzata del primo capitolo, poco prima delle due boss fight che lo andranno a chiudere. Un momento ideale per prendere confidenza con i nuovi controlli e per avere un primo impatto sul comparto tecnico ed estetico. Su questi ultimi devo dire che sulle prime sono rimasto piacevolmente impressionato: vedere i modelli di Final Fantasy VII Remake utilizzati per dare lustro a un gioco uscito originariamente su PSP fa sicuramente una bella figura. Il problema, se così vogliamo definirlo, è che se la cura dei modelli dei personaggi è sicuramente buona, lo stesso non si può dire delle espressioni facciali e di alcune animazioni che sanno veramente di vecchio. Il primo incontro tra Yuffie e Zack dovrebbe essere fatto di sguardi buffi, arrabbiati e finti doloranti, ma questi non emergono minimamente, con i due personaggi che si limitano a muovere la bocca (tra l’altro al limite del fuori sync rispetto al doppiaggio inglese).
Un po’ un peccato, perché mi aspettavo qualcosa più in linea con la qualità generale vista nel Remake, sebbene questo non comprometta in toto l’impatto estetico del gioco, che invece funziona molto bene nei momenti di gameplay. Il rifacimento delle ambientazioni, dei nemici e e le animazioni in combattimento di Zack risultano infatti molto valide, così come i nuovi controlli che pad alla mano rilasciano un bel feedback grazie a dei comandi responsivi e allineati a quelli già visti nel Remake. Avere la possibilità di usare le shortcut per lanciare magie o usare abilità è una manna dal cielo rispetto al vecchio menu di azioni presente nel capitolo originale su PSP.
Un’altra modifica che ho apprezzato è legata alle summon, allineate anch’esse a quelle presenti nel Remake, tra cui Ifrit che abbiamo potuto sconfiggere alla fine del capitolo 1 dove il suo attacco Hellfire è una versione in filmato CG (skippabile) di quello mostrato nel rifacimento.
Ad aver subito il più grande cambiamento è invece l’interfaccia grafica e in particolar modo i menu, adesso pressoché identici a quelli visti in FFVII Remake, a dimostrazione della forte intenzione da parte di Square Enix di creare continuità tra i due titoli vista l’importanza che avrà Zack nel prossimo futuro. Sebbene la stessa Square Enix abbia dichiarato che il gioco va visto più come una remaster (nonostante il gioco sia stato rifatto graficamente e ci siano delle modifiche importanti sul fronte di menu e combattimento) per via del rapporto uno a uno con la versione originale, non ci sentiamo di escludere che in qualche punto del gioco, immaginiamo nel finale o nei post crediti, qualche riferimento e punto di unione al progetto Remake ci sarà senz’altro. Chissà, magari un aggancio all’atteso Rebirth in arrivo l’inverno del 2023.
Lo devo ammettere, aver provato Crisis Core ha riacceso in me quantomeno la voglia di rigiocarmelo perché come ormai avrete capito non posso negare che mi abbia divertito, e non poco. L’allineamento all’estetica e ai dettagli del Remake hanno sicuramente giovato al titolo, anche se mi aspettavo una cura decisamente più maniacale su alcuni aspetti, per lo più legati ai momenti di cutscene. Avrei anche gradito una riscrittura, completa o parziale, della storia del gioco per renderla più fedele e digeribile al canone di FFVII, visto che Crisis Core si macchia di alcuni delitti di retcon che personalmente non ho mai accettato ne mai accetterò. Quello che accetterò sarà invece il lasciarmi abbandonare sulle note di The Price of Freedom e assistere a uno dei sacrifici più emozionanti che ancora oggi porto nel cuore.
Vi ricordo che il gioco sarà disponibile per tutte le console PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch.