Crash Team Rumble – Provato
La closed beta di Crash Team Rumble si è appena chiusa ed ecco tutto quello che c'è da sapere sul nuovo titolo multiplayer competitivo di Toys for Bob.
Toys For Bob ritorna in campo con un nuovo titolo dedicato a Crash Bandicoot, stavolta però niente avventure in solitaria. Crash Team Rumble è infatti un multiplayer competitivo che cerca di mescolare gli elementi chiave della serie in caotici scontri online.
La closed beta che è durata dal 20 al 24 di aprile mi ha permesso di scoprire di più su questo titolo che lascia spazio a diversi dubbi ma anche a piacevoli scoperte che rendono Crash Team Rumble un gioco da tenere d’occhio.
Rumble a più non posso
Similmente alle produzioni non canoniche di Crash Bandicoot, anche Crash Team Rumble ci permette di giocare nei panni di diversi personaggi del franchise. Nella beta è stato possibile utilizzare Crash, Coco, Tawna, Dr. Neo Cortex e Dingodile.
Ogni personaggio avrà statistiche uniche in base alla categoria di appartenenza. I ruoli principali di Crash Team Rumble sono: marcatore, difensore e potenziatore. Dai nomi è facilmente intuibile il loro ruolo in partita: c’è chi sarà più adatto a raccogliere i frutti wumpa, chi difenderà la banca di raccolta dei frutti e chi invece potrà migliorare i potenziamenti sparsi randomicamente nelle arene di combattimento.
La struttura da “hero shooter” è quasi percettibile sebbene, per ovvie ragioni, Crash Team Rumble è definibile come un platform multiplayer strategico. Il DNA di Crash Bandicoot si fonde in maniera piuttosto azzeccata dato che ogni mappa (almeno di quelle provate nella beta) era composta da piccole sezioni platform che permettono di raccogliere frutti wumpa, reliquie o gemme.
I primi dubbi però sorgono nel considerare per qualche secondo l’intera offerta contenutistica, che al momento si regge solamente su una modalità di gioco. Toys for Bob ha comunque confermato che al lancio dovrebbero essercene delle altre ma sembra abbastanza chiaro come quella provata nella beta sia quella principale e maggiormente competitiva.
Non è chiaro se Crash Team Rumble avrà anche una modalità giocatore singolo ma, considerato il prezzo di lancio e la disposizione dei menu di gioco nella beta, ci si può quasi permettere di azzardare che forse questo gioco sarà solo ed esclusivamente votato al multiplayer, creando da un lato un genuino interesse verso un approccio diverso rispetto al solito… ma dall’altro lato è difficile non pensare che, commercialmente parlando, il titolo ha una serie di barriere di ingresso da considerare.
Da segnalare la possibilità di personalizzazione del proprio avatar: come ormai da tradizione nei titoli multiplayer è presente un pass battaglia con elementi puramente estetici per i personaggi ma, sebbene la natura del titolo, ho notato che molti di questi oggetti non venivano posizionati perfettamente sui personaggi, quasi come se fossero pezzi incollati in fretta e furia senza un minimo di adattamento ai corpi.
Il gameplay: strategia e competizione
Oltre al breve tutorial iniziale e alla possibilità di giocare a delle partite con i bot per allenarsi, in Crash Team Rumble la modalità “Competitiva” è l’unica disponibile nella closed beta. Lo scopo di ogni partita è molto semplice: vince la squadra che raccoglie per prima 2000 frutti wumpa.
Se lo scopo è semplice, la struttura e la composizione dei match sono in realtà ben più complessi, dando il via a una serie di stratificazioni di gioco che necessitano di essere comprese con calma prima di poterne trarre vantaggio.
In primo luogo, sparsi per la mappa sono presenti frutti wumpa, reliquie e gemme. Una volta raccolte le reliquie permettono di essere depositate in apposite aree che, raggiunto un tot numero di reliquie sbloccheranno dei bonus o potenziamenti al team (ad esempio dei palloni da spiaggia che fanno rimbalzare via gli avversari al tocco).
Abbiam poi le gemme, parte integrante della mappa che richiederanno di essere controllate standoci sopra per diversi secondi senza essere interrotti dagli avversari. Una volta controllate offriranno bonus nei depositi di wumpa nella propria banca, ovvero il luogo dove si andranno a depositare i frutti wumpa necessari per vincere.
Ed è proprio l’intreccio tra il cercare di ottenere per primi determinati bonus, piuttosto che usare le abilità degli eroi o correre per depositare più velocemente possibile i wumpa in banca, che delineano l’aspetto puramente competitivo di Crash Team Rumble.
Se inizialmente si è anche restii per via della confusione di ogni partita, ecco che una volta compresi bene i propri ruoli e magari avere un team che favorisce il coordinamento degli obiettivi, ci si diverte e si apprezzano i brevi ma intensi scontri proposti da Toys for Bob.
Comparto tecnico
La versione provata su PlayStation 5 si è dimostrata solida e performante in qualsiasi situazione. Un miglioramento generale rispetto a Crash Bandicoot 4: It’s About Time per via di una pulizia dell’immagine che mi è sembrata nettamente più nitida rispetto al precedente capitolo. I comandi sono reattivi e permettono di agire rapidamente in ogni situazione delle partite, rigorosamente accompagnate da ottimi remix dei tempi più popolari della serie.
Sebbene Crash Team Rumble sembri più una costola separata da Crash 4: It’s About Time, bisogna riconoscere che il team di Toys for Bob si è impegnato nel costruire un’esperienza di gioco originale, seppur eccessivamente caotica. Il dubbio sul futuro di questo titolo rimane, ad esempio, ci sarà una modalità storia? Se sarà solamente online, quante modalità ci saranno al lancio? Resisterà pur non essendo free-to-play? Questi dubbi troveranno risposta solamente all’uscita di Crash Team Rumble, previsto per il 20 Giugno 2023, periodo sicuramente caldo sia per le temperature che per le uscite monumentali a cui il simpatico marsupiale arancione dovrà fare i conti.