Conan Exiles – Anteprima
Quando di un gioco in early access si sente parlare principalmente di pirateria e di apparati genitali nasce spontaneamente un alone di perplessità. Se al calderone aggiungiamo il fatto che si tratta dell’ennesimo MMO survival i dubbi aumentano.
Eppure, Funcom ha portato avanti il suo Conan Exiles con decisione e sembra stia riscattando un successo notevole. Che il povero Conan abbia finalmente ricevuto la rappresentazione videoludica che meritava?
L’introduzione al gioco è abbastanza diretta: una volta personalizzato il nostro personaggio (e si, qui potremmo regolare tutto, anche la dimensione dei genitali maschili o femminili che sia), inizieremo la nostra avventura nel deserto di Hyboria.
Liberati dalla nostra croce, dovremo seguire le indicazioni di una roccia luminosa che, con frasi auliche e ricercate, ci inviterà a “seguire il sentiero”.
Se durante questo processo verrete uccisi da qualche creatura stramba, è tutto normale. Ci vorrà tempo per raccogliere le risorse necessarie a costruirsi armature, armi e strumenti.
Il passo successivo è la tipica creazione di un avamposto per poter salvare i nostri progressi: come detto, si morirà spesso e perdere tutto ciò che avremo con difficoltà “craftato” sarà frustrante.
Ma com’è l’esperienza di gioco?
Benché lo stadio attuale del gioco sia fin troppo embrionale, ricco di difetti grafici e soprattutto fisici (l’hit detection in battaglia è assolutamente immatura e richiederà a Funcom molto lavoro) e senza avere una particolare cura nella transizione da prima a terza persona, le ambientazioni, la presentazione e il contesto lo rendono apprezzabile.
Funcom è riuscita a ben rappresentare il mondo di Conan e lo ha fatto popolando il deserto di Hyboria non solo con strutture architettoniche affascinanti, ma anche con oasi, montagne e così via. Nonostante però ci sia questa strutturazione geologica, il gioco non sarà troppo “verticalizzato” e anzi lavorerà molto più in modo lineare.
Il sistema di crafting è ben elaborato e vario, anche se in se non stravolge i concetti a cui i titoli dello stesso genere ci hanno abituati. Di questa parte di gameplay spicca però l’interazione con gli elementi ambientali (una roccia per esempio non scomparirà una volta colpita, ma si frantuma in pezzi che noi potremo raccogliere) che rende in modo più tangibile e concreta la raccolta delle materie prime.
Ovviamente l’elemento “survival” del titolo non sarà riconducibile solo al crafing, bensì dovremo tenere a mente le nostre necessità di liquidi e nutrimento. Queste risorse saranno ben visibili e di facile interpretazione nell’hud.
Giocato in singolo, Conan Exiles dimostra una scala di complessità non troppo semplice da percorrere: le difficoltà inizieranno sin dalle prime creature che incontreremo, ma avanzando e creando armature e armi migliori si riuscirà a proseguire abbastanza agevolmente nel nostro esilio.
Il punto centrale del titolo è però il multiplayer, con il quale l’esperienza di gioco diventa più divertente. Non è in sé dissimile da H1Z1 o altri survival open world MMO: non vuole reinventare il genere, ma con il suo asset di nemici e ambienti restituisce un’esperienza piacevole e che appare quantomeno originale.
Un ultimo elemento da prendere in considerazione è la dimensione della mappa. Non è tra le più grandi esistenti nel mondo degli open world e inizialmente potrebbe non sembrare un fattore positivo. La scelta di Funcom è stata di realizzare una mappa più piccola ma “ricca”, dove ogni elemento ha risorse da sfruttare e in sé non possiamo più di tanto dare torto al developer.
In tutta onestà, le cose da fare allo stato attuale non sono così numerose da far sentire la necessità di un mondo più esteso: una volta compiuti gli obbiettivi, ci si troverà rapidamente a non avere molto altro da fare se non costruire una propria base e migliorarla. Sarà il developer che dovrà arricchire il gioco con il tempo.
Ed è proprio in merito agli aggiornamenti che dobbiamo complimentarci con Funcom, la quale aggiorna costantemente Conan Exiles ai fini di portare migliorie e aggiunte.
Conan Exiles è un titolo che si dimostra non di certo originale ma ben supportato. Allo stato attuale l’esperienza è mediocre, non particolarmente sorprendente o in grado di giustificarne il costo. È il supporto che Funcom sta dando allo sviluppo del titolo che in realtà ci fa molto ben sperare e sarà l’operato del developer a permettergli di distanziarsi dal loro fallimentare Age of Conan e risorgere sfidando un genere così popolato.