Catherine Full Body – Provato
Negli uffici di Koch Media, abbiamo giocato i primi 3 capitoli di Catherine Full Body
Se c’è una cosa a cui ATLUS ci ha abituato davvero bene in questi ultimi anni sono stati i porting di alcuni dei suoi titoli più apprezzati. Questo perché Atlus non si è mai limitata al mero compitino, aumentando la risoluzione del gioco o del frame rate, ma ha sempre cercato di introdurre nuovi e corposi contenuti, in modo tale da rendere appetibile il gioco non solo ai neofiti, ma anche, e soprattutto, ai veterani dell’opera originale.
Persona 4 Golden, Radiant Historia: Perfect Chronology, Odin Sphere: Leifthrasir, Shin Megami Tensei: Strange Journey Redux sono solo alcuni dei maggiori esempi di riedizioni eccellenti che vanno oltre al semplice concetto di porting o remaster, in quanto le novità introdotte in questi titoli sono state capaci di ridare nuova linfa atta ad offrire ai giocatori l’esperienza definitiva, superando in tutti gli aspetti la versione originale.
Per non parlare dell’attesissimo Persona 5 Royal. Oltre agli aggiornamenti sul fronte tecnico, qui stiamo parlando anche di nuove meccaniche di gameplay, nuovi archi narrativi, nuove ambientazioni e tanto altro ancora.
Vi raccontiamo questo perché qualche settimana fa siamo andati a provare Catherine: Full body, la riedizione di uno dei titoli indubbiamente più interessanti presenti nel catalogo di Atlus, ovvero un puzzle game uscito nel lontano 2011 su PlayStation 3 e Xbox 360 (e solo di recente su Steam). Protagonista del gioco è Vincent Brooks, un uomo di 32 anni la cui vita viene sconvolta da Catherine, una giovane e sensuale ragazza che lo seduce e con cui inizia uno strano rapporto amoroso. Peccato che Vincent sia già fidanzato con Katherine, la sua attuale compagna da ben 5 anni. Come se non bastasse, Vincent ogni sera è costretto a vivere un incubo in cui la sua vita è continuamente a rischio. Infatti, morire nel sogno, equivale morire anche nel mondo reale.
Questo incipt narrativo, viene tradotto in gameplay come due macro fasi, la prima durante il giorno in cui vivremo la quotidianità di Vincent, le interazioni con i personaggi secondari e, soprattutto, le scelte che impatteranno sul carattere del nostro protagonista e sulla direzione che prenderà il finale. La seconda, invece, è caratterizzata dagli incubi, in cui Vincent dovrà cimentarsi in una scalata di piattaforme accatastate una sull’altra per raggiungere la cima e prevenire la sua dipartita.
Fin qui, è il solito Catherine, ma cosa introduce Full Body al punto da renderla irrinunciabile anche per chi già conosce la versione base?
Cominciamo dalla storia e, soprattutto, dall’introduzione di un nuovo personaggio, Rin. Si tratta di una ragazza innocente dai capelli corti e rosa che viene salvata da Vincent da quello che lei definisce uno “stalker”. A quanto pare soffre di amnesia e non sapendo come aiutarla, Vincent la porta nello Stray Sheep, il bar che frequenta con i suoi amici di bevute, dove troverà lavoro come pianista. Caso vuole che finirà addirittura per essere la sua vicina di casa, creando nuove situazioni inedite durante il corso del gioco. Come intuibile dalla presenza sulla copertina del gioco, Rin avrà un ruolo centrale nella vita di Vincent, al punto da rappresentare una nuova chiave di lettura della storia originale, a patto di fare le scelte giuste.
Rin però non è l’unica novità nell’universo narrativo di Catherine, in quanto Atlus ha aggiunto una quantità di filmati e dialoghi impressionante (tra cui 20 nuove cutscene e 5 nuovi finali) che arricchiscono il gioco di nuovi dettagli e background per molti dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere. In particolare, verrà finalmente svelato il passato della coppia Vincent/Katherine, come si sono conosciuti e gli aneddoti che hanno vissuto durante i loro 5 anni insieme. Un aspetto da non sottovalutare e che mette i due fidanzati sotto una nuova luce, dando ulteriore peso alle scelte che prenderete nei panni di Vincent.
Lato gameplay, anche qui gli aggiornamenti introdotti in Catherine Full Body non sono roba da poco, a partire dalla modalità Safety, pensata per chi vuole godersi solo la storia e non scervellarsi troppo con i puzzle. Nella modalità Safety infatti non esiste il Game Over, non esistono limiti di tempo e addirittura sarà possibile attivare una modalità Autoplay per superare i livelli con la semplice pressione di un tasto, lasciando fare tutto alla CPU.
Per i veterani invece è presente la modalità Remix, ovvero dei livelli completamente riscritti e adattati con le novità introdotte in Full Body, come l’utilizzo di oggetti, le nuove tipologie di blocchi e il modo in cui è possibile interagire con essi. Questa opzione Remix è disponibile anche per le modalità secondarie come Torre di Babele, Rapunzel e Colosseo, arrivando quindi a un totale di 500 livelli, praticamente il doppio rispetto il passato. Ciascuna delle modalità secondarie qui menzionate, inoltre, avranno finalmente una componente online per andare incontro all’incredibile fenomeno eSport e competitivo venutosi a creare con il Catherine originale.
Catherine Full Body ci è sembrato in forma smagliante su Playstation 4, nonostante i suoi 8 anni dalla prima release, il gioco non è invecchiato neanche di un po’, merito ovviamente dell’ammodernamento tecnico apportato da Atlus. Le novità del gioco si percepiscono già dai primi minuti di gioco, regalando diverse sorprese anche ai veterani del Catherine originale. Trovare titoli di questo stampo e che trattano così bene certe tematiche adulte come il matrimonio, la famiglia e il tradimento, non se ne vedono tutti i giorni. Speriamo che questa riedizione sia un modo raggiungere un pubblico più ampio e che possa aprire le porte per un possibile seguito o per altri titoli di questa caratura.