Bulletstorm – Anteprima Bulletstorm
Prendete i creatori di Gears of War e di Painkiller. Chiedetegli di realizzare un gioco ancora più assurdo, che prenda Duke Nukem e Serious Sam come principale ispirazione. Immaginate il risultato su una console di nuova generazione e vi sarete già fatti un’idea di cos’è Bulletstorm: un concentrato di adrenalina, testosterone, battute da macho e proiettili. Noi di Gamesource avevamo già avuto modo di assistere ad un’anteprima il gioco qualche settimana fa, mentre negli ultimi giorni è stata resa disponibile una Demo sui rispettivi marketplace di Sony e Microsoft. Alla luce di queste informazioni, proviamo a sviscerare – è proprio il caso di dirlo – il materiale in nostro possesso per capire meglio cosa potrà offrire il gioco completo, che arriverà sugli scaffali dei negozi tra meno di un mese.
Preparatevi a scenari apocalittici e a montagne di proiettili contro le creature ostili che li popolano
Kill with skill
La parola d’ordine di Bulletstorm sembra decisamente essere "Kill with Skill", ovvero "Uccidi con stile". In effetti il gameplay ideato dal team People can Fly è decisamente sbilanciato verso la componente più tamarra del genere FPS, in modo da garantire un’azione sempre frenetica e al limite delle leggi della fisica: dopo aver caricato a testa bassa i nemici – Bulletstorm premia chi gioca in attacco – sarà possibile calciarli in aria attivando così una sorta di bullet time alla Matrix, per meglio prendere la mira e fargli saltare la testa in tutta tranquillità. Ma le novità non finiscono qui: sul braccio sinistro del protagonista vi è una sorta di lazo fantascientifico con il quale agganciare i nemici più lontani, per farli precipitare dall’alto o per avvicinarseli e finirli con l’arma principale. Naturalmente il divertimento raddoppia quando si iniziano a padroneggiare i comandi e si capisce come sfruttare al meglio l’arsenale a disposizione per inanellare devastanti combo: durante il gioco sarà possibile agganciare un nemico con il lazo, sparargli un paio di proiettili mentre è sospeso a mezz’aria, calciarlo ancora più su e finirlo con un bel colpo alla testa prima ancora che tocchi terra.
Quella elencata è solo una delle tante possibilità offerte da Bulletstorm: ogni arma, infatti, ha le sue particolari caratteristiche e può essere usata in modo diverso nelle combo di cui sopra. Giusto per fare un esempio, nella demo è possibile vedere in azione una sorta di pistola di segnalazione: calciando un nemico in aria e colpendolo con il fuoco secondario dell’arma – che altro non è se non un colpo più potente che è possibile utilizzare dopo un paio di secondi di caricamento – lanceremo il malcapitato letteralmente in orbita come se fosse un fuoco d’artificio. Insomma, Bulletstorm non è certamente un gioco che si prende sul serio, questo ormai lo avrete capito. Il forsennato gameplay predilige l’azione al ragionamento, penalizzando chi è abituato a giochi più realistici come Call of Duty o Rainbow Six. Chi ha invece amato le serie di Doom, Serious Sam e Duke Nukem si sentirà a casa: il gioco dei People can Fly è forse leggermente più violento dei titoli citati, ma ne ripropone in pieno lo spirito strafottente e carico di humor nero.
Ogni uccisione viene accompagnata dal relativo punteggio, più alto quanto più questa è cruenta
Un paesaggio familiare
Graficamente Bulletstorm non propone nulla di particolarmente innovativo, perlomeno per quanto abbiamo visto fin’ora. Lo scenario è rappresentato da un pianeta alieno, anche se le costruzioni e i paesaggi visti nella demo potrebbero tranquillamente appartenere a una metropoli in stile post-atomico. Gli effetti di luce e alcune inquadrature, soprattutto con il sole al tramonto, ricordano moltissimo gli scenari visti in Far Cry e nel recente Just Cause 2. A dirla tutta sembra che gli sviluppatori abbiano preso più che un semplice spunto da quest’ultimo titolo, dal momento che Grayson, il protagonista del gioco, assomiglia in tutto e per tutto a quel tamarro di Rico Rodriguez. La somiglianza grafica, poi, si traduce anche in somiglianza nel gameplay: per quando sia utilizzato (almeno in parte) in maniera diversa da quanto visto in Just Cause 2, il lazo – o il rampino, per intenderci – sul braccio sinistro del protagonista sembra proprio quello usato da Rico.
Ritornando al puro aspetto grafico, comunque, il motore di Bulletstorm si dimostra solido: l’illuminazione e gli effetti speciali sono ben realizzati, così come i modelli dei mutanti alieni che saremo costretti a combattere per sopravvivere. Dalla prova della demo ci è sembrato che l’interazione con l’ambiente di gioco durante le sparatorie potesse essere ulteriormente migliorata, ma siamo consapevoli che il materiale in nostro possesso è abbastanza datato e che gli sviluppatori hanno garantito che esplosioni e armi da fuoco impatteranno sullo scenario in modo molto più realistico nel prodotto finito. Al contrario, le esplosioni generate dai vari script presenti nel gioco si sono già in fase di sviluppo rivelate dettagliate e ricche di particolari. Non vogliamo pronunciarci prima del tempo, dal momento che nelle sezioni da noi viste non abbiamo potuto osservare i boss di fine livello. Nei vari trailer di lancio, così come nel filmato alla fine della demo, si possono vedere delle scene in-game con un boss gigantesco: per questo prima di dare un giudizio più completo aspettiamo di vedere se il motore grafico del gioco saprà gestire al meglio queste adrenaliniche sezioni.
Non vediamo l’ora di scontrarci con qualche gigantesco boss per testare la solidità del motore grafico
Troppi eccessi?
Data la sua anima dichiaratamente dissacrante, è naturale che Bulletstorm punti all’eccesso in ogni campo. Alcune delle skillshot che abbiamo potuto provare sono davvero cruente: pensate ad esempio di colpire con una bella fucilata i "gioielli di famiglia" di un nemico, per poi finirlo a calci una volta che sarà stramazzato al suolo. Alcune mosse finali sono talmente strampalate da strappare un (cinico) sorriso, mentre altre potrebbero rischiare di far storcere il naso agli appassionati di FPS più politically correct.
Lo stesso discorso vale per i dialoghi: se all’inizio del gioco è divertente ascoltare il proprio superiore che ci incita (testuali parole) a "Prendere quei fottuti mostri a calci nelle palle", c’è il rischio che l’eccesso di eccentricità nei dialoghi alla lunga possa diventare fastidioso. A detta degli sviluppatori, infatti (e ne abbiamo avuto la prova nei filmati visti fin’ora), la quasi totalità dei dialoghi proporrà taglienti battute a sfondo sessuale, doppi sensi a go go, insulti agli alieni e così via. Aspettiamo, anche in questo caso, di vedere come si presenterà il prodotto finito prima di giudicarlo, sperando che i nostri timori siano infondati.
Gli effetti particellari delle esplosioni scriptate sono davvero spettacolari
Prepariamo l’ombrello…
…perchè la tempesta di proiettili di Bulletstorm sta per arrivare. Tra meno di un mese il gioco sarà disponibile nei negozi e potremo finalmente toglierci ogni dubbio relativamente alla qualità di questo coraggioso prodotto. Dopo un periodo in cui a farla da padrone sono stati gli ultimi episodi di Call of Duty e Battlefield, giochi dai toni decisamente più seri e realistici, gli appassionati di FPS accoglieranno certamente con curiosità ed entusiasmo un titolo dai toni irriverenti come Bulletstorm. A questo punto, a noi di GS resta solo un ultimo dubbio: dopo anni di attesa, il mercato videoludico sta per assistere al ritorno in pompa magna del re indiscusso degli sparatutto tamarri: stiamo parlando di quel Duke Nukem Forever che tra ritardi, cancellazioni e cambi di team di sviluppo, sta finalmente per invadere le nostre piattaforme di gioco. Sarà la recluta Bulletstorm in grado di competere con la pluriennale esperienza del Duca? Assisteremo magari ad un inaspettato cambio della guardia al vertice degli FPS di questo genere? E’ ancora presto per dirlo, ma certamente l’uscita di Bulletstorm in questo periodo è un rischio tanto quanto un’opportunità: inutile dire che noi di Gamesource speriamo vivamente che entrambi i titoli siano all’altezza delle aspettative. Per ora possiamo solo garantire agli amanti degli sparatutto in prima persona che questo inizio 2011 sarà denso di proiettili.