Blightbound
Un mondo tetro, un destino atroce e tre eroi per fermare l'oscurità: ecco l'anteprima del titolo del dungeon crawler di Ronino Games e Devolver Digital
Diablo, alcuni lustri fa, ha consacrato un filone in modo compiuto e moderno dai margini pressoché illimitati. Parliamo dei ruolistici cosiddetti “dungeon crawler“, intrisi di esplorazione perpetrata alla ricerca dell’equipaggiamento “definitivo”. Un genere dalle meccaniche quasi inamovibili ma che, proprio per i concept alla base volti ad un eterno “azzardo” alla ricerca di oggetti sempre più potenti, ha “sedotto” schiere e schiere di fan. In questo genere, si piazza Blightbound, prodotto dal team Ronino Games, edito da Devolver Digital ed attualmente in Accesso anticipato su Steam. Un titolo particolare, a colpo d’occhio, a partire dal lato estetico, completamente elaborato e concretizzato a mano in uno stile originale e pregevole che lo avvicina, anche da un punto di vista più squisitamente tematico, ad una favola oscura.
Blightbound ci conduce per mano in un mondo cupo e tetro, fatto di morte e oscurità: avremo la possibilità di vestire i panni di tre eroi (che conosceremo piuttosto approfonditamente durante il tutorial, nel mentre saremo intenti a salvarli da un atroce destino) con una difficile missione: estirpare dal mondo il Blight, una terribile nebbia in grado di tramutare gli esseri viventi in orribili mostri assetati di sangue.
Una volta selezionato il nostro eroe, che potremo scegliere tra un mago con poteri difensivi e di cura, un ladro dai mille trucchi e dagli alti danni ed un possente guerriero in grado difendersi con un vasto scudo, Blightbound ci offre un gameplay piuttosto canonico per il genere, naturalmente impreziosito dalla possibilità di affrontare le sfide che ci attendono in cooperativa online. Un gameplay fissato da una visuale isometrica in 2.5D (mentre i personaggi saranno in 2D) e votato molto di più all’azione che all’esplorazione: gli stage in cui ci muoveremo, infatti, saranno sostanzialmente corridoi in cui fronteggeremo le amorfità generate dal Blight, oltre che pericolosissime trappole. In questo senso, la caratteristica su cui la fatica di Ronino Games si concentra maggiormente, è l’intensità: i dungeon saranno piuttosto brevi se confrontati agli stage di altri “contendenti”, ma colmi di nemici, trappole e in linea di massima impegnativi. Una scelta forse atipica rispetto al settore ma, sicuramente, apprezzabile sin da adesso, in uno stato di programmazione ben lungi dall’essere definitivo.
Come ogni dungeon crawler che si rispetti, anche Blightbound avrà dalla sua una buona caratterizzazione delle classi (seppur tre, probabilmente, siano pochine), ognuna delle quali avrà un ruolo fisso e immodificabile: il guerriero fungerà da tank, grazie alla possibilità di bloccare i colpi con lo scudo, mentre il mago avrà la possibilità di curare e difendere i propri alleati grazie alle sue arti arcane. Il ladro, infine, grazie ai suoi pugnali e alla possibilità di attaccare a distanza, sarà l’asso nella manica dell’intero party.
Nonostante il citato buon design dei personaggi, è probabile che per un veterano del settore tre classi e per giunta fisse nei loro margini, possano risultare insufficienti soprattutto se si pensa che, altri esponenti del settore, offrono non solo più archetipi utilizzabili, ma anche molte più possibilità di personalizzazione degli stessi in grado di rivoluzionarne l’utilizzo o quasi. Detto ciò, Blightbound risulterà comunque divertente e offrirà tutto ciò che, di base, un fan del genere cerca (anche una certa difficoltà scalabile in base alle esigenze).
Nel corso dell’esplorazione dei dungeon troveremo oggetti di diversa rarità che, al termine dello stage, riceveremo in premio e che potranno esser analizzati non appena torneremo al nostro quartier generale. Oltre agli oggetti, avremo la facoltà nel nostro campo base di costruire alcuni edifici fondamentali per la nostra evoluzione progressiva. Ad esempio, nel più classico dei canoni videoludico-ruolistici, avremo facoltà di costruire un fabbro da cui potremo ottenere armi ed armature, limitati rigidamente alla classe prescelta. Oltre ai canonici strumenti del retaggio ruolistico, in Blightbound avremo la possibilità di metter le mani su dei preziosi artefatti, svincolati dal duro concetto di classe, che impatteranno direttamente su alcune caratteristiche specifiche dei personaggi, come le abilità, i punti ferita ecc. Caratteristiche che, ancora una volta, potranno esser ulteriormente potenziate al level up, dove il gioco ci consentirà di distribuire dei punti fissi che andranno a delineare le capacità del nostro alter ego.
Il titolo, tecnicamente, si presenta in modo piuttosto buono: nessun bug di portata maggiore, performance sostanzialmente buone ed una buona gamma di opzioni grafiche con cui poter armeggiare per trovare il giusto compromesso tra qualità e fluidità (oppure, sparare tutto al massimo). In linea di massima, Blightbound per sua natura non sarà particolarmente esoso in termini di richieste hardware e girerà senza grandi difficoltà anche sulle macchine più attempate. Il titolo supporta anche l’uso di un game pad (seppur il supporto non sia ancora implementato in modo perfetto), che diviene probabilmente l’opzione migliore e più agevole per poter controllare i nostri eroi in campo, specialmente nelle (piuttosto frequenti) situazioni più concitate.
Blighbound è, come detto, attualmente in Early Access su Steam e, ovviamente, solo ed esclusivamente la roadmap di correzioni e contenuti in mente agli sviluppatori, sancirà il “successo” o il “fallimento” sul lungo periodo. Quello che è certo è che adesso, ad un prezzo contenuto, il titolo offre un’esperienza piacevole, buoni contenuti e un gameplay dinamico e improntato alla cooperazione. Blighbound è un progetto promettente e che ci sentiamo di consigliare e di supportare pienamente.