Black Myth Wukong provato | Gamescom 2023
Allo Showfloor della Gamescom abbiamo provato Black Myth Wukong nuova IP del team cinese Game Science
Uno dei giochi che fin dal suo annuncio ha attirato l’attenzione di molti videogiocatori è senza dubbio Black Myth: Wukong. Il gioco è sviluppato dal team cinese Game Science è un action RPG, simile ai souls like, che ha subito diverse modifiche in questi tre anni di sviluppo, grazie anche al feedback dei giocatori.
Basato sulla leggenda cinese del 16° secolo “Viaggio verso occidente” vestiremo i panni di Sun Wukong il “Predestinato”, che dovrà vedersela contro diversi nemici. Wukong è una scimmia che combatte con uno stile di lotta simile ai monaci Shaolin e dotata del famoso bastone allungabile Nyoi, e durante la campagna riuscirà ad ottenere la capacità di trasformarsi in un insetto volante e in un mostro gigante.
Alla Gamescom il team di sviluppo era presente con un grande stand sullo showfloor della Kermesse tedesca con una demo della durata di 30 minuti dove potevamo affrontare quattro livelli (di cui tre boss fight e un livello esplorabile) per farci familiarizzare al meglio con il combat system.
Black Myth: Wukong | prime sensazioni del provato
La demo ci dava la possibilità di affrontare soltanto tre boss fight e un livello completo esplorabile interamente:
- ELITE CENTIPEDE GUAI: Presentato come il boss di apertura, i suoi attacchi sono per lo più fisici, venendoci contro chiudendosi come una palla, saltando e schiacciandoci con il suo corpo. Il mostro può richiamare a se un orda di piccoli scarafaggi che ci travolgeranno letalmente e infine può attaccare attraverso il suo muco velenoso. Con la giusta attenzione al moveset del nemico, ne siamo usciti vincitori senza troppa fatica.
- ELITE MACAQUE CHIEF: Questo nemico va osservato attentamente per riuscire a contrastare ed evitare i suoi attacchi fulminei. Esplorando meglio l’area circostante, è possibile sbloccare una seconda fase dello scontro. Qui il macaco diventerà molto più aggressivo e, grazie alla trasformazione in scimmia volante, potrà effettuare attacchi aerei e il suo range d’attacco aumenta. Come per il primo boss, basta un po’ di pratica e si vince facilmente.
- BOSS TIGER VANGURAD: A detta degli sviluppatori, questo nemico sarà molto importante per il viaggio del protagonista. Questa tigre enorme utilizza attacchi veloci e ha la capacità di rendersi duro come una roccia, riuscendo a parare i nostri attacchi. Oltre gli attacchi fisici, utilizzerà delle abilità magiche che rederanno lo scontro davvero imprevedibile, non solo, i suoi attacchi sono così potenti da sconfiggerci con pochi colpi.
Il livello, chiamato Fright Cliff, esplorabile nella sua interezza ci dava modo di saggiare la parte open map del gioco e perderci attraverso foreste, templi e villaggi. In questa parte di gioco erano presenti dei nemici minori da non sottovalutare perché seppur alcuni di solo possono sembrare “deboli”, possono farci molto male, se non ucciderci con un colpo solo.
Black Myth: Wukong | classico ma divertente
Black Myth: Wukong è sostanzialmente il classico action RPG (qui per leggere la nostra prima analisi di gameplay) che presenta attacchi fisici e magici, oltre a un sistema di equipaggiamento e di crescita, che abbiamo potuto provare solo in parte. L’arma del protagonista, qui chiamata Golden Cudgel, cambia il suo raggio d’azione in base al ritmo dell’attacco.
Gli attacchi leggeri possono accumulare punti fuoco visualizzati nell’angolo in basso a destra dello schermo, mentre gli attacchi pesanti li consumano. Combinando gli attacchi leggeri e pesanti si possono creare delle combo, premendo il pulsante dell’attacco pesante appena prima che un attacco nemico stia per colpirci, si aprirà una finestra di attacco dove potremo fare danni maggiori e diventare per pochissimo tempo invincibili.
È inoltre possibile saltare e schivare. La schivata consente al protagonista di creare un’illusione istantanea e di eludere gli attacchi contrattaccando immediatamente. Non ha tempi di recupero e consente di eludere consecutivamente gli attacchi combo nemici, ma questo comporta un gestione maggiore della barra della stamina. Ma tranquilli, è possibile aumentare tale barra avendo, così, la possibilità di schivare per più volte.
In Black Myth: Wukong non sono solo gli attacchi fisici a farla da padrone. Gli incantesimi svolgono un ruolo fondamentale per la vittoria contro i nemici, per esempio, congelare un nemico per mette di immobilizzarlo per un breve periodo di tempo che ci permetterà di attaccarlo in modo sicuro per infliggere più danni.
Inoltre, il momento in cui si utilizzano gli incantesimi ne influenza l’efficacia. Usare l’Anello del Fuoco e poi bere la zucca ripristina più salute che usarla al di fuori dell’anello di fuoco. Inoltre, dopo la trasformazione, il protagonista può brandire le armi specifiche associate alla trasformazione, come una lama infuocata o velenosa, in base alla forma che si acquisisce.
Sebbene Black Myth: Wukong abbia molti elementi in comune con la serie Dark Souls, il feeling del combattimento è molto diversa. E questa distinzione arriva per lo più dall’arma e allo stile di combattimento che Sun Wukong possiede
Se nei souls siamo dei guerrieri con delle spade o spadoni classici, equipaggiati con armature pesanti che rallentano i movimenti, in questo gioco, invece, l’arma principale è un bastone, tenuto principalmente al centro. Il modo in cui si impugna il bastone cambia in base alle diverse mosse, creando un ritmo e un’azione variegati e cambiando persino la lunghezza del bastone durante il combattimento.
Anche il feedback dell’impatto del bastone sui nemici è molto particolare. Insieme al supporto del sistema di incantesimi durante il combattimento, Black Myth: Wukong si distingue come un action RPG con un combat system frenetico e diverso dal solito.
Black Myth: Wukong | il provato convince
Seppur durante il provato alla Gamescom la demo fosse priva di alcuni elementi cardine per il genere, come ad esempio l’utilizzo o meno di altre armi e l’albero delle abilità, Black Myth: Wukong ci ha convinto alla grande con il suo combat system e le boss fight trial and error che, una volta completate, danno davvero soddisfazione.
Anche graficamente risulta un buon lavoro ma lontano da quello che ci possiamo aspettare da una produzione next-gen con l’Unreal Engine 5, ogni tanto erano presenti pop-up e stattering durante l’esplorazione dei livelli e nei momenti con più elementi a schermo, ma siamo sicuri che i ragazzi di Game Science lavoreranno sodo per correggere questi piccoli problemi.
Aspettiamo l’uscita del gioco, per vedere se questi problemi verranno risolti, che resta fissata per l’estate del 2024 per Playstation 5, Xbox Series X/S e Pc.