Black Myth Wukong – Analisi del Gameplay
Da qualche ora è in rete un nuovo lungo video di gameplay dedicato a Black Myth: Wukong
Ancora una volta, ad agosto, il team di sviluppo di Black Myth Wukong rilascia nuovo materiale sul uno dei titoli più attesi dai fan dei soulslike. Si tratta del primo titolo AAA per Game Science, sviluppatore cinese che ha settato delle aspettative abbastanza grosse per il suo primo titolo ad alto budget. Game Science infatti, fondata nel 2014, ha creato i titoli precedenti a Black Myth proprio con l’intendo di procurarsi i fondi per dar vita a quest’ultimo.
Giusto in queste ore è stata resa disponibile una nuova demo di Black Myth Wukong ma solo per l’Oriente, in Occidente invece è stato diffuso un lungo video di gameplay, tratto proprio dalla demo in questione. In questa viene ripercorsa parte del viaggio di Wukong, personaggio tratto da “Viaggio in Occidente“, famoso romanzo anonimo pubblicato nel 1590 da cui molte opere hanno tratto spunto.
Il video di gameplay dura 50 minuti circa dove vengono mostrati molto più a fondo i meccanismi del Black Myth, oltre a parte dell’esplorazione che ci attenderà una volta che il titolo sarà pubblicato ufficialmente. Andiamo quindi a sviscerare i contenuti di questa demo, scoprendo quali dettagli Game Science ha deciso di condividere con i fan.
L’Oriente attende, Black Myth Wukong risponde
La demo di Black Myth Wukong (il video completo se vuoi lo recuperi qui) sembra darci uno spaccato sostanzioso del titolo, essendo piena di contenuti che ci danno un piccolo assaggio della struttura finale del titolo: semi open world, battaglie dinamiche e veloci, un’ambientazione che ricorda i tipici paesaggi naturali cinesi (e anche quella di Sekiro, a dirla tutta) e gli immancabili boss. Non mancano altri elementi tipici di Viaggio in Occidente come Wukong, appellato nel gioco come il Predestinato, e il suo immancabile bastone magico, arma prediletta nel libro così come nel gioco.
Sin dai primi minuti di gioco viene mostrata poi anche la possibilità di personalizzare l’equipaggiamento, scegliendo fra diverse armature, maschere, parabraccia e schinieri. La deriva ruolistica dovrebbe essere più presente nel titolo completo in quanto vi è un sistema di livellamento che nella demo è stato invece rimosso per questioni pratiche, mentre invece rimane l’eventuale apprendimento di nuove mosse da inserire nelle combo.
Esplorando inoltre si incontrano personaggi alquanto caratteristici sia fra gli NPC che fra i nemici veri e propri che sicuramente avranno un impatto leggermente diverso quando verranno localizzati in lingue occidentali. A tal proposito ricordiamo infatti che il doppiaggio di Black Myth: Wukong sarà solo in cinese e inglese e nelle interfacce non sarà presente l’italiano ma sarà localizzato in inglese, spagnolo, tedesco, francese e russo.
Bastone allungati!
Nei vari scontri mostrati nel lungo video di gameplay di Black Myth Wukong non è difficile capire quali siano le meccaniche che regolano il combattimento. Il bastone di Wukong ovviamente la fa da padrone, essendo l’arma prediletta del Destinato, e si possono alternare attacchi leggeri con quelli più pesanti, sfruttando per quest’ultimi una sorta di barra di “stamina” che si riempie man mano che vengono messi a segno i colpi leggeri.
Proprio come in Nioh, inoltre, vi sono anche delle diverse pose che è possibile assumere, cambiando lo stile di combattimento: una che consente di sfruttare colpi stordenti, una che mira invece ad affondare con la punta del bastone e l’ultima, più attendista, che sfrutta l’allungamento del bastone per poi contrattaccare. Oltre a queste vi sono poi tecniche speciali che aggiungono molta varietà e profondità agli scontri.
Da non dimenticare anche le schivate perfette, con tanto di immagine residua, e i classici roll che danno ulteriore dinamicità al combattimento. Sempre presente anche la parata che, in perfetto stile Sekiro, sembra anche essere possibile usarla in maniera offensiva, facendo sbilanciare l’attaccante per poi sfruttare il momento di tentennamento per dei rapidi contrattacchi. Insomma stando a quanto mostrato, giocare a Black Myth molto probabilmente non ci annoierà affatto!
Cina Mitologica
L’ impatto visivo con Black Myth Wukong sembra promettere molto, molto bene. Game Science ha decisamente fatto molto più del classico compito a casa con l’Unreal Engine 5: dalla demo si vedono già le piccole accortezze che fanno la differenza, come la gestione delle superfici in funzione dei movimenti dei personaggi. Gli effetti sembrano rispondere molto bene ai movimenti sia del Destinato che dei suoi avversari, che siano granelli di polvere o gocce d’acqua.
Come accennato anche in precedenza, l’ambientazione inoltre sembra essere davvero accattivante: oltre alla sempre presente “vena mitologica”, i toni dei personaggi e delle location danno comunque quelle vibes tipiche dei soulslike, sebbene non in tinte eccessivamente dark. L’ atmosfera sembra essere vicina a quella di Sekiro e Nioh (come è giusto che sia, data l’ambientazione) ma non con accezione negativa. Game Science da l’impressione di aver saputo guardar bene ai suoi predecessori nel campo, per saper rielaborare gli elementi a suo modo.
Per avere però la conferma definitiva che Black Myth Wukong sia quello che ci da l’impressione di essere, bisognerà attendere ancora almeno un anno, in quanto la finestra di lancio del titolo è, al momento, settata per un poco specifico 2024. Questo darà sicuramente modo a Game Science di lavorare a dovere sul suo prossimo titolo, sperando di avere da qui a un anno, un soulslike originale e di rilievo.