Bayonetta 3 – Provato in anteprima

La strega è tornata, bella e dannata come me la ricordavo e più in forma che mai. Dopo una lunga e snervante attesa fatta di annunci e di promesse infrante, grazie a PlatinumGames e sotto la direzione di Yusuke Miyata e la produzione di Yuji Nakao, sbarca su Nintendo Switch il terzo episodio della serie di Bayonetta. La sexy e sfacciata Cereza irrompe sullo schermo della portatile di Nintendo con tutta la sua prorompente esuberanza.

Senza menare il Cerbero per l’aia ti racconto qualcosa su questo splendido Bayonetta 3.

La carne al fuoco è davvero tanta ed è difficile per me capire da dove iniziare dato che questo terzo capitolo può essere visto sia come uno stand alone che come continuazione – e fine? – dei due capitoli precedenti. La strega più in forma che mai, nei capitoli precedenti ha dovuto combattere per recuperare la sua memoria (Bayonetta) e per salvare la sua amica biondo platino (Bayonetta 2) e in questo Bayonetta 3 si vedrà impegnata nel salvare niente di meno che l’intero multiverso.

Bayonetta 3 grazie ai numerosi flashback e all’interazione col multiverso riesce a coinvolgere il giocatore, anche se quest’ultimo decidesse di partire direttamente da questo terzo capitolo; certo è che, se come me hai seguito la storia dagli albori, il coinvolgimento e il risultato finale sono decisamente più appaganti.

In Bayonetta 3 non avrai direttamente a che fare con angeli e demoni ma dovrai affrontare il terzo polo della triade del caos: gli umani. La strega per la prima volta affronterà infatti una minaccia che viene dall’uomo e che tocca diversi piani di esistenza: tra passato e futuro, tra universi noti e sconosciuti la nostra eroina si divertirà un mondo a prendere a calci un sacco di nemici.

Una parola la devo spendere sulla sensualità e sulla prorompenza – oltre che sulla sfacciataggine – della sensualissima Cereza. Osando senza mai essere volgare la sensuale strega ammalia e ammicca a ogni movimento, sprizzando eros e humor da tutti i pori. Bella più che mai nella sua versione con le folte trecce, devo dire però che in questo capitolo la trovo un po’ più casta del solito, scelta probabile del team di sviluppo per non scioccare troppo e avvicinare una fetta maggiore di pubblico, e se ancora ti sembra troppo osé ecco far capolino la “modalità angioletto“, che azzera qualsiasi nudità della protagonista e dei demoni che evoca. Se ne sentiva il bisogno? No. Non credo che oggi questo genere di censura abbia senso e non credo che quei centimetri di carne nuda della protagonista avrebbero turbato nessuno.

Tutto questo ha comunque poca importanza di fronte a un gameplay massiccio come quello offerto da Bayonetta 3: in questo terzo capitolo Ceresita splende più che mai sotto tutti gli aspetti, e quello che sicuramente impatta di più è il lato action, frenetico e stratificato. Mi sono ritrovato a combattere con una sexy strega in grado di concatenare combo con calci, pugni e pistole in una maniera mai vista prima grazie anche all’ausilio di strabilianti evocazioni e mimesi. Infatti a questo punto della trilogia Cereza ha già soggiogato al suo potere e fascino svariati demoni e in questo terzo episodio se li è portati dietro con tutta la sensualità e la truculenza di cui è capace.

In questo modo oltre all’evocazione in combo dei vari demoni attraverso i portali a cui la serie mi ha abituato (hai presente i pugni e calci di Madama Butterfly che sbucano dal nulla?) posso finalmente evocare bestioni infernali tramite la sensuale danza della strega e farli combattere al mio posto, oppure posso fondermi con loro per menar mazzate, e posso scegliere tra un carnet di demoni che aumenta con il progredire della storia; inoltre a ogni demone, come il fabbro infernale Rodin ci insegna, corrisponde una nuova e devastante arma.

Potrete per esempio avere Gomorrah con le pistole I colori del Mondo, Madama Butterfly e il Pilastro G, Phantasmaraneae e gli Ignis Araneae Yo-Yo. In quanto ad armi, ognuna col il suo combat system dedicato ed evolvibile tramite albero delle abilità, Bayonetta 3 non ha rivali. Potrai davvero dar fondo a tutta la tua furia in combo diverse, devastanti e articolate. Per aumentare le capacità di ogni singola arma dovrai portare a termine degli obiettivi per ogni capitolo che affronterai: ogni obiettivo libera un incantesimo; ogni incantesimo può essere attivato grazie al potere occulto espresso in teschi che accumulerai concatenando combo in battaglia; una volta completato l’albero delle abilità della singola arma e del suo corrispettivo demone si amplieranno anche la mimesi demoniaca e l’evocazione.

Questo particolare fattore di evoluzione dell’arma e del demone dà vita a un combat system profondo e complesso: puoi cominciare una combo, ampliarla man mano, concluderla con un attacco demoniaco, con un attacco in nemesi o con un’apoteosi che vede la protagonista evocare le trappole infernali che tanto adora. Ma se ti sembra troppa carne al fuoco per essere applicata in battaglia, non preoccuparti poiché avrai dalla tua il Sabbat Temporale.

Schivando gli attacchi nemici si attiverà un time-lapse chiamato appunto Sabbat Temporale, che ti permetterà di rallentare i movimenti avversarsi e dar libero sfogo alla tua furia.

A completare il divertimento, come era prevedibile dai video già pubblicati dai publisher, troveremo infine Viola con la sua katana incantata e posseduta dal demone Cheshire, che però definire evocazione è errato. A mio avviso il demone di Viola è più da considerarsi un famiglio, che fa quel che vuole, quando vuole e che assiste viola solo perché le vuole bene. Come uno Stregatto demoniaco domestico, insomma. La giovane rocker e il suo folle e demoniaco amico avranno il loro spazio e i loro momenti di gloria, te lo assicuro.

Nonostante abbia già detto molto sappi che ovviamente non finisce tutto qui: appuntamento alla resa dei conti con la mia recensione completa di Bayonetta 3, presto sulle pagine di Gamesource.