Batora: Lost Haven – Provato
Diamo assieme un'occhiata al nuovo titolo di Stormind Games in uscita in autunno.
Immaginati una assolata e trafficata Catania dove un gruppo di gamers sognatori decide di mettersi alla prova nel vasto e soprattutto esterofilo mondo dei videogames. Immagina che riescano a sfornare una serie di perle e che decidano di non averne abbastanza e di voler continuare il loro cammino destando l’attenzione anche di studi blasonati come il Team 17. Ecco stai immaginando la realtà del team di sviluppo di Stormind Games che dopo i precedenti successi Remothered: Tormented Fathers e Remothered: Broken Porcelain uscirà ad autunno di quest’anno con la sua ultima fatica: Batora: Lost Haven un frenetico Action RPG con visuale isometrica che approderà su PC tramite Steam, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S e PlayStation 5.
Così quando è arrivata la possibilità in redazione di mettere le mani su un codice in beta del titolo ho voluto fare ancora un passo in più e testarlo su Steam Deck, così tanto per mettere carne al fuoco. Andiamo a scoprire insieme come si comporta Batora: Lost Haven.
Batora: Lost Haven è un action RPG dall’impronta hack & slash e twin-stick shooter con visuale isometrica e trama non lineare influenzabile dalle scelte del giocatore.
La protagonista è Avril, un adolescenze gettata in mezzo a una catastrofe planetaria sulle cui spalle è caricato il peso del destino del suo pianeta d’origine. Aiutata da entità aliene e con il pensiero costante di ritrovare la sua amica scomparsa nel balzo dimensionale, Avril si ritrova a essere custode dell’equilibrio tra bene e male aiutata da Sun e Moon, due entità dalle caratteristiche diametralmente opposte che grazie ad amuleti magici mi forniscono poteri cosmici.
Ma tu fino a dove saresti disposto a spingerti per salvare ciò che ami sapendo che ogni scelta ha un peso e che è tua la responsabilità per le scelte che farai?
La trama è abbastanza intrigante da reggere il peso della narrazione anche se personalmente in questa beta ho trovato un po’ sbrigativo il prologo iniziale che, dati i notevoli artwork, poteva essere gestito in maniera più esaustiva. In ogni caso la trama regge, si fa seguire con piacere e assolve al suo compito di fornire le basi al gameplay. La chicca offerta dal team italiano di sviluppo di Batora: Lost Haven sta nella scelta comportamentale della protagonista nei vari eventi. Ti verrà chiesto di fare delle scelte morali che influenzeranno il finale del titolo portandoti ad assumere il ruolo di giudice e carnefice.
Per quello che riguarda il lato puramente ludico ci si ritrova davanti a un action dual stick shooter con qualche elemento JRPG e qualche piacevole trovata. Per darti un idea veloce del prodotto che vi ritroverete per le mani con Batora: Lost Haven pensa a Darksiders Genesis on un pizzico di pepe in più.
Innanzitutto Avril nel prologo assume il controllo di poteri diametralmente diversi: un attacco fisico donato da Sun che le permette di cimentarsi con la spada e un attacco psichico a distanza donato da Moon e potrai switchare tra una tipologia di combattimento e l’altra in tempo reale con la pressione di un dorsale. Entrambi gli attacchi sono validi al fine di abbattere i nemici che però mostrano una aura particolare: un nemico con aura dorata è soggetto maggiormente ad attacchi fisici e naturalmente quelli con aura viola sono soggetti a quelli psichici; inoltre colpire un nemico con attacco corretto favorisce altre al danno maggiore un maggiore guadagno in punti esperienza.
Esistono inoltre nemici e boss che posseggono un’aura duale. Questi nemici per essere abbattuti necessitano di uno scambio continuo tra le modalità di attacco al fine di essere abbattuti definitivamente.
La componente RPG viene restituita in maggior parte da un setting di rune equipaggiabili e potenziabili che influenzano non solo le statistiche base della nostra eroina ma anche le tipologie e gli effetti degli attacchi. Vengono inoltre utilizzati svariati item per implementare le caratteristiche fisiche della nostra eroina mentre la salute è deputata all’uccisione corretta dei nemici e alla rottura dei cristalli trovati lungo il percorso.
Completano la dotazione naturalmente l’immancabile fabbro e il mercante, dove equipaggiarsi al meglio in un hub che funge da ponte per i vari pianeti e dimensioni esplorabili.
Gli artwork, i filmati, la musica e le cutscene di Batora: Lost Haven trasudano l’amore a cui Stormind Games ci ha abituato: sono molto ben curati e realizzati e coinvolgono il giocatore pienamente. I terreni di gioco, qui divisi in pianeti, sono curati e non troppo banali o ripetitivi, ma ci riserviamo un giudizio accurato in fase di recensione finale.
Quella che è stata una piacevole scoperta è come si comporta Batora: Lost Haven su Steam Deck. Partendo dal presupposto che il gioco non sia assolutamente verificato e appaia come solo per Windows, l’installazione e il lancio scorrono via senza alcun problema. La risoluzione risulta ben impostata, e anche con 60 FPS stabili e dettagli medio alti Batora: Lost Haven non tentenna né impegna la Steam Deck più di tanto.
Il controller viene riconosciuto nativamente e risulta essere totalmente personalizzabile in game, mentre la parte testuale risulta sì piccola ma non troppo difficoltosa da leggere.
Non ho riscontrato grossi bug, a parte qualche blocco sporadico delle schermate dei menù: questo dimostra il grande lavoro svolto anche in virtù del fatto che sto testando Batora: Lost Haven su una piattaforma per cui il titolo non è stato ancora pienamente ottimizzato.
Non vedo quindi l’ora di poter fare la recensione completa quando, questo autunno, il titolo diverrà finalmente disponibile per tutti.