Batman: Arkham Origins – Batman: Arkham Origins
Nessuno potrà negare che il supereroe nato dalla matita di Bob Kane sia stato uno dei principali protagonisti della corrente generazione di console. Dopo i clamorosi quanto inaspettati successi di Batman: Arkham Asylum e Batman: Arkham City (rispettivamente nel 2009 e 2011), il franchise dedicato al Cavaliere Oscuro si appresta a tornare con Batman: Arkham Origins, sviluppato da Warner Bros. Montreal, già nota per Batman: Arkham City – Armored Edition per WiiU, e non da Rocksteady Studios, come i precedenti due.
Come il titolo suggerisce, questo terzo episodio, ispirato alla rivista antologica Legends of the Dark Knight, sarà un prequel, collocandosi anteriormente ai fatti narrati nel primo, e racconterà l’ascesa di Batman, ancora giovane e alle prime armi, a paladino di Gotham City.
Questa volta il nostro eroe dovrà vedersela con un manipolo di pericolosi assassini disposti a tutto pur di incassare la taglia (di ben 50 milioni di dollari) che Maschera Nera ha messo sulla sua testa: Anarchy, Bane, Copperhead, Deathshot, Deathstroke, Firefly, Joker, Pinguino, sono soltanto alcuni dei villain che saremo chiamati a fronteggiare tra le strade di una Gotham innevata e agghindata per le imminenti festività natalizie.
Ancora una volta, tuttavia, potremo contare sull’aiuto del fido capitano Gordon.
Nonostante i timori, il passaggio ad altro team di sviluppo non ha comportato uno stravolgimento dell’originaria formula di gioco: sistema di controllo e combat system ritorneranno in grande spolvero, così come i punti esperienza, accumulabili realizzando lunghe e articolate combo e spendibili per acquistare nuovi gadget tecnologici o abilità.
Al contempo, sono tutt’altro che marginali le novità introdotte dal nuovo team.
Al termine di ogni missione faremo ritorno alla Batcaverna, situata sotto Wayne Manor e non sull’isola di Arkham, come nel primo episodio; essa fungerà da vera e propria centrale operativa, presso cui allenarsi (attraverso le Mappe Sfida), potenziare l’equipaggiamento, cambiare costume e, più in generale, programmare il da farsi.
Vi troveremo anche Alfred che, prodigo di buoni consigli, disapproverà, almeno inizialmente, la condotta del “signorino” Bruce.
Coerentemente con l’impostazione open world del titolo, le missioni secondarie si svolgeranno autonomamente nel corso dell’avventura principale, e il loro esito dipenderà interamente da ciò che sceglieremo di fare: potremo, ad esempio, intervenire per sventare una rapina in banca, assicurando gli autori alla giustizia, oppure tirare dritto, infischiandocene.
Sono state annunciate nuove classi di nemici, quali l’Armoured Enforcer, provvisto di spessa corazza, e il Martial Artist, abile nel corpo a corpo; come se non bastasse, alcuni avversari saranno in grado di contrattaccare.
Batman disporrà, ovviamente, di alcuni nuovi gadget: il Remote Claw, una sorta di rampino a doppia corda, utilizzabile alternativamente per trascinare verso di sé un nemico, o per agganciare un oggetto o altro ostile e scagliarlo verso l’avversario; i Power Gloves, guanti dotati di carica elettrica, attivabili attraverso la pressione degli stick analogici una volta che, messi a segno svariati colpi, la relativa barra si sarà riempita completamente. Oltre che a scopo offensivo, potranno essere utilizzati per attivare switch e altri oggetti disseminati nel mondo di gioco.
L’area di gioco, assai più estesa che in passato, si comporrà di due distretti: la Vecchia Gotham, spoglia e fatiscente, e la Nuova Gotham, opulenta e maestosa, di dimensioni pari al doppio di Arkham City; proprio la vastità dell’area di gioco ha indotto gli sviluppatori a introdurre un sistema di spostamento rapido incentrato sull’utilizzo del Batwing, velivolo non liberamente pilotabile.
Lo scenario, infine, sarà reso più vivo, pulsante e credibile dall’implementazione di un sistema climatico dinamico.
Ritroveremo anche la tanto apprezzata modalità detective che, alla sua terza incarnazione, promette d’essere ben più profonda e articolata.
Durante il suo peregrinare, Batman sarà in grado di analizzare approfonditamente l’ambiente circostante, compiere rilievi balistici, comparare le tracce di DNA eventualmente rinvenute sulla scena di un crimine con quelli dei sospettati, così da ricostruire, step by step, le dinamiche che hanno condotto a un determinato evento.
Altra succosa novità è l’introduzione del multiplayer, per il cui sviluppo Warner Bros. Montreal ha preferito affidarsi a un team esterno, la Splash damage, che molti di voi già conosceranno per aver dato alla luce il poco fortunato Brink.
Il multigiocatore prevede un’originalissima modalità 3 vs. 3 vs. 2: potremo scegliere tra l’impersonare Batman o Robin (che agiranno sempre in coppia) e il far parte della gang di Joker o di quella di Bane.
Gli sgherri disporranno di armi da fuoco e potranno sfruttare le coperture per ripararsi e sparare.
I due supercriminali, invece, saranno utilizzabili limitatamente: il giocatore, infatti, potrà prenderne il controllo solo dopo aver raggiunto un determinato punteggio.
Il titolo, infine, vanterà un’inedita modalità 1 vs. 100 nella quale saremo chiamati a misurarci, nei panni di Batman o di Deathstroke, con ben 100 differenti nemici, dai più deboli ai più ostili.
Chiudiamo la rassegna con un accenno al comparto tecnico che, a giudicare da quanto mostrato, si attesta sui medesimi livelli del predecessore.
Come avrete capito, di carne da cuocere ce n’è veramente tanta; ora, non resta che attendere il 25 ottobre per saggiarne la qualità!