Bandai Namco – Provata la line up anime del 2020
One Piece, My Hero Academia, Sword Art Online e One Punch Man
Il 2019 non è stato un anno particolarmente fruttuoso per i tie-in di Bandai Namco: Jump Force, One Piece: World Seeker e Tokyo Ghoul: re Call to Exist non hanno incontrato le aspettative dei fan e si sono rivelati dei giochi non proprio eccezionali. Il 2020 vuole quindi essere un cambio di tendenza: iniziato con un buon Dragon Ball Z: Kakarot che, seppure non brillante, ha saputo conquistare gli appassionati del brand, proseguirà con diverse uscite importanti come One Piece: Pirate Warriors 4, Sword Art Online: Alicization Lycoris, My Hero One’s Justice 2 e One Punch Man: A Hero Nobody Knows. Senza dimenticare il neo annunciato Captain Tsubasa: Rise of new Champions, che però non ha ancora una data di lancio.
Siamo stati negli studi di Bandai Namco a Milano per provarli tutti e qui di seguito vi diamo le nostre impressioni:
Dopo 5 anni dall’ultimo capitolo, One Piece Pirate Warriors si presta a tornare con un quarto capitolo, forte dei nuovi archi narrativi accumulati dal celebre manga di Eiichiro Oda. Pirate Warriors 4 infatti coprirà tutti gli eventi di gioco che vanno dalla saga di Alabasta fino a quella di Wano. Per questo motivo, come potete immaginare, il numero di personaggi giocabili è notevolmente incrementato arrivando quasi a 40, per quanto concerne quelli già annunciati.
Avevamo provato già il gioco grazie a Bandai Namco durante il corso della Gamescom 2019 e in quella sede non emersero novità rilevanti dalla classica formula musou a cui la serie ci ha sempre abituati. Lo stesso possiamo dire di questa seconda prova, dove però la build era certamente più avanzata e ci ha permesso di giocare nei panni di Big Mom, Karakuri e Kaido. In questa versione abbiamo infatti notato che il gioco girava in maniera decisamente più fluida e che finalmente c’è stato un lavoro aggiuntivo nelle ambientazioni che questa volta risultano notevolmente più distruttibili, rispetto a quanto avevamo visto a Colonia.
Dal punto di vista di gameplay invece non vi sono particolari innovazioni, sono state mantenute le quattro abilità speciali disponibili per ogni personaggio, da alternare alle combinazioni di attacchi forti e deboli. L’unica cosa “nuova” che possiamo segnalare sono però le fasi di preparazioni prima di ciascuna battaglia, dove è possibile equipaggiare il personaggio selezionato con varie abilità passive da orientare in base al vostro stile di gioco. Se ad esempio siete giocatori che nei Musou tendono a conquistare tutti i territori, potreste volervi equipaggiare delle abilità che velocizzino la conquista e vi diano dei bonus. Ci sono poi abilità che avvantaggiano chi predilige le combo aeree, chi prediligi la difesa e il recupero di energia e così via.
One Piece Pirate Warriors 4 non sarà un capitolo rivoluzionario di Bandai Namco, ma promette tanti contenuti e divertimenti a tutti gli amanti dei musou e, soprattutto, di One Piece. L’appuntamento di Bandai Namco con l’ultimo capitolo di One Piece è per il prossimo 27 marzo 2020 su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
Sword Art Online: Alicization Lycoris
Come si può immaginare dal titolo, il prossimo Sword Art Online: Alicization Lycoris si basa sull’arco narrativo Alicization, ambientato nel mondo virtuale di Underworld. Protagonista del gioco sarà, come sempre, Kirito che per l’occasione sarà accompagnato da personaggi già conosciuti come Eugeo e Alice, che già conoscerete se avete dimestichezza con l’universo di Sword Art Online, che sia l’anime o i romanzi, più due personaggi completamente inediti, per un totale di 7 personaggi giocabili. La storia seguirà per buona parte le vicende conosciute, ma saranno presenti anche degli elementi narrativi non canonici, con porzioni di trama completamente originali scritti appositamente per Alicization Lycoris.
Anche questo nuovo capitolo di Sword Art Online avrà un impostazione da JRPG con elementi action. Ogni personaggio potrà usare diverse tipi di abilità, dalle Special Arts alle Finish Arts, a patto di aver riempito le rispettive barre. Il gioco richiede particolare attenzione in battaglia, perchè spesso i nemici (soprattutto quelli di taglia grande o i boss), richiedono particolari condizioni per poter essere danneggiati gravemente. Alcuni avranno una barriera che andrà distrutta con abilità specifiche, o altre solo sotto l’effetto di particolari attacchi elementali. Durante le battaglie infatti può capitare spesso che i vostri membri del party vi aiutino suggerendovi le tattiche migliori per poter sconfiggere il nemico.
Inizialmente il nuovo sistema di combattimento può sembrare un po’ confusionario, ma ci si fa presto la mano. Le mappe saranno aperte ed esplorabili in totale libertà, per trovare oggetti ed equipaggiamenti nascosti che fanno sempre comodo in giochi come questi. L’esperienza di gioco risulta forse un po’ lenta e richiama per certi versi quanto era stato visto con la serie White Knight Chronicles su PS3, ma non sappiamo dire se era per via della build che necessitava di ottimizzazioni o se effettivamente il gioco mira a un gameplay più ragionato e calmo.
Le due demo che abbiamo provato grazie a Bandai Namco ci hanno dato sensazioni contrastanti da questo punto di vista e avendolo testato per neanche 20 minuti, non ci sentiamo di sbilanciarci troppo nei giudizi, quindi preferiamo aspettare la recensione. Il gioco uscirà il prossimo 22 maggio su PC, Playstation 4 e Xbox One.
Il primo My Hero One’s Justice non risultò particolarmente riuscito, nonostante fosse il primo titolo ad approdare sulle principali console casalinghe. Considerando che parliamo del fenomeno shonen del momento, forse era lecito osare di più. Per questo motivo, My Hero One’s Justice 2 ha un peso sulle spalle molto importante, soprattutto ora che la quarta stagione è in corso dove l’attenzione del pubblico sta raggiungendo livelli altissimi per via di alcune momenti della storia particolarmente emozionanti. Purtroppo, la nostra prova è stata limitata a dei semplici scontri 1 vs 1, quindi non ci è stato modo di valutare la modalità storia e gli altri contenuti del gioco (come il nuovo 2 vs 2), cosa che avrebbe fatto bene per avere un’idea del prodotto finale visto che l’uscita sarà solo tra qualche mese.
My Hero One’s Justice 2 vanta di un roster composto da oltre 40 personaggi giocabili apparsi durante il corso di queste 4 stagioni dell’anime, ergo fino alla fine dell’arco dell’attacco alla Hassaikai e al salvataggio di Eri. Questo ha permesso di avere alcuni personaggi, come Shigaraki e Overhaul, di avere due versioni diverse giocabili, nel caso di Midoriya addirittura tre, visto che la sua versione One For All 100% sarà disponibile per chi preordinerà il gioco.
La novità aggiunge al gameplay, per quello che abbiamo visto, sono per lo più tecniche ed estetiche. In primis la distruttibilità degli stage è stata aumentata al punto che adesso è possibile sbloccare nuove arene in tempo reale sfondando muri o pavimenti attraverso colpi e prese specifiche. I personaggi inoltre avranno la capacità di camminare e correre sui muri (a patto di avere abbastanza stamina), o addirittura di attraversarli direttamente, se il loro Quirk glielo permette, tipo quello di Mirio. Da notare che l’effetto dell’attraverso non risulta molto riuscito, ma ci auguriamo fosse un problema della build da noi testata. Ogni personaggio, come nel precedente, sarà accompagnato da due Spalle, ovvero due personaggi che potranno essere invocati in battaglia per avere un supporto in attacco, molto utile per contrastare alcune combo o per allontanare l’avversario. Riempita la barra del Plus Ultra, si potranno poi scatenare le mosse speciali, i cui danni sono aumentanti in maniera sensibile rispetto al passato. Maggiore enfasi è stata data anche agli attacchi aerei, che però non sembrano essere in sintonia con il flusso degli scontri e quindi ne rompono spesso il ritmo.
My Hero One’s Justice 2 è forse il titolo che ci ha convinto meno nella nostra prova, complice soprattutto i limiti imposti dalla versione che abbiamo provato. In sede di recensione saremo sicuramente più esaustivi e per avere una visione più ampia di quello che il gioco avrà da offrire, che speriamo sia tanto visto che il brand di My Hero Academia merita un prodotto all’altezza. Bandai Namco ci da appuntamento dunque il prossimo 13 marzo su PC, Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
One Punch Man: A Hero Nobody Knows
Non lo nascondiamo, sin dal suo primo annuncio da parte di Bandai Namco, One Punch Man A Hero Nobody Knows non ci aveva proprio convinti, ma ora che l’abbiamo provato con mano ci siamo rincuorati e siamo certi che si tratta di un gioco realizzato con intelligenza e anche con una discreta cura e rispetto per il prodotto. La versione che abbiamo provato ci ha permesso di mettere le mani sulla modalità storia, che per ovvie esigenze di gameplay non ci mette nei panni del buon Saitama, ma nei panni di un personaggio inedito completamente creato da noi. L’editor di personalizzazione è incredibilmente vasto e ricco, permettendoci di realizzare il nostro eroe come ci pare e piace, partendo da look sobri e seri, fino ad arrivare all’eccentricità fatta a persona.
L’obiettivo della storia sarà quello di fare la gavetta cominciando dal grado C per poi arrivare alla S e avere così modo di combattere le creature più potenti che minacciano la terra. Ovviamente, la storia del nostro alter ego incrocerà spesso quella di Saitami e di tutti gli altri comprimari, interagendo con loro e addirittura combattendo al nostro fianco. Anzi, sarà proprio la possibilità di combattere con il supporto di grandi eroi, una delle meccaniche più riusciti di questo gioco.
Essendo degli eroi alle prime armi, è possibile imbattersi contro nemici più potenti e questo ci impedirà di sconfiggerli con le sole nostre forze, necessitando dunque di un aiuto esterno. Questo aiuto e rappresentato da Saitama e compagni, che partiranno in nostro soccorso una volta chiamati. La particolarità è dovuta dal fatto che gli eroi ci metteranno un po’ ad arrivare e questo farà si che dovremmo in un certo senso sopravvivere alle battaglie in attesa dei nostri salvatori. Chiariamo però una cosa: non tutti gli scontri necessitano di un eroe forte per essere vinti, anzi è possibile vincere con le nostre forze se siamo particolarmente bravi e capaci. Il sistema di combattimento di A Hero Nobody Knows è infatti insospettabilmente sofisticato che vanta anche di qualche tecnicismo niente male, come i contrattacchi con il giusto tempismo, le schivate e gli aggiramenti. Ovviamente anche le combo e le mosse speciali fanno parte del moveset che può essere personalizzato e potenziato man mano che si sale di livello. Il gioco infatti è impostato con alcuni elementi RPG, dove si ottengono punti esperienza girovagando per la città e compiendo le missioni principali e secondarie che ci verranno affidate.
One Punch Man A Hero Nobody Knows ci ha divertito in maniera sincera e non ce lo aspettavamo proprio. Il gameplay, seppur semplicistico, funziona e richiede la giusta dose di impegno. La storia è intrecciata al punto giusto da risultare coerente con quella raccontata nell’opera originale, prendendosi le dovute libertà ed espandendo il mondo di gioco con incontri e battaglie inedite. Inoltre, il feeling e l’atmosfera che si respira è davvero quella dell’anime, ci si sente davvero nei panni di un eroe alle prime armi che cerca di farsi strada nel mondo di One Punch Man.
L’appuntamento di Bandai Namco con questo titolo è davvero vicino e on vediamo l’ora che sia il 27 febbraio.
Ecco quindi la line-up di Bandai Namco presentati negli studi di Milano che verrà lanciato nel corso di questo 2020 che, almeno dai presupposti sembra essere davvero all’altezza delle aspettative.