Bandai Namco JRPG Tour
Bandai Namco si prepara a lanciare tre dei suoi titoli più attesi: God Eater, Sword Art Online e Tales of Berseria. A rimarcare la loro importanza è l’evento a loro dedicato: il Bandai Namco JRPG Tour. Yusuke Tomizawa, Yosuke Futami e Yasuhiro Fukaya, producer rispettivamente dei tre titoli sopracitati, gireranno l’Europa per presentarli in quanto sempre più prossimi ormai all’uscita sul mercato. Abbiamo presenziato all’evento in quel di Milano potendo provare piccole demo di God Eater e SOA mentre per Tales of Berseria abbiamo raccolto un bel po’ di notizie direttamente da Fukaya in persona. Ecco quindi le nostre impressioni e tutte le ultime notizie!
God Eater 2 Rage Burst
Il primo dei titoli ad essere stato presentato ha goduto di grande successo in madrepatria, tanto che la Bandai Namco ha deciso di pubblicare anche un anime ad esso dedicato. Lo stesso publisher ha poi deciso di portare il brand, nato su console portatili Sony, su Playstation 4.
Sulla console ammiraglia Sony, PS Vita e su Steam sbarcheranno il 30 agosto ben due titoli: Tomizawa ha precisato infatti che acquistando God Eater 2 Rage Burst avremo diritto ad una copia digitale di God Eater Resurrection, suo naturale prequel.
La trama sembra basarsi su presupposti abbastanza semplici, anzi consentiteci di dire quasi dei clichè: il mondo è stato quasi completamente distrutto da giganteschi mostri chiamati Aragami, diventati praticamente la specie predominante sul pianeta Terra. L’umanità non si è però arresa di fronte a questa nuova realtà e un’organizzazione chiamata Fenrir si erge a difesa dei sopravvissuti.
I giocatori vestiranno proprio i panni di uno dei membri dell’unità Fenrir a cui verranno affidate delle gigantesche armi chiamate God Arcs, in grado di cambiare la loro forma (in seguito vedremo come) e presentate come l’unico mezzo esistente per poter combattere efficacemente contro i potenti Aragami. Il personaggio sarà personalizzabile, anche se non sappiamo fino a che limite, e creato dal giocatore.
Inoltre durante la campagna del gioco sarà possibile godere dell’esperienza sia in single player che in compagnia di altri tre amici per circa 100 ore di gioco, secondo Tomizawa.
La demo da noi provata consisteva in una breve missione, della durata di 10 minuti, il cui obiettivo era pulire una zona da diversi Aragami. Accompagnati da altri tre membri della squadra Fenrir abbiamo quindi fatto piazza pulita di mostri, di cui i primi erano molto più deboli rispetto all’ultimo bestione. La difficoltà non ci è sembrata poi così elevata, anzi la missione è stata portata a termine dai più molto prima dello scadere del tempo ma è sempre da tenere in conto che si trattava pur sempre di una semplice demo.
Sia in termini di approccio al gioco che di gameplay, il titolo si presenta in modo molto simile alla saga di Monster Hunter: avventurandoci per il dungeon non faremo altro che affrontare mostri, potenziandoci e raccogliendo oggetti quali granate fumogene, accecanti ed altro ancora, utilizzabili durante gli scontri. Le God Arcs giocheranno un ruolo fondamentale in tutto ciò, in quanto le useremo sia per combattere a distanza ravvicinata sia come armi da lungo range che da scudo per difenderci dagli attacchi degli Aragami. Come accennato in precedenza infatti le enormi armi affidateci potranno cambiare forma per un totale di tre: arma melee (di cui si hanno molte varianti come spade, martelli, lance e altro ancora), armi a lungo raggio (giganteschi fucili dalla lenta cadenza di fuoco) o scudi. Con questa varietà a disposizione saremo noi a decidere come approcciarci allo scontro, anche a seconda del tipo di Aragami da affrontare.
Inoltre durante i combattimenti, soddisfacendo particolari requisiti, si potrà entrare in modalità Rage per un periodo di tempo limitato, ottenendo svariati bonus di statistiche.
Nel complesso il titolo lascia ben sperare, soprattutto per gli appassionati degli action RPG in stile Monster Hunter, a patto che il livello di difficoltà non sia quello riscontrato nella demo da noi provata. La Bandai Namco sembra inoltre molto interessata a puntare sopra questo brand e se anche voi lo state attendendo con trepidanza potrete ingannare l’attesa guardando l’anime, già fruibile sulla piattaforma Daisuki.
Sword Art Online: Hollow Realization
Sword Art Online ha subito invece un processo del tutto contrario a quello di God Eater: partendo dalle light novel, la saga ha raccolto molti consensi, tanto da espandersi anche nel mondo dei manga, degli anime e, infine, dei videogiochi. A presentare il nuovo capitolo della serie Sword Art Online è stato il producer Futami, già coinvolto in tutti i capitoli precedenti. Hollow Realization non ha ancora una data di uscita ufficiale ma dovrebbe essere sugli scaffali entro la fine del 2016, su Playstation 4 e Playstation Vita.
La serie, che da sempre strizza l’occhio al suo “rivale spirituale” .Hack, ha come protagonista Kirito, il quale viene riconfermato anche in Hollow Realization. Tuttavia sarà comunque consentito personalizzare il nostro avatar in ogni dettaglio: dall’altezza al sesso, dall’abbigliamento all’arma.
Kirito e i suoi compagni si ritroveranno a vagare per i vari server del gioco a causa di un misterioso messaggio ricevuto dal ragazzo che, spinto dalla curiosità, cercherà di comprendere chi sia stato ad inviarlo. Al momento non ci è dato sapere di più.
Anche per SAO: Hollow Realization la demo era limitata a soltanto qualche minuto di roaming libero all’interno di una foresta, in compagnia di altri tre npc, dove era possibile scontrarsi con mostri incontrati casualmente.
Il sistema di combattimento ci è sembrato abbastanza semplice da apprendere: oltre al classico attacco leggero e la parata, si può equipaggiare una skill di spada (equiparabile all’attacco pesante). Oltre a ciò sarà possibile sfruttare una miriade di abilità tipiche degli MMORPG, poste sulla parte bassa della schermata, come ad esempio l’aumento della velocità di movimento per qualche secondo o l’aumento degli HP massimi per un determinato periodo di tempo. Di conseguenza lo stile di combattimento sarà adattabile al nostro stile di gioco preferito, legandolo ai classici ruoli da mmorpg: tank, dps e così via.
Anche in Hollow Realization sarà possibile giocare in coop con altri amici per un massimo di tre e comporre un party di massimo otto giocatori, di cui quattro npc. Sia che il party sia composto da otto che da quattro componenti sarà possibile cambiare il membro da noi controllato, aggiungendo quindi ulteriore varietà agli stili di gioco.
Sword Art Online: Hollow Realization si candida sempre più a erede di .Hack, cavalcandone tutt’altro che velatamente, lo stile e le tematiche, seppur non con lo stesso focus e la stessa profondità. Non resta che attendere la fine dell’anno per esprimere il verdetto finale.
Tales of Berseria
La serie Tales of ha abituato i suoi appassionati a standard sempre crescenti, anche se l’ultimo capitolo ha lasciato ad alcuni fan l’amaro in bocca. La volontà di Bandai Namco è quella di imparare dai propri errori e accontentare il maggior numero possibile di fan, regalando loro un’esperienza indimenticabile. Tales of Berseria dovrà incarnare tale ruolo quindi e come più volte Fukaya ci ha ribadito i presagi sembrano essere buoni.
Il nome Berseria è stato scelto in quanto il carattere e lo stile di combattimento di Velvet sono focosi e vivi come quelli dei Berseker: la trama del titolo infatti girerà intorno al tema della vendetta che la ragazza cerca contro gli antagonisti di questo capitolo, i cosiddetti Esorcisti. La vendetta di Velvet sarà legata ad una strana malattia che ha infettato buona parte dell’umanità, probabilmente anche il braccio bestiale che la ragazza usa come arma deriva da tale morbo. Lungo il suo cammino Velvet incontrerà svariati alleati: il samurai Rangetsu, la strega Magilou, l’esorcista Hume e altri ancora.
Gli eventi di Berseria si svolgono prima di quelli di Zestiria, anche se non ci è dato sapere con esattezza quale sia il distacco temporale fra i due, anche se sicuramente ci sono elementi che suggeriscono ne sia passato un bel po’. Il continente di Berseria viene chiamato Wasteland e sembra abbastanza diverso rispetto al Glenwood di Zestiria, trasformazione che non accade di certo nel giro di pochi anni.
Fukaya ha inoltre precisato che in Berseria i giocatori si divertiranno sicuramente a trovare alcuni rimandi a Zestiria ma, almeno secondo quanto dichiarato, non vi sarà altro legame fra i due titoli.
Il sistema di combattimento si è evoluto nuovamente, prendendo il nome di Liberation Linear Motion Battle System. Il primo cambiamento evidenziato riguarda la concatenazione delle arti: sarà possibile infatti assegnare ad ogni tasto un massimo di quattro arti, poste in ordine, per un set totale di sedici. Le combo si articoleranno a seconda dell’ordine di pressione dei tasti e dell’ordine delle arti: ad esempio, premendo triangolo, quadrato, quadrato, cerchio verranno eseguite la prima arte assegnata al tasto triangolo, la seconda e la terza assegnate al quadrato e la quarta collegata al cerchio.
Fukaya ha inoltre ribadito più volte che gli sviluppatori dei Bandai Namco Studios hanno focalizzato la loro attenzione anche sul controllo della telecamera durante gli scontri, anche grazie ai feedback che essi hanno ricevuto dai giocatori in quanto erano stati in molti a lamentarsene in Zestiria.
Altra evoluzione del LLMBS è il sistema di Soul Gauge: ogni personaggio sul campo di battaglia, quindi sia componenti del party che avversari, avrà a disposizione un certo numero di Anime. Queste potranno essere rubate ai nemici per poter eseguire le Break Soul che doneranno svariati vantaggi, fra i quali la rimozione del limite di arti eseguibili per combo: ovviamente anche i nemici potranno rubare Anime ai nostri personaggi, impedendoci di entrare in tale modalità. La volontà degli sviluppatori, con l’introduzione di queste novità, è quella di dare più profondità al battle system dal punto di vista strategico e, secondo noi, sicuramente si punta nella direzione giusta.
Berseria si prospetta inoltre come un titolo molto vasto e che potrà regalare molte ore di gioco: seppure si svolga nello stesso mondo di Zestiria, le location e i dungeon da esplorare saranno più grandi e numerosi rispetto al predecessore. Inoltre anche nelle Wasteland, così come negli altri capitoli della serie, vi saranno molto minigames con cui Velvet ed il suo gruppo potranno svagarsi fra uno scontro e l’altro.
Le premesse per ripartire ci sono tutte: Bandai Namco punta sui feedback ricevuti su Zestiria per migliorare Berseria, titolo ad essa collegato. L’aggiustamento del tiro e l’inserimento di novità interessanti sono sicuramente gli ingredienti principali per far bene. Speriamo di poter provare il titolo con mano, prima ancora di farvi avere il nostro parere ufficiale con la recensione.
Ricordiamo che l’uscita di Tales of Berseria è prevista per i primi mesi del 2017 su PlayStation 4.