Astral Chain – Anteprima Post E3 2019
Alla scoperta del nuovo gioco di PlatinumGames.
Annunciato con sorpresa durante il direct dello scorso febbraio, Astral Chain è la nuova fiammante IP sviluppata in esclusiva per Nintendo Switch dal talentuoso team di PlatinumGames. Capitanato da Takahisa Taura, diventato celebre per essere uno dei game designer di NieR: Automata, il gioco sarà supervisionato da Hideki Kamiya, papà di Devil May Cry e Bayonetta, mentre il character design sarà a cura del mangaka Masakazu Katsura, leggendario autore di opere come Video Girl Ai e Zetman.
Durante l’evento Post E3 di Nintendo organizzato a Milano abbiamo avuto modo di assistere a un’anteprima di Astral Chain decisamente approfondita, e siamo pronti per raccontarvi le nostre impressioni.
Astral Chain è ambientato in un futuro prossimo in cui l’umanità è a rischio di estinzione per via di un’invasione di creature misteriose chiamate Chimera arrivate tramite dei portali, i cosiddetti Astral Plane. La popolazione si è riunita in una metropoli chiamata the Ark ed ha istituito Neuron, uno speciale corpo di polizia, con l’intento di combattere le chimere grazie all’aiuto dei Legion, ovvero chimere sottomesse con l’ausilio di una tecnologia che permette agli ufficiali di comandarli attraverso una catena.
I protagonisti sono due fratelli gemelli, figli del capo della Neuron, entrati da poco nel corpo di polizia. Il giocatore potrà scegliere tra uno dei due fratelli, maschio e femmina, e ne potrà personalizzare l’estetica. Ovviamente, essendo gemelli, buona parte dei cambiamenti fisici del personaggio principale si rifletteranno sul fratello/sorella.
La particolarità di Astral Chain è che, a differenza dei soliti titoli puramente action, questo introduce dei casi da risolvere attraverso le investigazioni. Numerosi infatti sono i dialoghi in cui parlando con le persone bisognerà acquisire delle parole chiave (evidenziate in rosso) e utilizzarle per scovare degli indizi che porteranno alla risoluzione dell’enigma. Nel primo caso, che funge da tutorial, bisognava indagare su una sostanza rossa chiamata Red Matter, che abbiamo scoperto essere letale per l’uomo e proveniente dalle chimere.
L’ottenimento di indizi avviene principalmente attraverso i dialoghi e, soprattutto, grazie all’utilizzo di una tecnologia chiamata Iris, con cui è possibile ricavare dati e informazioni attraverso la realtà aumentata. Iris permette inoltre di vedere elementi invisibili a occhio nudo o addirittura riprodurre eventi successi fino a qualche momento prima in forma olografica. Anche il Legion può essere utilizzato nelle fasi investigative, ad esempio ci è stato possibile assorbire la sostanza rossa svelando l’impronta di una grossa zampa di chimera, facendoci intuire che il responsabile era una creatura di stazza molto grossa. Il Legion è stato utile anche per origliare alcune conversazioni e apprendere ulteriori informazioni per proseguire con il caso che abbiamo affrontato in questa anteprima di Astral Chain.
Al termine di ogni caso bisognerà ricapitolare gli accadimenti per ricostruire nel dettaglio cosa sia successo. Come da tradizione PlatinumGames ogni missione, in questo caso risoluzione, verrà valutata con un punteggio che va da D a S e a seconda del risultato si otterranno svariate ricompense, oltre a dei punti esperienza che verranno poi investiti per apprendere abilità o potenziare il Legion attraverso uno skill tree che richiama vagamente la sferografia di Final Fantasy X.
Veniamo ora al combattimento, da sempre punta di diamante di PlatinumGames, che anche stavolta non si è tirata indietro e ha proposto una serie di caratteristiche piuttosto interessanti che si basano sulla sintonia tra il protagonista e il legion. L’eroe della nostra storia, indipendentemente che sia il fratello o la sorella, sarà l’unico personaggio che controlleremo durante la storia e combatterà attraverso l’utilizzo di armi corpo a corpo o di armi da fuoco. Il legion, invece, è autonomo e combatterà in maniera indipendente dalla tipologia di appartenenza. Esistono 5 categorie di Legion: Sword, Archer, Axe, Arm e Beast. Nell’anteprima di Astral Chain a nostra disposizione abbiamo saggiato le caratteristiche di Sword e Archer.
Come prevedibile, nel caso di Sword avremo un approccio più ravvicinato, mentre con Archer sulla lunga distanza. L’utilizzo dei Legion sarà limitato a una barra di stamina che si consuma con il tempo o se il Legion subisce danni. Se questa barra si azzera, il legion sparirà per qualche tempo e ritornerà non appena la barra sarà nuovamente carica. La stamina però si può ricaricare assorbendo la sostanza rossa lasciata dai nemici uccisi oppure eseguendo una finisher, ovvero uccidendo un mostro quando questo è in fin di vita.
Il gioco permette di gestire un Legion alla volta, cambiandolo in tempo reale tramite un apposito tasto, ma esistono casi eccezionali in cui se ne potranno avere due in campo contemporaneamente.
Nel flusso dello scontro, in particolare durante momenti specifici, è possibile eseguire anche una mossa sincronizzata con il legion per massimizzare i danni. Si va dalla semplice esecuzione di una combo, passando per un contrattacco o una schivata eseguita con un particolare tempismo, come da scuola PlatinumGames.
Altra meccanica di gioco da non sottovalutare è l’utilizzo della catena: non solo quest’ultima ha l’utilità di bloccare i nemici durante il combattimento, ma è possibile usarla anche per lanciarsi contro i nemici quando questi sono in aria (perché volano o perché lanciati dal Legion), così da poter eseguire anche delle combo aree nonostante nel gioco non sia previsto alcun tipo di salto.
In caso di difficoltà, soprattutto contro gli ostici boss del gioco, è possibile ricorrere anche a Iris per scoprire i punti deboli degli avversari a discapito di valutazioni minori e conseguenti ricompense minori. Se anche questo non bastasse, sarà sempre possibile aiutarsi con l’utilizzo di pozioni per ripristinare energia o, in caso di morte, resuscitare un tot di volte a seconda delle batterie che abbiamo a disposizione, le quali permettono per l’appunto la rianimazione.
Sebbene i Legion non possano essere controllati direttamente, è possibile però impartire loro dei comandi per fargli eseguire delle mosse specifiche, alcune di queste essenziali per sconfiggere alcuni tipi di nemici o, addirittura, per superare diversi puzzle ambientali che verranno proposti in alcune aree del gioco, soprattutto all’interno degli Astral Plane. Queste abilità sono mappabili fino a quattro alla volta. Una di queste permette addirittura di rompere la catena del Legion che lo tiene legato e lasciarlo andare in Berserk per qualche istante, così da poter evocare subito un secondo Legion e averne così due in campo, laddove comunemente non sarebbe possibile.
La varietà dei nemici ci è sembrata molto buona, soprattutto per l’implementazione di alcune chimere speciali dotate di poteri capaci di rendere invulnerabili le altre creature o addirittura di potenziarle. Questi nemici creano dunque una connessione con altri mostri, simile alla catena con cui comandiamo i Legion: sarà pertanto essenziale usare abilità apposite per rompere quel legame.
Oltre alle fasi investigative e ai combattimenti, ci sono però dei momenti in cui dovremo girare per la città di Ark e mantenere l’ordine da buoni poliziotti quali siamo. Sarà quindi importante dare l’esempio ai cittadini non attraversando con il rosso, soccorrendo le persone in difficoltà o addirittura raccogliendo il pattume da terra. In caso contrario potremmo addirittura venire multati. Durante l’esplorazione di Ark potremo poi intraprendere diverse missioni secondarie o incappare in casi extra da risolvere per ottenere ricompense specifiche e particolarmente utili.
La catena inoltre ha anche svariati utilizzi secondari, soprattutto in città quando si vorranno affrontare missioni secondari per sedare la zuffe, acchiappare i delinquenti e così via.
Astral Chain non è il solito gioco PlatinumGames, ma risulta essere piuttosto stratificato e atipico, intervallando le battaglie con sezioni investigative ed esplorative. I combattimenti restano chiaramente la parte più interessante e curata dell’intera produzione, sviluppata con quell’impronta e quelle caratteristiche che hanno reso famosa la software house giapponese. Andranno poi analizzate per bene le altre componenti, ma per il momento siamo soddisfatti di quanto ci è stato mostrato. Astral Chain sembra un gioco che mette una marcia in più sul valore creativo di PlatinumGames e che potrebbe rivelarsi una delle più grandi sorprese di quest’estate. Il titolo, infatti, uscirà il prossimo 30 agosto. Non vediamo l’ora.