Assassin’s Creed IV: Black Flag – Ubisoft ci mostra Assassin’s Creed IV Black Flag
Acri, Gerusalemme, Firenze, Roma, Costantinopoli, Boston; al credo degli Assassini mancava di approdare solo nei Caraibi in questo singolare tour del mondo disperso lungo la grande Storia della nostra civiltà. Così, immediatamente dopo le rivoluzioni nell’America del Nord in cui Connor ha dovuto condurre le proprie lotte, la scena si sposta nell’arcipelago più famoso e discusso del pianeta, all’insegna della bandiera nera del capitano Edward Kenway, il più deciso e corrotto tra gli assassini per quanto visto finora.
Stavolta non troveremo nel titolo nessuna setta o covo, apparentemente, ma bensì un’intera flotta di pirati sotto il proprio comando, in un’ambientazione piratesca che ben si sposa con le storie di segreti, tesori nascosti e lotte tra assassini e templari.
Su PS4 abbiamo avuto l’occasione di vedere una nuova missione dai contratti di assassinio nella quale Kenway deve eliminare due templari, approcciandone uno in maniera stealth, con nuovi diversivi come poggiarsi ad un bancone o giocare ad un tavolo con degli sconosciuti, per poi invece rincorrere il secondo che si dà alla fuga. Tra l’utilizzo della pistola, la rincorsa sulla nave del ricercato o l’inseguimento a bordo della propria nave gli approcci sono vari, ma soprattutto quest’ultimo da inizio ad uno scontro intenso e spettacolare che riprende gli aspetti positivi già visti nelle battaglie di ACIII e vi aggiunge diversi elementi, tra tutti quello “strategico“, dato dalla possibilità in questo capitolo di scegliere cosa fare della nave approdata e conquistata.
Se infatti si sceglie di non affondare la nave a distanza per mezzo dei cannoni, l’arrembaggio apre non solo a un combattimento furioso e spettacolare, ma permette anche di salvare l’imbarcazione nemica per poterla arruolare alla propria flotta o smantellarla per recuperarne i materiali.
Quanto si era già visto in Brotherhood viene riproposto qui in chiave più larga, anche se meno solenne. Liberandoli dai soldati che li tengono in custodia, gli ostaggi possono diventare nuovi pirati, espandendo il proprio equipaggio per creare una vera e propria flotta da utilizzare anche su tablet iOS e Android con l’applicazione del gioco, aggiornata in tempo reale e connessa in modo da interscambiare missioni e soprattutto premi e bottini per la versione console.
Riguardo i combattimenti, Kenway è meglio armato rispetto agli altri assassini della saga, ma lo sono anche i suoi nemici e l’ingresso in gioco delle armi da fuoco a lunga gittata spinge finalmente ad utilizzare un approccio più stealth. Sembra che da adesso quindi gli scontri in svantaggio numerico non siano più una valida opzione, anche perché aumentano le situazioni in cui bisogna non farsi vedere per ottenere qualcosa di prezioso, come ostaggi da liberare e reclutare o tesori nascosti.
La fase esplorativa è quella che ne esce più arricchita, non solo per la mappa più vasta mai vista in un AC, ma anche per la libertà di approdare su qualsiasi isola visibile all’occhio del giocatore, per poi magari trovarci oggetti preziosi o mappe del tesoro. Grazie a queste ultime poi si assapora il vero senso dell’essere pirati, navigando verso l’isola (tra imbarcazioni nemiche, uragani estemporanei e balene che saltano in superficie) per poi andare a cercare il punto dal quale dissotterrare il bottino. Se infine le ricompense sono spesso progetti per potenziare la propria nave, il tutto diventa ancora più allettante.
Ma non è solo via mare che gli spazi aumentano: per quanto le corse acrobatiche rimangano “scritte” e ben visibili al giocatore, i percorsi da seguire durante le missioni sembrano non essere più circoscritti e lineari. Gli approcci non sono infiniti ma perlomeno sono vari, con l’opzione di seguire il nemico, aggirarlo, prenderlo da un nascondiglio o sorprenderlo dall’alto, insomma il giocatore ha finalmente possibilità di scelta, con le relative conseguenze che ciascuna comporta: ed è così quindi che una semplice caccia all’uomo può concludersi con un colpo di pistola, imbarcandosi clandestinamente nella nave nemica o con uno scontro epico tra vascelli in alto mare.
La più grande sorpresa di ACIV è che appunto sorprende, ha molti elementi dei capitoli precedenti ma al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare non è una mera riproposizione di ACIII con un nuovo protagonista.
Come Brotherhood con il secondo capitolo, la “semplice” aggiunta di elementi strategici come il reclutamento dei pirati e la formazione di una flotta sono un ottimo punto di partenza per rinfrescare il gameplay, insieme a maggiori possibilità di scelta e combattimenti e corse acrobatiche più veloci e fluidi.
Se siete già appassionati di Assassin’s Creed questo sarà un must have, ma anche chi non hai mai avuto occasione di provare la saga avrà dei bei momenti mentre gioca alla propria console next gen. Di sicuro i rivali iniziano a farsi più forti e a venire fuori con idee più fresche (ed Assassin’s Creed IV Black Flag deve guardarsi le spalle anche in casa): lo scettro per l’action più popolare rischia seriamente di volare da un’altra parte e Ubisoft dovrà stupire ancor più di quanto fatto finora per preservare il proprio titolo di punta.