Articoli – PlayStation 4 Vs Xbox One

Speravate che l’articolo fosse finito, ma non poteva mancare una postilla (piuttosto personale, ndr) dedicata a tre elementi: Wii U, PC e Steam Machines.

 

Su Wii U c’è poco di cui parlare – ed è proprio il punto del discorso: chi ne parla? Nessuno. È uscita da quasi un anno, eppure pochi ne sono coscienti, e di questi ancora meno la vogliono. Sebbene dovrebbe essere anch’essa una console di ottava generazione e competere direttamente con PlayStation 4 e Xbox One, le sue caratteristiche tecniche la equiparano più che altro a PlayStation 3 e Xbox 360. Certo, nemmeno Wii brillava per l’hardware, ma l’originalità del Wiimote non si può negare. Ok, anche il Wii U GamePad tutto sommato è una novità, ma vogliamo parlare della sua comodità? E, aldilà di ogni opinione soggettiva, il punto è che Nintendo è davvero partita col piede sbagliato: una campagna pubblicitaria quasi inesistente, un nome confusionario che ha fatto credere alle masse che si trattasse dell’ennesimo add-on per la sua console, e ancora nessuna killer application, ma solo conversioni su conversioni, da Wii a Wii U, da DS a Wii U, da Xbox 360 e PS3 a Wii U, e una marea di giochi e mini-giochi casual inutili. Anche su quest’ultimo punto bisogna riconoscere che Wii è stata maestra, pertanto forse c’è da chiudersi se il mercato di massa non stia iniziando a chiedere qualcosa di più…

Sull’ultima affermazione, apriamo il paragrafo PC. Cosa c’entra il PC in tutto questo? C’entra, come sempre. Poniamo l’attenzione su un particolare aspetto di questo articolo: nove pagine, di cui una sola dedicata ai giochi delle console di Sony e Microsoft. Sapete perché? Perché le masse esigono dalle console sempre di più, oltre al semplice giocare.  Sony ha creato un controller dotato di un tasto chiamato Share (il cui nome appropriato sarebbe Satana, ndr), che, oltre a rendere evidente come Facebook domini le nostre vite, fa capire come i giocatori vogliano poter fare più cose con le console. E Microsoft cos’ha fatto? Il motto più ricorrente di Xbox One è “creata dai giocatori per i giocatori“, ma nemmeno Sony è stata così malefica da pensare di implementare l’uso dei decoder nelle proprie console. Perché questo accento negativo sulle suddette caratteristiche? Non tanto perché chi scrive questo articolo sia un incallito sostenitore del PC gaming (sebbene abbia provato ogni console), quanto piuttosto per le contraddizioni dei giocatori console: da sempre, il “consolaro” è quello che vuole prendere un disco, metterlo nella console e giocare. Oggi, lo stesso “consolaro” che ieri criticava il PC per il suo essere troppo dispersivo, esige di poter catturare video e schermate, chiaccherare con gli amici online mentre gioca, utilizzare Facebook, Twitter, Skype e chi più ne ha più ne metta, deve installare giochi e aggiornamenti, vuole ascoltare musica e guardare la TV. E indovinate un po’ cosa permette tutto questo da anni? Sì, proprio loro, i tanto odiati PC.
Le console sono sempre più simili ai PC, e i PC sono sempre più simili a console. E, a questo proposito, non vi viene in mente qualcosa?

La vera incognita della “next-gen” non sono ne Sony ne Nintendo ne Microsoft: è Valve. Una software house diventata un publisher, proprietaria della più grande piattaforma di digital delivery esistente, un infernale macchina mangia soldi che da dieci anni violenta le nostre carte di credito e debito: Steam. Ed ora, se ne esce con un suo sistema operativo, Steam OS, basato su Linux, freeware ed opensource, la cui caratteristica principale è quella di essere interamente utilizzabile tramite un controller proprietario le cui caratteristiche promettono di renderlo migliore di ogni altro pad uscito fino ad ora, e che sarà integrato nelle cosidette Steam Machines, ovvero PC dal design compatto il cui scopo è, per l’appunto, quello di favorire il gioco PC sulle TV di casa, senza lesinare di nessuna potenzialità. A Gennaio saranno disponibili i primi modelli, creati da vari produttori in varie versioni di differente fascia di prezzo, per poter venire incontro alle esigenze di davvero chiunque.

Il 2014 si prospetta davvero un anno ricco di novità. E non abbiamo nemmeno parlato di Oculus Rift – la vera rivoluzione del videogioco, altro che Move o Kinect.
Ora l’articolo è davvero finito. Andate in pace. Amen.
 

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