Arslan: The Warriors of Legend – Hands On
Presso gli studi di Digital Bros, a Milano, abbiamo avuto modo di provare Arslan: The Warriors of Legend, il nuovo musou dei ragazzi di Omega Force e Koei basato sull’universo di Arslan, una serie di romanzi light novel giapponesi nata nel 1986 che, a oggi, è ancora in corso. L’opera non è di certo rinomata qui in occidente, specie in Italia che solo di recente ha potuto cominciare a conoscerla attraverso la pubblicazione del manga (grazie a Panini Comics e Planet Manga) di Hiromu Arakawa, ovvero la celebre autrice di Fullmetal Alchemist (oltre che di altre opere come Silver Spoon, Hero Tales e Stray Dog). Per chi non lo conoscesse, le avventure di Arslan narrano del giovane principe di Pars, in viaggio per la riconquista e la liberazione del suo regno attualmente sotto il dominio della nazione Lusitania. Nonostante il suo aspetto innocente e un po’ effemminato, Arslan è un principe e un leader rispettato da tutti, soprattutto dai suoi seguaci che lo aiuteranno nel difficile compito di riconquistare il trono che gli spetta. Il gioco, nello specifico, seguirà gli eventi della prima stagione della più recente serie animata, terminata in Giappone lo scorso settembre, così come l’estetica di gioco, che proporrà una resa visiva molto vicina a quella dell’anime, soprattutto per quanto concerne i modelli poligonali dei personaggi.
Arslan The Warriors of Legend inizierà raccontando il passato di Arslan, quando era ancora un fanciullo in addestramento, durante il quale verremo introdotti al gioco attraverso un corposo tutorial. In questa fase apprenderemo i rudimenti del combattimento e delle caratteristiche peculiari di questo titolo a dispetto di altri Musou, per quanto all’atto pratico la sostanza sia comunque sempre la stessa.
Esitono due tipi di attacchi base: quelli leggeri e quelli pesanti, che vanno concatenati tra loro per eseguire diverse combo alcune delle quali verranno apprese man mano che ogni personaggio salirà di livello. Poi ci sono gli attacchi speciali che sfruttano una barra apposita posta in alto a sinistra sullo schermo e che viene caricata man mano che si colpiscono i nemici o si subiscono danni. Ci sono due tipi di colpi speciali: uno, chiamato Charge Shifts, che sfrutta solo una porzione di quella barra e l’altra, invece, eseguibile esclusivamente quando almeno una tacca di quella barra è completamente piena, generando così un attacco devastante ideale soprattutto sui gruppi di nemici numerosi o sui boss quando privi di difese. Le difese dei boss è una delle caratteristiche di Arslan, in quanto ciascuno di essi è dotato di una barriera che li rende immuni ai danni fino a quando non viene distrutta. Per farlo, bisogna costantemente attaccarli o sfruttare la schivata che, se effettuata con il giusto tempismo, permette di distruggere le difese nemiche in pochi colpi e di renderli inermi per qualche secondo lasciandoli totalmente scoperti ai nostri colpi più potenti. Ogni personaggio può disporre di diverse armi che possono essere cambiate in tempo reale con i tasti direzionali del pad, a patto di averne ottenute durante le diverse battaglie.
I personaggi potranno essere potenziati non solo salendo di livello, ma anche attraverso un sistema basato sulle skill card, ovvero delle carte che si ottengono eliminando nemici o boss, che vanno dalle meno rare di rango C a quelle più rare di rango S. Ogni carta è unica e può garantire un boost di uno specifico parametro o un determinato effetto in battaglia. Si possono equipaggiare sino a tre carte contemporaneamente e, qualora ne accumulassimo troppe o molte di queste si rivelino inutili, è possibile fonderle tra loro attraverso un sistema di sintesi che permette di crearne di nuove e più potenti. Se questo non bastasse a soddisfare la vostra fame di potenziamento potete cimentarvi in cucina, acquistando dei piatti tipici che permettono di ottenere un ulteriore incremento delle vostre statistiche.
Le battaglie possono svolgersi o nelle classiche mappe aperte, tipiche dei musou, per le battaglie campali, con migliaia di unità sul campo tra alleati o nemici, oppure in ambienti più stretti e limitati come città o dungeon. Su quest’ultime non c’è molto da dire, se non che in alcuni casi è possibile interagire con l’ambiente per salire delle scale o tirare delle leve, ma rappresentano, nel loro contesto, una limitazione se si considera il genere di cui stiamo trattando. Le battaglie sulle mappe aperte infatti sono quello su cui punta Arslan, non solo per la soddisfazione di vedere centinaia di nemici che muoiono sotto i nostri devastanti colpi e che fanno salire vertiginosamente i numeri dei K.O., ma anche per la possibilità di sfruttare le Mardan Rush, ovvero una caratteristica che permette di riunire tutte le unità alleate sotto il proprio comando e iniziare una vera e propria carica su vasta scala, capace di eliminare tutto ciò che rappresenta un ostacolo sul vostro cammino. Per effettuare un Mardan Rush è essenziale raggiungere la cosidetta Heat Areas e spesso rappresenta l’unico modo per raggiungere un determinato punto della mappa e proseguire così nel gioco. Ovviamente, a seconda del tipo di unità che avremo a disposizione (cavalleria, lancieri e arcieri), la Mardan Rush sarà diversa.
Non mancheranno le classiche modalità multiplayer come la Free Mode, affrontabile in coop sia offline che online, in cui è possibile affrontare tutti i livelli di gioco in totale libertà e senza la costrizione dell’utilizzo di determinati personaggi.
Insomma, come avrete capito, Arslan The Warriors of Legend non sarà il titolo che vi farà cambiare idea sui musou, ma sicuramente potrà destare interessa a chi questo genere già lo apprezza, soprattutto perché avrà modo, qualora non lo conoscesse, di approcciarsi con l’universo narrativo di Arslan, che qui da noi non ha ancora avuto lo spazio che merita.
Il gioco, ricordiamo, arriverà il 12 febbraio 2016 su PS3, PS4 e Xbox One (quest’ultima solo in occidente)