Arsène Lupin: Once a Thief PROVATO | GAMESCOM 2024
Un videogioco puzzle d'avventura per conoscere le origini del più famoso ladro gentiluomo del mondo!
Arsène Lupin, il famosissimo ladro gentiluomo è tornato all’azione in un videogioco d’avventura rompicapo targato Microids!
Arsene Lupin PROVATO | GAMESCOM 2024 – L’ispirazione
Il team Microids è al lavoro su un’opera fedelmente ispirata all’universo creato dalla penna di Maurice Leblanc: dei numerosi racconti e raccolte hanno scelto di soffermarsi sul primo libro che racconta la giovinezza e l’ascesa del ladro gentiluomo Arsenio Lupin nell’olimpo dei personaggi romanzeschi più famosi e citati che hanno influenzato la cultura pop fino ad oggi, pensiamo alla serie tv Lupin III o al personaggio di Kaito Kid del longevo manga Detective Conan.
L’idea che sta dietro il videogioco è mostrare la personalità e la crescita del personaggio di Arsène attraverso il racconto in più punti di vista di una stessa vicenda. Da un lato come Lupin stesso escogita i suoi piani, come li mette in atto e dall’altro il punto di vista dell’ispettore Justin Ganimard della polizia francese, acerrimo nemico di Lupin insieme, nei romanzi, al detective inglese Herlock Sholmes, personaggio chiaramente ispirato a Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, ma che non sappiamo se sarà nel gioco finale.
Gli sviluppatori ci hanno assicurato che questo gioco si presenta come un ottimo entry point per conoscere il personaggio di Arsène Lupin per poi approfondirlo con i romanzi originali o altre opere ispirate.
Gameplay e Art style
Il gameplay è composto da più sezioni diverse: al vero inizio della demo Lupin deve intrufolarsi in un cavou per rubare gioielli e denaro. Il giocatore deve in questo punto scegliere tra le varie azioni disponibili la timeline più adatta per superare tutti gli ostacoli e mettere fuori gioco le guardie e i cani che sorvegliavano l’ingresso.
Per quanto l’idea di questa sezione di gameplay sia buona, la realizzazione lo è un po’ meno dato che vicino alle azioni avremo solo un’immagine statica della stanza, un disegno del piano d’azione. Solo con questi elementi non è facile immaginare i movimenti e quindi il giusto ordine per risolvere il puzzle, risultando in un momento di trial and error fine a sè stesso.
Questa prima difficoltà è stata subito bilanciata dall‘art style che si è mostrato appena risolto il rompicapo. La stilizzazione e la cartoonizzazione sono d’impatto e la telecamera di gioco, in isometria che potremo ruotare a destra e a sinistra, riesce a far riconoscere tutti gli elementi in maniera chiara. Anche i colori sono vividi e ben miscelati, contrastati il giusto per rendere l’ambiente luminoso e far risaltare i personaggi, in genere ben caratterizzati.
In particolare è meraviglioso vedere un Lupin più giovane, quasi un ragazzo normale ma dal carisma magnetico, affiancato a Lupin, il ladro gentiluomo che più gentiluomo non poteva essere, dai baffi ragguardevoli, i suoi frac, cilindro e monocolo iconici delle locandine di inizio ‘900.
Il più delle volte i veri problemi che ho riscontrato nella demo riguardavano una comunicazione non sempre sul pezzo, che sebbene di minima entità, mi ha fatto girovagare senza meta per qualche minuto. Ad esempio, nella stanza successiva a quella delle guardie, in cui si trova una prigione che protegge il tesoro più inestimabile della cassaforte, ci viene data la missione di cercare una chiave ruotando la visuale, in modo da scovare oggetti altrimenti invisibili. Ho passato qualche minuto a cercare in quella stanza specifica la chiave senza trovarla, per capire solo poi che era possibile tornare indietro e cercare altrove.
Di nuovo, nel capitolo successivo, la missione riguardava il cercare determinati oggetti per compiere delle azioni nell’ambiente, quindi quasi in stile punta e clicca d’esplorazione. Non riuscendo a trovare degli oggetti che mi venivano richiesti nella stanza in cui mi trovavo, solo dopo qualche tempo mi sono avvicinato ad una porta con un simbolo di uscita, interpretandolo come uscita dal livello, ma che in realtà portava in un’altra stanza. Sono sicuramente elementi circostanziali e interpretabili di piccola entità, quindi facilmente sostituibili per rendere chiaro al 100% la missione al giocatore.
La narrazione è comunque coinvolgente, con vari salti temporali che mostrano Lupin raccontare a qualcuno le sue avventure, che poi noi viviamo tramite l’investigazione del detective Ganimard. Il personaggio di Arsène Lupin è carismatico e attrae chiunque grazie alla sua parlantina, d’altronte è un ladro gentiluomo!
In conclusione
Nonostante i piccoli problemi comunicativi facilmente risolvibili, Arsène Lupin: Once a Thief si presenta come un videogioco interessante, un ottimo modo per conoscere la figura del ladro gentiluomo tanto amato e le sue motivazioni. L’interesse nel passare da questo prodotto ai romanzi originali è tanto: il carisma di Lupin fa sempre centro!
Per altre informazioni, screenshot del gioco e per pre-acquistarlo vi rimando al sito ufficiale degli sviluppatori.