Apex Legends – Prime impressioni
L’universo di Titanfall si è arricchito di uno spin-off Free-to-play pubblicato nelle ultime ore a cura dei ragazzi di Respawn Entertainment e Electronic Arts. Il suo nome è Apex Legends e rappresenta un’incarnazione Battle Royale del brand. Senza Titani.
Consci del fatto che snaturare la saga, depauperarla dei Titani e riproporla in chiave Battle Royale farà sicuramente storcere il naso a chi guarda con sospetto il panorama BR scorgendo solo emuli di emuli e farà inneggiare al disastro gli amanti di Titanfall, noi di Gamesource ci siamo spogliati di ogni pregiudizio e vestiti i panni delle leggende di Apex ci siamo lanciati nella mischia.
In Apex Legends la modalità Battle Royale viene proposta tramite visuale in prima persona, dove 60 giocatori divisi in gruppi da 3 dovranno riuscire a sopravvivere combattendo e rifugiandosi di area sicura in area sicura, al fine di risultare gli unici sopravvissuti. Nel riproporre le regole basilari del genere, Apex Legends non manca di introdurre sostanziose novità, tra rielaborazioni di meccaniche presenti in titoli già noti e vere e proprie innovazioni.
Prima di tuffarci in partita dovremo affrontare la selezione del personaggio, dove sceglieremo il nostro eroe alternandoci con i compagni di squadra che saranno assegnati casualmente o invitati tramite la propria lista di amici. La possibilità di selezionare una classe con delle meccaniche dedicate l’avevamo già vista in Realm Royale, il Battle Royale in terza persona di Hi-Rez Studios.
Sebbene la similitudine sia innegabile la differenza è considerevole: in Apex Legends andremo a scegliere dei veri e propri eroi con delle abilità peculiari, che si differenziano tra di loro non per le armi utilizzabili ma per l’enorme potenziale sinergico proposto.
Ogni eroe permette di accedere ad abilità uniche: una passiva, una attiva con cooldown relativamente breve e una ultimate con una ricarica molto lunga, da utilizzare in momenti chiave del gioco. La maggior parte delle abilità non serve a far danni ai nemici, ma a creare interazioni ambientali da sfruttare a proprio vantaggio: abbiamo Gibraltar in grado di evocare una cupola difensiva immune ai proiettili, Wraith impegnata nel creare portali di teletrasporto, il robotico Pathfinder completamente incentrato sul gioco dei rampini e in grado di creare una zipline utilizzabile dai compagni, Bangalore in grado di fornire occultamento ad area evocando cortine fumogene e così via.
Questi tratti distintivi sono in grado di fornire ai personaggi un’identità importante, dove la selezione dei componenti della squadra apre le porte a un gameplay di gruppo specifico, senza tuttavia rendere le abilità protagoniste dell’esperienza in ogni momento, come accade ad esempio in Overwatch.
Al momento sono disponibili 8 eroi tra cui scegliere, di cui 2 da sbloccare tramite valuta reale o di gioco, assieme ad una buona dose di contenuti cosmetici, che spaziano dalle skin dei personaggi fino ai recolor delle armi.
Purtroppo non possiamo ancora esprimerci con certezza circa l’effettiva difficoltà di grinding della valuta di gioco, che viene elargita casualmente tramite l’apertura dei Pack Apex, delle casse che possono essere acquistate tramite valuta reale o sbloccate salendo di livello. In ogni caso Respawn Entertainment ha promesso una buona mole di contenuti post lancio, come nuove skin e nuovi personaggi, staremo a vedere.
Una volta selezionato il personaggio saremo pronti a catapultarci sulla mappa di gioco, interviene in questo frangente una furba trovata degli sviluppatori: per evitare comportamenti poco collaborativi da parte dei compagni assegnati casualmente, in ogni sessione verrà scelto randomicamente il giocatore incaricato di decidere quando paracadutare la squadra, che fino a quel momento gli alleati dovranno seguire.
Scesi in campo, naturalmente disarmati come il genere impone, inizierà la corsa all’armamento: sebbene sia innegabile che la fortuna giochi un importante ruolo in questo frangente, i più temerari potranno scegliere di atterrare su delle grandi navi fluttuanti che promettono armi e armature di prim’ordine. Vista la squisita fattura del loot, questi luoghi sono molto ambiti e quindi sconsigliabili alle squadre meno esperte o a chi preferisce un gioco più calmo e ragionato, visto che questi luoghi sono teatro di scontri furibondi fin dai primi istanti di gioco.
Il sapore del Gunfight è squisitamente arcade, le armi hanno un’ottima tenuta e il recoil è molto contenuto, siamo molto lontani da titoli che strizzano l’occhio alla simulazione come PLAYERUNKNOWN’S BATTLEGROUNDS, abbiamo infatti notato con enorme rammarico l’assenza della possibilità di sporgerci a destra e sinistra per ridurre l’esposizione al fuoco nemico durante i combattimenti, che avrebbe sicuramente aggiunto profondità alle meccaniche di stallo. Il gameplay (forse proprio grazie a questa assenza che limita le opzioni di camping funzionale) è fresco e dinamico e le dinamiche di loot sono ottimizzate, prendendo spunto dal Ring of Elysium di Tencent, che già proponeva un inventario intelligente in grado di ottimizzare la selezione degli attachment delle armi.
Importante novità introdotta da Apex Legends è la possibilità di prelevare dal cadavere di un alleato deceduto da poco la sua “identità” e riportarlo completamente in vita in una delle centrali di rianimazione disposte lungo la mappa di gioco. Queste centrali assumono un ruolo chiave nelle fasi avanzate della partita, dove per competere con le altre squadre in late, un sopravvissuto solitario vorrà spesso puntare a richiamare i propri alleati, così come tenere le centrali sotto tiro fornirà ghiotti bottini alle squadre posizionate in attesa del malcapitato di turno.
Con la volontà di superare i pregiudizi che fanno eco al genere Battle Royale e dimenticando i Titani dell’omonima serie, Apex Legends propone un gameplay divertente e dinamico, introducendo interessanti novità e rielaborando con successo tante delle idee viste in altri titoli. Questo mix genera un gameplay dalla forte identità in grado di regalare ore di divertimento, soprattutto in compagnia di un paio di amici con i quali sviluppare tattiche e strategie grazie all’incastro delle abilità dei personaggi. Apex Legends è disponibile su PC tramite Origin, PlayStation 4 e Xbox One in una formula completamente gratuita, è il caso di dire che provare non costa nulla.