Assassin’s Creed Valhalla: l’Ira dei Druidi – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Il supporto di Ubisoft nei confronti dell’ultimo titolo della serie di Assassin’s Creed inaugurata con Altair è lungi dall’essere finito. La saga di Eivor narrata in Assassin’s Creed Valhalla si arricchisce infatti di un nuovo arco narrativo, l’Ira dei Druidi, che porta il leader del clan del Corvo nelle lande irlandesi. Dopo aver aggiornato il titolo con varie novità quali il festival di Yule e le razzie fluviali, Ubisoft ha pubblicato la prima vera espansione per Valhalla, la quale rappresenta solo la prima metà di questo ciclo. Ecco cosa vi attende nell’Irlanda vichinga di Ubisoft.

Ira dei Druidi

Go Celtics, go!

Il nuovo arco narrativo che vede Eivor protagonista ha inizio con una visita inaspettata: Azar, mercante di origini orientali, porta al clan del Corvo una missiva in cui il re di Dublino chiede espressamente l’aiuto di Eivor, chiamandolo cugino. Il vichingo, sia per curiosità che per intrecciare nuovi rapporti, decide di partire per essere così accolto da Barid, cugino con cui aveva perso i contatti, il quale gli chiede aiuto per cercare di entrare nelle grazie di Flann Sinna, futuro supremo re di Irlanda. La quest principale inizia probabilmente un po’ sottotono per poi alzare i ritmi verso il finale, con un esito che non è per nulla scontato, dati gli eventi che travolgeranno Eivor e i suoi alleati. Alcuni dei comprimari sono davvero ben realizzati: fra questi il personaggio che più ci ha ispirato è Ciara, poetessa dalla voce di ninfa, con la quale si potrà anche avviare una romance. Se tuttavia vi aspettate che l’Ira dei Druidi abbia ripercussioni immediate anche nella linea temporale del presente, ossia dopo la conclusione del titolo principale, rimarrete a bocca asciutta.

Questo ci ha fatto storcere un po’ il naso, dato che lo stampo inaugurato con le espansioni di Assassin’s Creed Odyssey aveva aggiunto quel pizzico di pepe in più. Non per questo però ci si diverte di meno a scorrazzare per l’Irlanda dei ragazzi di Ubisoft, le cui similitudini con l’Inghilterra sono molte ma non per questo si rivela essere meno originale. Non mancheranno infatti gli scorci tipici irlandesi, davvero belli da ammirare e da esplorare. Così come l’Inghilterra, anche i quattro regni irlandesi saranno ricchissimi di attività secondarie da portare a termine, spingendo il giocatore a percorrerla da cima a fondo.

Ira dei Druidi

L’anima del commercio

Fra le svariate attività secondarie de l’Ira dei Druidi, spicca quella avviata da Azar. Uno dei compiti di Eivor sarà quello di aiutare Dublino a conquistare una posizione di rilievo nel panorama del commercio. Per raggiungere l’obiettivo, Eivor dovrà riconquistare e ristrutturare gli avamposti commerciali disseminati per tutta l’Irlanda, ormai caduti in disuso o diventati base di briganti. Tutto si tradurrà in assalti o infiltrazioni presso delle “mini-fortezze” per poi cercare indizi sull’atto di proprietà dell’avamposto che, una volta ritrovato, dovrà essere potenziato con le strutture adeguate in modo tale da produrre risorse che manterranno vivo il commercio irlandese.

Gli avamposti infatti genereranno risorse col passare del tempo ed Eivor potrà decidere con chi commerciare. Mandando in porto queste trattative, che gestiremo tramite Azar, Dublino aumenterà la sua fama e al tempo stesso Eivor aumenterà la varietà del suo arsenale, oltre a ottenere altre risorse utili. La novità principale dal punto di vista del gameplay è rappresentata proprio dal commercio, in quanto il resto delle attività secondarie sono praticamente le stesse del titolo principale, mascherate da qualcos’altro: a lungo andare la cosa diventa ripetitiva e quindi chi non è appassionato della saga potrebbe giungerne a noia. Piccola menzione di pregio va alle tracce musicali introdotte grazie al personaggio di Ciara, che più volte ci hanno fatto venir voglia far riposare le membra di Eivor per ascoltare la musica della poetessa.

Ira dei Druidi


L’Ira dei Druidi è un’espansione ben studiata ma che avrebbe potuto osare qualcosa di più. Ubisoft decide di stare sul sicuro, puntando sulla forte base del titolo principale aggiungendo solo qualche piccola novità, oltre al nuovo arco narrativo che comunque merita di essere giocato. Gli appassionati della saga che hanno apprezzato Valhalla sicuramente si divertiranno anche nelle lande irlandesi ma non faranno bene a non aspettarsi grandissimi exploit. 

7.4

Pro

  • Quest principale ben studiata
  • Personaggi interessanti

Contro

  • Determinate attività sono ripetitive
  • Poche novità
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