New Pokémon Snap – Recensione
Siete fan dei Pokémon fin dall’infanzia ma stanchi della solita solfa della serie regolare e non riuscite a stare dietro alle più di 800 bestiacce uscite negli anni? Per voi e, ovviamente, per i fan incalliti che non si perdono un gioco è appena uscito New Pokémon Snap, improbabile seguito dopo 22 anni di uno dei più improbabili spin-off della serie, uscito su Nintendo 64 nel 1999 e originariamente sviluppato da Hal Laboratory. Perché improbabile vi chiederete? Perché in effetti il concetto di esplorare livelli su binari all’interno dei quali vivono Pokémon selvatici a cui scattare foto e lanciare frutta in effetti doveva suonare parecchio bizzarro anche a Nintendo e ai giocatori all’epoca. Nonostante qualche difettuccio però, Pokémon Snap ebbe un discreto seguito in un periodo dove qualsiasi cosa con marchio Pokémon sopra faceva il botto e riusciva ad avvicinare il cartone animato in un modo che la serie regolare, legata alle sue meccaniche da RPG, non riusciva a fare.
Negli anni inoltre. Snap ha assunto lo status di cult e sono stati tantissimi i giocatori che hanno sempre sperato in un suo ritorno, specialmente quando una console come Wii U e il suo game pad sembravano la casa perfetta per la serie. Finalmente oggi, nel 2021 i sogni nostalgici di quei giocatori (e di chi vi scrive) si sono avverati: New Pokémon Snap è disponibile su Nintendo Switch e possiamo dirvi che sì, riesce a ricatturare la magia dell’originale e nonostante qualche microdifettuccio, può ambire a far raggiungere a Snap il successo globale che avrebbe meritato.
Tosti e prorompenti, tutti fotogenici
Sviluppato da Bandai Namco (il team responsabile di Pokkén), New Pokémon Snap ci spedisce nella selvaggia regione di Lentil, dove il professor Speculux e i suoi assistenti stanno studiando la vita delle specie Poké autoctone e i loro comportamenti. Per questo, ispirandosi al lavoro di un altro famoso professore (occhiolino), ha realizzato un veicolo in grado di spedire in sicurezza e comodità ricercatori nelle zone più inaccessibili, per fotografare i Pokémon nel loro ambiente naturale.
La fotocamera è nuova, il veicolo è rinnovato ma il concept come potete vedere resta proprio lo stesso, anche se New Pokémon Snap si impegna decisamente di più nel proporci una progressione più strutturata e una simpatica “storia”, legata al seguire le orme del leggendario avventuriero Capitan Vince alla ricerca dei misteriosi Lumina Pokémon e la loro strana bioluminescenza.
Non aspettatevi grandi colpi di scena – anche se qualche comparsata simpatica e accenni nostalgici all’originale ci saranno – o dialoghi alla Tarantino (sorprendentemente parte del gioco è doppiata) ma abbiamo apprezzato come si sia messo un accento importante sulla trama, allungando tantissimo la longevità del gioco rispetto a un originale dove si poteva esplorare tutto quello che c’era da esplorare in pochi minuti.
Parola d’ordine: varietà
New Pokémon Snap fa dell’espandere l’originale in termini di contenuto una delle sue caratteristiche fondamentali, andando a correggere uno dei macro-difetti del titolo del 1999. Questo episodio per Switch ha più di 3 volte il numero di Pokémon (siamo sopra quota 200), quasi il doppio dei livelli e di ognuno di essi offre una variante notturna e una alla luce del giorno, con un feeling drasticamente diverso. I livelli sono circa della stessa durata di quelli del primo gioco – ossia una manciata di minuti in totale – e sono uno spettacolo da vedere, con colori vibranti e modelli 3D a un livello probabilmente mai raggiunto da un gioco Pokémon.
Scandagliarli per la prima volta sarà così un piacere incredibile, ma chi è familiare con la serie sa che alla fine il cuore dell’esperienza con questo gioco è nella ripetizione, nell’esplorare i livelli più e più volte per cercare nuove strade, nuovi Pokémon o nuovi modi per interagire con essi, oltre a ovviamente lavorare alacremente per scattare le migliori fotografie possibile. E anche qui New Pokémon Snap offre tantissime opzioni in più, in grado di offrire varietà e rendere anche le spedizioni successive in una zona sempre interessanti. Innanzitutto, guadagnando esperienza e punti in un singolo livello si sbloccheranno versioni alternative dello stesso, come se si stesse davvero guadagnando dimestichezza con la zona, sbloccando nuove strade, Pokémon o comportamenti. Per spingerci a interagire in maniere inedite con i livelli, inoltre, gli sviluppatori hanno aggiunto un sistema di “Richieste” da parte del team del professor Speculux, che ci chiederanno di scattare delle foto particolari per sbloccare nuovi oggetti e effetti.
Hey Pikachu, ti vedo in forma
I veri protagonisti però rimangono loro, i Pocket Monsters, ovviamente. Siamo rimasti più volte sorpresi dal livello delle animazioni e della qualità grafica con la quale i Pokémon di New Pokémon Snap sono realizzati, un vero sogno per un appassionato. Che si tratti dei volteggi nel cielo di Wingull sulla spiaggia, degli splash di Magikarp o della forza bruta di Tyranitar, i nostri Pokémon non sono mai stati così belli e così reali.
E anche così tanti, almeno per quanto riguarda Pokémon Snap, dove sono più di 200 le specie scelte, ognuna piazzata sapientemente nel suo ambiente naturale, tra foreste, ghiacciai e picchi innevati. Rispetto al primo Snap, che presentava solo Pokémon della prima generazione, ovviamente questo sequel esplora tutti questi 22 anni di storia Poké trascorsi, scegliendo qua e là i suoi protagonisti, con una particolare enfasi sulle generazioni dalla quarta in poi. Ovvio come sia impossibile vedere tutti i propri preferiti, ma le scelte fatte – a parte qualche mancanza davvero palese – sono comunque condivisibili e hanno contribuito a creare un safari variegato e colorato.
Quello che invece non siamo riusciti a digerire è stata l’esclusione di due caratteristiche dell’originale: le evoluzioni e i versi dei Pokémon. In primo luogo, in New Pokémon Snap i Pokémon non si evolveranno durante i livelli; nell’originale era comune imbattersi in puzzle che ci vedevano interagire con l’ambiente per spingere per esempio un Charmeleon a diventare un Charizard dopo essersi immerso in una pozza di lava. Qui tutto questo è assente e i Pokémon che incontrerete nei livelli rimarranno quelli dall’inizio alla fine. Restano comunque le interazioni tra elementi di specie diverse e puzzle ambientali, ma ci spiace che non si possa vedere nessuno di quei Magikarp diventare un Gyarados in qualche modo.
Perché non parli?
Quello che ci ha fatto ancora più male e onestamente ci pare inspiegabile è come sia stata fatta la scelta di dare ai Pokémon versi inediti, molto simili a quelli di animali veri e non quelli classici dell’anime, fatta eccezione per Pikachu ovviamente. Incontrare Charmander e Squirtle e non sentirli ripetere il loro nome in maniera adorabile è stato così strano e ha inficiato il nostro livello di immersione nel gioco. Capiamo che ci siano tantissimi Pokémon e anche diversi adattamenti a livello internazionale dei nomi, ma se l’originale riusciva su Nintendo 64 a campionare i vari “Bulba! Bulbasaur” e “Clefaaairy”, non ci sono scuse oggi su Switch.
Tutto questo in aggiunta a una serie di musichette deludenti che ascolteremo durante i menu, per un comparto audio che è decisamente la parte meno riuscita del progetto.
Scatto che vince non si cambia
Qualcosa che certamente non ha subito una rivoluzione, bensì un affinamento è il gameplay; il che non risulta certo un male, anzi. New Pokémon Snap continua a essere un gioco sui binari dove scattare foto ai Pokémon, interagendo con loro grazie a oggetti come frutta per nutrirli o musica per cui farli girare dalla nostra parte o ballare. Rispetto al passato è stato aggiunto uno scan (che spammerete continuamente all’inizio) che rivela la posizione di mostriciattoli e punti di interesse e alcune sfere luminescenti delle quali non vi vogliamo parlare più di tanto. Il gioco introdurrà tutti questi strumenti piano piano, quindi siate pazienti!
Dopo aver finito l’escursione, al solito il professore giudicherà i vostri scatti assegnando un punteggio e una valutazione (da bronzo a diamante) a seconda della dimensione, composizione dell’immagine, la direzione dello sguardo del Pokémon, in maniera quasi invariata rispetto al passato. Ciò che invece è cambiato drasticamente è come ogni Pokémon potrà essere catalogato nel Fotodex con 4 scatti differenti, basati su una particolare attività o posa. Sarà quindi nostro compito cercare non solo di trovare un determinato Pokémon, ma anche di innescare le condizioni giuste per lo scatto che ci mancava.
#IgersSmeraldopoli
Tutto questo bene, benissimo, ma New Pokémon Snap nel 2021 aveva anche un altro compito: portare la serie online, ovviamente. E farci inondare Twitter di foto. E così Bandai Namco ha fatto, permettendo dal campo base di modificare e caricare i nostri scatti preferiti in rete. Ci sono leaderboards e vetrine divise per livelli, lingua o evidenziando le foto più di tendenza, dove si possono votare le vostre preferite. Niente di clamoroso, ma funziona.
Quelle che non ci hanno convinto del tutto sono le opzioni di modifica: si può intervenire sulle immagini in primo luogo risistemando lo scatto e agendo su – poche, troppo poche – opzioni in stile Instagram, in seguito si potranno aggiungere dei simpatici sticker, effetti e cornici. Il problema qui sta non solo nella limitatezza (soprattutto prima di sbloccare alcuni effetti durante il gioco) delle opzioni, ma anche nella natura delle immagini, le quali tendono ad assomigliarsi tutte un pochino (alla fine i Pokémon e i livelli sono quelli…). Le foto più di successo per ora sono quelle stile meme dove fare i simpaticoni con gli sticker, ma abbiamo un po’ timore che l’effetto novità sparirà a breve.
Quello che serve a New Pokémon Snap è quindi del supporto, in stile Animal Crossing per dirne uno, con nuove pose, Pokémon, livelli e magari qualche evento stagionale per rimanere attuale. Perché per il resto il team di sviluppo ha fatto un lavoro fenomenale, riuscendo a creare un gioco rilassante, divertente e ricco di contenuti che rende onore all’originale, ammodernandosi quanto basta per rimanere rilevante anche nel 2021. Per chi ama i Pokémon un acquisto obbligato, per chi li amava una volta forse ancora più obbligato.
Pro
- È Pokémon Snap, ed è tornato
- Formula ancora attuale, rifinita
- Tanta carne in più al fuoco
- Bellissimo da vedere
Contro
- Niente evoluzioni
- Non ci sono i versi dei Pokémon dall’anime