Svelato perchè Naughty Dog smise di lavorare a Crash Bandicoot
La rivelazione arriva direttamente da un'intervista a Jason Rubin.
Se nel lontano 2000 fosse stato annunciato che Naughty Dog era al lavoro su Crash Bandicoot 4 in esclusiva per PlayStation 2, tutti i fan della trilogia per la mitica scatoletta grigia sarebbero esplosi in un grido di gioia.
Purtroppo non è stato così e durante tutti questi anni è sempre rimasto il dubbio sul motivo che ha portato la mascotte della prima, indimenticabile PlayStation a finire in ibernazione per tutto questo tempo.
Ebbene, durante un’intervista di GamesRadar a Jason Rubin, co fondatore di Naughty Dog ormai da tempo sbarcato su altri lidi, è stato svelato che lo studio non ha potuto sviluppare altri giochi di Crash Bandicoot dopo Crash Team Racing, a causa dell’inasprimento dei rapporti con con l’azienda detentrice dei diritti: Universal Interactive.
Le nostre relazioni con la Universal erano arrivate al un punto che non avremmo potuto continuare a sviluppare giochi di Crash Bandicoot. Nonostante amassimo sia il personaggio, sia lavorare con Sony, proseguire non avrebbe avuto alcun senso. La Universal possedeva l’IP e c’era un’ostilità semplicemente brutale.
La collaborazione con Sony tuttavia continuò in maniera proficua tanto che, nel 1999, lo studio fu il primo in tutti gli Stati Uniti ad ottenere un dev kit di PlayStation 2.
Da quel momento, Naughty Dog iniziò a creare grandi IP proprietarie che continuano tutt’ora a segnare indelebilmente il marchio PlayStation, trasformando così la perdita di un personaggio tanto importante come Crash Bandicoot in una grande opportunità.