Nintendo: il “drift” al centro di una causa legale
Un nuovo processo in Canada fa tornare l'attenzione su questo topic.
Nintendo è nuovamente al centro di un nostro articolo, non per nuovi account twitter o creativi che abbandonano, ma per una nuova causa legale per i problemi legati al drift dei Joy-Con di Nintendo Switch e questa volta la “battaglia” si svolge in terra canadese.
Lo studio legale “Lambert Avocat”, con sede in Quebec, ha infatti sottoposto a giudizio, il 15 Gennaio scorso, gli estremi legali di una class action che mira ad ottenere “compensazione economica per tutti gli utenti québécoise che hanno acquistato Nintendo Switch, Switch Lite ma anche controller Joy-Con e Pro”.
Lo studio riferisce che il drift è “un importante, profondo e nascosto difetto”, non esposto da Nintendo in modo chiaro ai suoi attuali e potenziali consumatori.
Il drift di Nintendo Switch è un problema sin dal 2017, anno di uscita della console, tanto da costringere perfino il presidente Shuntaro Furukawa a scusarsi formalmente a riguardo.
Questa class action si accoda alle altre ancora in corso in America negli stati di Washington, Illinois e California; in Europa, invece, è stata un’organizzazione francese a tutela dei consumatori a muovere guerra contro il colosso nipponico, con un’investigazione congiunta di ben 9 enti provenienti da Paesi Bassi, Belgio, Francia, Grecia, Norvegia, Italia, Portogallo, Slovenia e Slovacchia.