The Viking Way – Anteprima
Viaggio nel duro mondo dei vichinghi secondo quanto raccontato dalle fonti storiche.
Che il tema dei Vichinghi sia un po’ inflazionato è innegabile ma The Viking Way si propone di fare le cose in modo diverso. Quelli di Ice Lava Games hanno pensato bene di portare sui monitor tramite Steam un videogioco che si basasse il più possibile sulle fonti storiche disponibili per creare un gioco, se non fedele, verosimigliante a quel che si vide accadere nel Nord Europa fra il VII e l’XI secolo.
The Viking Way appare come un simulatore di vita vichinga a tutti gli effetti. Il personaggio non è personalizzabile (al momento) ma comunque vi catapulterà in prima persona in un mondo che vi mette a disposizione essenzialmente due cose: commerciare o saccheggiare.
La prima attività può essere molto utile nelle prime fasi di gioco ed è chiaramente propedeutica alla seconda. Commerciare è sì un po’ noioso e colmo di “grinding” ma potrebbe fruttare un bel gruzzoletto per potersi poi permettere una bella nave vichinga e una banda degna di questo nome.
All’interno degli insediamenti posizionati lungo una mappa davvero poco curata potremo scambiare merci, arruolare uomini e luogotenenti, riposare e frequentare la taverna, dove spesso donne estremamente attraenti potrebbero interessarsi a noi. Previ regali, ovviamente.
Un’altra proposta di The Viking Way consiste negli spostamenti via mare interattivi. Mentre ci si sposta si consumeranno risorse alla fine di ogni giornata (stile Mount&Blade) e se si incontreranno navi pronte a saccheggiarci potremo rispondere al fuoco con frecce infuocate e baliste (se avremo fatto qualche upgrade alla nostra nave).
Quando decideremo di saccheggiare un insediamento dovremo combattere la battaglia sul campo insieme ai nostri uomini. Da questo punto di vista diventerà quindi essenziale il nostro equipaggiamento (stile Mount & Blade) e assegnare con attenzione i punti livello (stile Mount & Blade). Gli insediamenti disponibili per ora sono solo tre: villaggi, città e monasteri. Mentre le regioni disponibili saranno penisola scandinava, penisola danese, nord della Francia e la Britannia.
Da quello che abbiamo accennato risulterà quindi chiaro che il gioco, essendo ancora disponibile in accesso anticipato su Steam, non è ancora finito e ripulito. Lo si nota da moltissimi (troppi) particolari. Primo fra tutti i bug.
Non c’è stata una sola partita in cui la nave vichinga non ci abbia dato profonda soddisfazione mettendosi a viaggiare per mare a testa in giù a mo’ di Perla Nera in Pirati dei Caraibi. Allo stesso tempo ci sono tantissimi asset di questo gioco che sembrano provenire da altre parti (non solo da Mount & Blade) e questo dispiace perché denota un certo pressapochismo degli sviluppatori. Oltre agli asset di dubbia provenienza per adesso The Viking Way è pieno di “Coming Soon” sparsi qua e là, anche se la cosa più fastidiosa è certamente il funzionamento della “diplomazia”. Abbiamo girato in lungo e in largo la mappa senza mai trovare un nemico. Per avere dei nemici bisogna attaccare dei villaggi appartenenti a un’altra cultura che vengono segnalati comunque come alleati. Insomma: devi diventare un essere infido per poter giocare e soprattutto devi prenderti la colpa per il massacro di innocenti a titolo assolutamente gratuito per vedere un po’ di azione.
Forse un gioco come The Viking Way avrebbe giovato molto di più con un impianto strategico e gestionale. Si sarebbe potuto concepire il gioco come un insieme di pannelli atti a gestire la propria impresa commerciale vichinga con una sezione “live play” per spostarsi, vendere e comprare le merci o per razziare i villaggi. In ogni caso quel che è sicuro è che c’è ancora tantissimo lavoro da fare per fare in modo che qualcuno decida di spendere dei soldi per acquistare The Viking Way.