Serious Sam 4 – Recensione
Appena messo piede in quel di Roma, già si capisce che la prosopopea giocosa intelaiata da Croteam non sarà convenzionalmente riconducibile ad una semplice passeggiata di salute. Samuel Stone, il caricaturale omone americano, tutto muscoli e battuta pronta che da tanti anni ristagna nei cuori dei videogiocatori di mezzo globo terracqueo, torna a bussare alle porte dell’inferno per la quarta volta, almeno nominalmente, ed è subito amarcord, ma non nella felliniana accezione del termine.
Sam kicks asses. In una Capitale trasudante tutt’altre suggestioni rispetto a quelle sgorganti dalla pellicola del maestoso regista emiliano, l’Urbe diviene luogo privilegiato ad accogliere alieni e litri di sangue selvaggio, piuttosto che teste illuminate e fiorellini di campo.
Si prende la pistola in mano e, anche grazie alle munizioni illimitate che essa è in grado di offrire, si comincia a martellare la testa del primo marrano disponibile al martirio, procedendo senza soluzione di continuità da un cranio all’altro. Con la semiautomatica ad estensione del braccio di Sam, l’esplorazione dei ruderi facenti da sfondo alle vicende narrate corrobora l’anelito alla perlustrazione di livelli che, pur non allontanandosi dalla solita linearità cui la serie ha abituato, risultano ricchi di segreti, obiettivi secondari da soddisfare e bonus da ottenere tanto mediante l’attenta osservazione dell’ambiente circostante, quanto mediante lo sfruttamento delle doti acrobatiche del protagonista.
Sebbene la presenza di queste aggiunte sia tutto sommato gradita, la basicità delle azioni necessarie per dominare queste sfide non riesce nel tentativo di innalzare la longevità del titolo, al momento relegata quasi esclusivamente alla sola modalità Campagna.
Con Deathmatch ancora al di là dal palesarsi, il multiplayer di Serious Sam 4 è infatti lasciato unicamente al Cooperative mode, fruibile da un massimo di quattro giocatori contemporaneamente. Ed è un peccato osservare come questa feature sia stata sfruttata molto al di sotto delle possibilità offerte da un titolo di questo calibro, proponendo i medesimi livelli attraversabili in solitaria, popolati dagli stessi nemici, cui per l’occasione è stata semplicemente aumentato il numero di hit point a disposizione.
Il (modesto) innalzamento delle statistiche vitali della feccia avversaria viene assolutamente annichilito dalla possibilità di poter contare sull’aiuto di altri esseri (sperabilmente) cogitanti, rendendo ogni partita molto più facile rispetto alla controparte per giocatore singolo, dotata invece di un livello di difficoltà assolutamente in linea con le aspettative.
L’intera gestazione del processo di sviluppo relativo a Serious Sam 4 è stata indirizzata alla realizzazione di un’opera binaria contraddistinta da azione frenetica, senza sosta, e per ottenere tale risultato il team di sviluppo ha concentrato le proprie attenzioni nel renderizzare la maggior quantità di nemici possibile a schermo, più che sulla qualità lorda dei rivestimenti. In alcune sezioni giocose sembrerà di essere nel bel mezzo di una battaglia di un qualsivoglia musou di nipponica etnia. Ed è un peccato constatare come, a fronte di requisiti hardware particolarmente esosi e dei tanti anni trascorsi dalla digitazione della prima riga di codice binario, questo first person shooter non sia ancora scevro da bug e glitch grafici di vario tipo.
Neanche il supporto per API quali DirectX 12 e Vulkan mitiga la delusione, considerando che la loro implementazione non aumenta le prestazioni, aggiungendo anzi un extra livello di instabilità al già non troppo elaborato engine grafico, manifestando una gestione degli effetti di illuminazione che definire rotta è certamente un eufemismo.
E se è vero che Serious Sam 4 non brilla nel comparto grafico, tanto i dialoghi, quanto la colonna sonora assumono i connotati trascendenti di un’esperienza ai limiti del misticismo. Ogni battuta, in particolar modo quelle dell’oramai mitologico John J. Dick, doppiatore storico di Serious Sam, esalta una storyline che, seppur in linea con gli stilemi classici del genere sparacchino, non manca di strappare più di qualche timido sorriso. E le musiche? Semplicemente spasmodiche.
Serious Sam 4 è un buon prodotto, complessivamente. L’azione frenetica che lo contraddistingue elargisce adrenalina a fiotti nonché una buona dose di sfida. Peccato per la poca convinzione con cui è stata realizzata l’unica modalità multiplayer (attualmente) disponibile, che avrebbe sicuramente aumentato la longevità di un prodotto il quale, seppure non trascendentale, lascia comunque qualcosa di buono una volta salutati i titoli di coda.
Pro
- Azione frenetica
- Colonna sonora da urlo
- Difficoltà ben calibrata
Contro
- Poco rigiocabile
- Multiplayer così così
- Bug e glitch grafici