Aokana: Four Rhythms Across the Blue – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Continuando questa felice e recente tradizione di Nintendo Switch che sta piano piano succedendo a PlayStation Vita come la casa delle Visual Novel giapponesi, arriva finalmente su console (anche su PlayStation 4) in occidente – grazie a PQube – il davvero estivo Aokana: Four Rhythms Across the Blue, una VN che ci ha davvero sorpreso e si prospetta come uno dei migliori modi per passare queste giornate di caldo per gli appassionati di anime sportivi, belle ragazze e vita nipponica.

Il concept alla base di Aokana è estremamente semplice, fin banale a una prima analisi. Il gioco ci porterà a impersonare Masaya, un ragazzo come tanti altri che abita su una splendida isola – Kunashima Island – facente parte di un fittizio arcipelago del sud del Giappone, un vero e proprio paradiso tropicale, accompagnandolo nella sua vita scolastica, tra esami, patemi adolescenziali e i primi contatti con l’altro sesso. Quello che però fa la differenza in Aokana è che il gioco è ambientato in una dimensione parallela, dove l’uomo, scoprendo una nuova molecola chiamata Anti-Gravitrone, è riuscito a realizzare le Grav Shoes, ossia delle apparentemente semplici scarpe che permettono alle persone di volare. Nel mondo di Aokana quindi non solo è normale potersi recare a scuola semplicemente fluttuando nell’aere, ma le Grav Shoes vengono usate anche per scopi ricreativi, principalmente grazie al Flying Circus, un intrigante sport basato su precisione e velocità di volo, una specie di rodeo volante.

Il mondo è miooooo

E proprio sul FC si baserà la storia di Aokana, la quale si divide quindi tra le immancabili meccaniche da dating sim con le ragazze che comporranno la squadra di FC della quale Masaya è l’allenatore (tutte ovviamente single, bellissime, dai capelli multicolore e chiaramente attratte dal protagonista) e invece una probabilmente più interessante componente sportiva, che a tratti ci ha fatto pensare di stare davanti a una puntata di uno spokon di qualità come Haikyuu!! o Eyeshield 21 invece che una relativamente sconosciuta VN eroge su Switch.

Aokana

Perché questa è la grande forza di Aokana: al di là di una storia interessante, con scelte, finali diversi e personaggi scritti davvero bene, oltre appunto all’interesse generato dalla rivalità tra scuole nel competere con il Flying Circus, sono le sue componenti visive, musicali e in generale i fattori di produzione e dettagli a sorprenderci completamente, donandoci una delle Visual Novel (sempre in questi giorni proprio PQube ci ha portato anche questa VN) più appaganti all’occhio e all’orecchio degli ultimi anni.

Completo e rifinito: bene!

Se qualcosa come SeaBed punta tutto su una trama complessa e intricata, Aokana: Four Rhythms Across the Blue ci porta in un colorato viaggio all’interno della vita dei suoi personaggi, con tematiche che mai vanno a toccare corde così complesse o introspettive, ma restano piacevoli e interessanti abbastanza per spingerci a continuare e potenzialmente anche a rivivere la storia più volte per poter scoprire tutti i finali (il gioco ha tantissime opzioni di skip e gestione dei dialoghi molto comode per poter arrivare ai contenuti inediti in un secondo playthrough).

Aokana

La forza delle sue illustrazioni davvero magnifiche e dei suoi personaggi generalmente molto poco bidimensionali sono state tali che Aokana ha ricevuto negli anni un adattamento manga e anche anime di discreto successo, trasmesso anche in occidente grazie a Crunchyroll, qualcosa che abbiamo visto succedere generalmente solo a nomi più blasonati come Steins;Gate: un attestato a un gioco che ci ha davvero sorpreso.

Non ci si annoia mai

Le 20/25 ore che spenderete con Aokana sono una gioia e mantengono un livello di novità e varietà che è difficile trovare in una Visual Novel oggigiorno. Ogni episodio della storia (con tanto di anticipazioni sul prossimo capitolo e sigla come in un vero anime) infatti introduce tantissime nuove illustrazioni di diversi stili, musiche (davvero orecchiabili) e rimane sempre doppiato completamente in giapponese.

Aokana

Poi sì, il fine ultimo delle vicende è sempre quello di intessere una relazione con una delle avvenenti ragazzotte del gioco, ma Aokana riesce a rendere il tutto in maniera molto genuina e coerente con le vicende del gioco, regalando al giocatore sì qualche scenetta un po’ “hot” ma senza esagerare. Se vogliamo trovargli un difetto è il concedersi fin troppi cliché del genere che stonano con quanto “moderno” sia tutto il resto, ma probabilmente sono proprio dei canoni di produzioni di questo tipo che ancora non sono stati superati del tutto.

Aokana group


Per gli amanti della cultura giapponese, Aokana: Four Rhythms Across the Blue è una finestra al sapore di salsedine sulla vita di attraenti teenager nipponici con una passione per uno sport decisamente fantascientifico. Al di là di una narrazione solida seppur leggermente trita, è nelle opzioni, nello stile e nelle musiche e in generale tutti i fattori tecnici che il pacchetto di PQube e Sprite ci ha convinto proprio del tutto.

9

Pro

  • Ottimi disegni e musiche
  • Longevo e con rigiocabile per scoprire altri finali
  • Personaggi interessanti

Contro

  • Finirete col desiderare le Grav Shoes…
  • Un po’ stereotipato in alcuni punti
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