Back in Time – Fire Emblem Fates: Rivelazione

The Ultimate Fire Emblem Fates.

A distanza di venti giorni dall’uscita di Retaggio e Conquista (oggetto delle ultime due puntate di Back in Time), è stato reso disponibile come DLC anche Fire Emblem Fates: Rivelazione, il terzo path del quattordicesimo capitolo della serie. Per molti aspetti, si tratta della versione definitiva del gioco, come avremo modo di dire subito.

Retaggio e Conquista rappresentano due versioni alternative della storia, che si sviluppa diversamente – ma da quel momento in poi in modo lineare – in base alla scelta del regno con cui schierarsi. Fire Emblem Fates: Rivelazione è a sua volta versione alternativa, ma si propone anche di compendiare l’intera esperienza sviluppata da Intelligent Systems.

Corrin (o come avrete chiamato il vostro avatar) deciderà di non schierarsi con alcuno dei due regni rivali, con la speranza di riuscire infine a riunire tutti contro un nemico comune. Questo tema era già presente in Retaggio e Conquista, ma in Rivelazione viene sviluppato in modo molto più ampio, riprendendo ed espandendo alcuni elementi già presentati, magari frettolosamente, in passato.

Fire Emblem Fates Rivelazione

Chi scrive ritiene che questa sia la trama più soddisfacente nell’ambito del progetto, ma non può che chiedersi se fossero proprio necessari tre path per arrivare a tale risultato. Bisogna riconoscere, infatti, che è consigliabile aver giocato ad almeno una delle due versioni precedenti, non solo per la natura di DLC di Rivelazione, ma anche per avere una conoscenza pregressa di personaggi ed eventi cardine che si presentano in tutti e tre i percorsi, se non altro per fare alcuni confronti.

Chiaramente, la critica non va a colpire tanto questa versione del gioco in particolare, quanto l’idea alla base, che è stata quella di spalmare su tre giochi una trama che non sarebbe stata abbondante nemmeno per uno. Per completare la triplice main quest di Fire Emblem Fates occorre complessivamente un’ottantina di ore (Rivelazione ha una durata simile a Retaggio, forse di poco inferiore), e va da sé che buona parte dei contenuti (personaggi, conversazioni di supporto, mappe, missioni secondarie ed eventi della trama) è comune, quindi forse Intelligent Systems avrebbe potuto pensare ad un’implementazione più “agile” dell’idea di base. La modalità di fruizione migliore è probabilmente quella “diluita”, cioè distanziare Retaggio, Conquista e Rivelazione (in quest’ordine, secondo me, NdR) di qualche mese.

Fire Emblem Fates Rivelazione

Anche in punto gameplay Rivelazione può essere definito un compendio dei due episodi precedenti, in quanto unisce le peculiarità di Retaggio e Conquista, rispettivamente la – relativa – complessità del gameplay e la possibilità di grindare in svariate occasioni. Come al solito, quest’ultima pratica è del tutto opzionale, e può rivelarsi utile anche nell’ottica di un’esperienza più ricca, perché consente di allenare le riserve, che in Conquista potevano diventare inutili in tempi rapidi; è un piccolo vantaggio, che rende il gioco più facile, ma ha anche il pregio di valorizzare un esercito davvero ricco, che comprende quasi tutti i personaggi giocabili in Retaggio e Conquista e aggiunge un nuovo elemento. Considerando che le truppe hoshidesi e quelle nohriane hanno classi diversificate, Rivelazione offre il più ampio ventaglio di possibilità immaginabile in Fire Emblem Fates.

Il rovescio della medaglia è costituito dalla carenza di elementi innovativi, che però peserà solo a quanti abbiano finito sia Retaggio sia Conquista; questi giocatori troveranno gli stessi combattenti (tranne la new entry di cui sopra), le stesse missioni secondarie e buona parte delle mappe affrontate in passato, seppur con avversari diversi. La vera, questione, dunque, è la solita: erano davvero necessarie tre versioni del gioco per raggiungere questo risultato? Era necessario distinguere fra amanti del grinding e amanti della complessità, senza consentire agli amanti dell’uno e dell’altro di averli entrambi, se non, appunto, con Rivelazione?

Fire Emblem Fates Rivelazione

Giunti al termine dell’ultimo path di Fire Emblem Fates, ci sembra giusto spendere qualche parola in merito al progetto globalmente inteso (anche se qualcuno potrebbe dire che lo sto facendo sin dall’inizio:p, NdR).

Dopo la resurrezione del brand operata con Awakening, Intelligent Systems si è resa conto che la fanbase si sarebbe divisa principalmente in due categorie: quella dei veterani e quella dei nuovi adepti; la prima ovviamente è meno numerosa della seconda, ma allo stesso tempo è la meno “volubile”, quindi l’obiettivo dichiarato dagli sviluppatori era quello di far contenti un po’ tutti. In realtà, la diversificazione non è così marcata (tanto che Rivelazione costituisce un ottimo trait d’union, senza nemmeno sforzarsi troppo) da rendere le due versioni appetibili a fasce di pubblico diverse. A farne le spese sono ovviamente gli antichi estimatori di Fire Emblem, che ormai non possono che rassegnarsi di fronte all’ “evoluzione pop” della serie, inaugurata da Awakening. Ciò detto, bisogna comunque ricordare che l’alternativa era la cancellazione del brand, e che Retaggio, Conquista e Rivelazione sono giochi di ottima fattura. Quindi non è il caso di lamentarsi troppo (e se lo dico io…, N.d.R.).

Fire Emblem Fates Rivelazione


Fire Emblem Fates: Rivelazione è la terza versione del gioco e anche la più completa sotto tutti i profili. Un ottimo JRPG Tattico che forse non raggiunge gli antichi fasti della serie, ma comunque non li fa rimpiangere troppo.

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