The Outer Worlds – Recensione Nintendo Switch

Recensito su Nintendo Switch

Tutti i media hanno vagliato la possibilità che, cambiando un singolo momento nel corso della storia dell’essere umano, la catena di eventi che ne segue si possa mutare al punto da dare vita a un evolversi della civiltà del tutto differente. La cultura Steampunk per esempio basa una delle sue fondamenta sull’eventuale sviluppo del vapore come forma di energia motrice in contrapposizione alla benzina, dando vita a una realtà alternativa a partire dall’ottocento. E se per caso un singolo evento nel 1901 – come per esempio il mancato assassinio del presidente in carica con la conseguente esponenziale espansione delle mega corporazioni – avesse dato vita a uno sviluppo tecnologico tale da permettere all’uomo il viaggio nello spazio, con la conseguente espansione e terraformazione di pianeti e galassie?

The Outer Worlds basa la sua trama e il suo sviluppo proprio su questo punto e con grande maestria racconta una storia interessante e dai risvolti conditi da humor nero, che grazie a Obsidian e Private Division oggi approda su Nintendo Switch dopo essere sbarcata nell’ottobre del 2019 su PC, Xbox One e PlayStation 4.

The Outer Worlds

L’uomo ha varcato il confine del suo pianeta e si accinge a conquistare le stelle. Tutti hanno una possibilità di cambiare la loro vita e addirittura il loro mondo e possono farlo gratis. Basta solo decidere di affidarsi a una megacorporazione e dopo un breve ipersonno criogenico e qualche hanno di servizio per ripagare i costi del viaggio ogni uomo potrà essere libero di rifarsi una vita su un nuovo e bellissimo pianeta.

Purtroppo tutto questo sa di fregatura lontano un miglio, dato che nessuno ti dice né per quanto tempo dovrai lavorare né cosa dovrai fare. Aggiungeteci che la vostra astronave si guasterà nei pressi di uno dei pianeti colonizzati il pacchetto è completo. Oltretutto per la compagnia voi siete solo un costo, e risvegliarvi non porta un vantaggio economico immediato, quindi per ora è meglio che voi e i tuoi compagni ve ne restiate lì, in attesa di sviluppi futuri.

The Outer Worlds

Ma grazie a un colpo di fortuna, dopo “solo” settant’anni, un folle e geniale scienziato ricercato da tutte le autorità decide di farsi carico dell’equipaggio in sonno criogenico e di liberarlo. Purtroppo non tutto fila liscio e tra tutti i coloni addormentati solo voi godrete della possibilità di essere svegliato, sballottato, drogato, sedato, trasportato, caricato di farmaci per far si che non vi sciogliate, e infine salvato dal vostro destino. In men che non si dica vi ritroverete così al soldo del folle Phineas che vi userà per trovare risposte e svolgere incarichi nella speranza di liberare il vostro equipaggio e di trovare posto nel cosmo.

Dopo aver disegnato il vostro personaggio grazie a un editor – decente, anche se non troppo approfondito – vi ritroverete sbarcati su uno dei pianeti del sistema di Alcione alla ricerca di un modo per sopravvivere e per uscire da questo ingarbugliato casino. Tra effetti collaterali e disavventure al limite del surreale, si snoda quindi l’avventura di The Outer Worlds, che non mancherà di offrire spunti intelligenti, scelte morali complicate e tante sparatorie, il tutto condito da una quantità di sarcasmo e humor nero a dir poco imbarazzante. A tratti si sente quasi l’influenza di un filone edulcorato alla Rick & Morty, seppur con molta meno enfasi e irriverenza.

The Outer Worlds

La caratteristica chiave dell’avventura di The Outer Worlds risiede nelle scelte che saremo chiamati a fare nel corso della trama tramite i dialoghi, presenti in una mole davvero corposa. E se pensate di schipparli rispondendo a caso beh, sappiate che ogni risposta porta a delle conseguenze. La vostra reputazione nei confronti dei vari gruppi e fazioni in lotta, data dalle vostre scelte di risposta, determinerà il comportamento ostile, neutrale o amichevole degli avversari e degli NPC che incontrerete lungo il percorso. Potrete anche pilotare le vostre scelte grazie ai talenti che acquisirete con i punti abilità andando a influire sulla vostra capacità di mentire, plagiare, irretire, e condizionare il comportamento di chi avrete di fronte.

Scegliere con cura quindi come impiegare questi talenti diventa imperativo. In The Outer Worlds l’albero dei talenti e delle abilità gioca un ruolo centrale: potrete aumentare le abilità tecnologiche, in grado di far migliorare la vostra attrezzature, o quelle mediche che, per esempio, vi faranno progredire in quel campo. Dialettica e capacità di comando sono solo alcune delle caratteristiche che influenzeranno le vostre abilità senza naturalmente tralasciare le capacità offensive.

The Outer Worlds

Già perché The Outer Worlds è anche un buon FPS che metterà a dura prova le vostre capacità: ad aiutarvi ci sarà un effetto collaterale del brusco risveglio dall’ipersonno, che vi permetterà di rallentare il tempo permettendovi di curarvi, ricaricare o prendere meglio la mira. Il comparto armi da contatto o a lunga distanza inoltre è davvero ragguardevole e permette anche di migliorarle, ripararle, smantellarle e potenziarle.

The Outer Worlds è tutto questo e molto di più: scenari mozzafiato, intrighi interessanti, risvolti inaspettati e tecnologia aliena sono solo alcuni degli elementi che vi accompagneranno nel corso dell’avventura ma che, siamo certi, avrete già avuto modo di provare nelle versioni Playstation 4, Xbox One, e PC a cui starete già giocando da tempo. Andiamo quindi a scoprire se vale la pena di riaffrontare un’avventura – comunque non troppo longeva – su Nintendo Switch.

The Outer Worlds

Il porting di The Outer Worlds ha dovuto aspettare più a lungo del previsto essendo frutto di un team a budget ridotto e per di più effettuato in un periodo di limiti e ristrettezze dato dal COVID-19. La primissima release infatti ha sofferto di vistosi compromessi e spaventosi cali di frame rate tali da rendere il titolo quasi ingiocabile sulla portatile di casa Nintendo. Per fortuna i team di sviluppo sono corsi ai ripari con una patch al Day One che pur non potendo migliorare di molto i limiti grafici ha per lo meno fixato i problemi evidenti di frame rate.

La caratteristica sostanziale che differenzia la versione di The Outer Worlds per Nintendo Switch da quella per le altre piattaforme risiede nel calo di dettaglio grafico e in un effetto blur costante. Mentre il primo è un compromesso accettabile, il secondo a volte risulta essere fastidioso: pur mantenendo in versione tv i 1080p e in mobilità i 720p, la grafica “depotenziata” dona ai dettagli e alla spettacolarità delle vaste aree di gioco un alone spento che non esalta le potenzialità del titolo. Per fortuna la patch del Day-One ha permesso di fruire nei combattimenti di un frame rate a 30 fps abbastanza stabile.

The Outer Worlds

Anche grazie a questo l’esperienza di gioco risulta quindi piacevole e interessante andando a inserire nel catalogo di Nintendo Switch un tassello importante. Personalmente abbiamo trovato The Outer Worlds godibile e divertente tanto nelle sessioni esplorative e narrative – condite da un humor fine e nero quel tanto che basta da renderlo godibile – quanto nelle fasi di combattimento, che possiamo definire piacevoli e appaganti.

I panorami delle vaste aree di gioco non daranno le stesse emozioni della controparte  PC ma non ci si può davvero lamentare, specialmente se considerate che solo fino a un paio di anni fa era impensabile godere di un titolo come The Outer Worlds in piena mobilità.


The Outer Worlds sbarca, grazie a Obsidian e a Private Division, su Nintendo Switch, dopo essere approdato su PC, Playstation 4 e Xbox One nel 2019. Oggi potete fruire in mobilità di un fantastico FPS con forti elementi RPG, una trama appassionante e ben costruita seppur non troppo longeva, e con dialoghi conditi da irriverente humor nero e dissacrante. Le scelte che sarete chiamati a compiere influiranno sul vostro destino, e le vostre abilità saranno il punto di svolta in una direzione o in un’altra. Il porting ha dovuto accettare dei forti compromessi che ne hanno ridimensionato molto le potenzialità non minando in ogni caso la qualità finale. Da avere nel vostro parco titoli.

7.7

Pro

  • Buona trama
  • Humor nero e irriverente
  • Componente FPS ben sviluppata
  • Elementi RPG solidi e ben formati
  • Porting soddisfacente...

Contro

  • ... al netto di qualche compromesso
  • Non troppo longevo
  • Un effetto blur costante spegne in parte i colori
Vai alla scheda di The Outer Worlds
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento