NVIDIA: primi dati sulla RTX 3080 Ti
Prime indiscrezioni finalmente disponibili sulla RTX 3080 Ti.
Sono ormai molti mesi che la genesi della scheda grafica nvidia RTX 3080 Ti sta tenendo banco tra gli appassionati, tuttavia fin ora erano trapelate pochissime informazioni, ovviamente non ufficiali e sempre nel campo dei “se” e dei “ma”. È invece notizia di questi giorni l’esistenza di una sorta di rapporto proveniente direttamente da fonti interne a Nvidia che farebbe un po’ di luce sul prodotto che tutti stanno aspettando. Diamogli quindi un’occhiata.
Il rapporto parla di grandi cambiamenti nel design della scheda Founders Edition (riferimento) di NVIDIA, nonché in quello che c’è sul microchip. Per cominciare, la scheda di progettazione di riferimento RTX 3080 Ti presenta una soluzione di raffreddamento a tripla ventola, a differenza della serie RTX 20 che ne utilizzava una a doppia ventola. Secondo quanto riferito, questo dispositivo di raffreddamento è più silenzioso della soluzione di raffreddamento RTX 2080 Ti FE. La scheda verrà alimentata da una coppia di connettori di alimentazione PCIe a 8 pin. Le uscite display includono tre DP e una ciascuna di HDMI e VirtualLink USB-C. Voci di corridoio confermerebbero inoltre che “Ampere” implementerà l’interfaccia host PCI-Express gen 4.0 x16.
Con “Ampere“, NVIDIA sta sviluppando tre livelli di GPU di fascia alta, con “GA102” in testa al gruppo a rimpiazzare il “TU102”, “GA104” che detiene il segmento di prestazioni superiori rimpiazzando il “TU104” di oggi e, un nuovo microchip nome in codice “GA103“, completamente nuovo e quindi non derivato da alcun predecessore della generazione attuale. Secondo quanto riferito, “GA102” presenta 5.376 core “Ampere” CUDA (IPC fino al 10% superiore rispetto a “Turing”). Questo microchip attinge anche al tanto acclamato nodo di fabbricazione di silicio di classe 7 nm per raggiungere velocità di clock della GPU ben superiori a 2,20 GHz anche per “GA102”. Sempre stando alle indiscrezioni, i chip più piccoli della serie possono disporre di una frequenza di clock oltre i 2,50 GHz. Anche con “GA102” leggermente ridotto per RTX 3080 Ti, il chip potrebbe arrivare a prestazioni di elaborazione FP32 superiori a 21 TFLOP. La scheda utilizzerà una memoria GDDR6 a 18 Gbps più veloce, arrivando a 863 GB / s di larghezza di banda di memoria che è del 40% superiore a quella dell’RTX 2080 Ti (se la larghezza del bus di memoria arrivasse a 384 bit).
Per quanto riguarda le prestazioni, il prototipo basato su “GA102” starebbe registrando prestazioni superiori del 40% rispetto a RTX 2080 Ti con risoluzione UHD 4K in giochi scarsamente ottimizzati, prestazioni superiori del 50% su giochi ottimizzati e prestazioni fino al 70% nel migliore dei casi, in uno scenario che prevede un gioco ottimizzato per l’architettura “Ampere”. Sappiamo da ormai vecchie indiscrezioni che, aumentando il numero di multiprocessori di streaming, NVIDIA raddoppia il core CUDA, a tutto vantaggio di maggiori prestazioni di ray-tracing.
Ogni core “Ampere” RT è in grado di elaborare 4 volte più intersezioni per unità di velocità rispetto a “Turing”. Secondo quanto riferito, anche il numero di core tensoriali vedrà un aumento. L’attenzione al ray-tracing e all’aumento delle prestazioni dell’IA potrebbe dare agli sviluppatori di giochi la libertà di stipare più effetti RTX per titolo, consentendo agli utenti di disabilitare ciò che vogliono sulle vecchie schede “Turing”. Le limitazioni di prestazione su “Turing” hanno infatti fatto sì che gli sviluppatori scegliessero dal set di funzionalità RTX cosa implementare e cosa no. Con “Ampere”, NVIDIA potrebbe introdurre DLSS 3.0, una qualità dell’immagine aggiornata e un miglioramento delle prestazioni. L’azienda potrebbe inoltre rispolverare una tecnologia di memoria ibrida simile a HBCC di AMD, chiamata NVCache, che diffonde la memoria video attraverso la memoria video, la memoria di sistema e l’archiviazione basata su flash.
Infine, c’è più chiarezza sul processo di fabbricazione del silicio che NVIDIA potrebbe utilizzare. Apparentemente, NVIDIA distribuirà il suo stack di prodotti tra due tipi di nodi di classe 7 nm. Gli ASIC di fascia alta, come “GA102” e “GA103”, potrebbero essere costruiti su nodi EUV a 7 nm come TSMC N7 +; mentre gli ASIC più piccoli potrebbero essere costruiti su nodi di classe 7 nm basati su DUV convenzionali come N7P o persino N7.
Il programma di lancio punta a maggio 2020 incentrato su parti HPC basate su “Ampere”, come il sistema Tesla A100 e DGX A100. Nel settembre 2020, NVIDIA terrà un evento separato appositamente per il lancio della prossima generazione GeForce, molto vicino alla versione Cyberpunk 2077.
Non rimane che attendere e vedere cosa Nvidia ha in serbo per la prossima generazione, invitandovi comunque a non prendere tutti questi dati come oro colato: qualche cambiamento ci sarà sicuramente, anche se i presupposti per un prodotto di alto livello sembrerebbero esserci tutti. Riuscirà AMD a reggere l’impatto?