Dark Souls II – Guida ai boss: Magus Predatore

Se tutte le aree della serie di Dark Souls restituiscono un senso di abbandono, tra queste spicca la Cava Pietralucente di Tseldora. Ne abbiamo parlato con Freja, l’Amata del Duca, che è uno dei Quattro Lord di Dark Souls II, ma il capitolo Tseldora non è ancora chiuso. Per arrivare alla cava e a Freja, incubo di tutti gli aracnofobici, bisogna varcare la soglia di una chiesa e affrontare prima un altro boss, il Magus Predatore e la sua Congregazione.

Il boss può essere definito il Girandola di Dark Souls II per la sua facilità intrinseca e anche il fatto che si tratta di nemici normali accomunati da una barra della vita, cioè il Magus Predatore, uno stregone, accompagnato da due chierici e i loro fedeli.

La loro vera forza sta nel numero: è facile essere accerchiati e bersagliati da numerosi colpi, motivo per il quale bisogna essere molto più attenti rispetto che a un Girandola qualsiasi. La minaccia più grande, a nostro avviso, è rappresentata dai chierici, perché hanno la capacità di curare la massa di fedeli con i miracoli. Il malocchio Calma Profonda rende questi chierici completamente inoffensivi, annullando le magie circostanti e tutti i tipi di casting. Un altro incantesimo devastante per questa boss fight è Calma dell’Anima, un miracolo che si occupa dei non morti minori. L’ultimo nemico di cui occuparsi è proprio il Magus Predatore, che resterà la maggior parte del tempo a distanza lanciando malocchi.

Presi singolarmente, tutti i nemici presenti nella chiesa sono molto deboli, ragion per cui il boss è molto suscettibile al livello quando lo si affronta e all’arma brandita dal Non Morto Prescelto. Per una migliore consultazione abbiamo diviso gli attacchi a seconda delle creature. Il consiglio d’oro è sempre lo stesso come per l’intera serie di Dark Souls: non essere avidi.

Attacchi di Magus Predatore:

• Globo oscuro: un malocchio facilmente schivabile data la sua velocità media.
• Freccia oscura: un malocchio a forma di proiettile più veloce rispetto il globo oscuro.
• Ira degli Dei oscuri: un’onda d’urto AoE che il Magus Predatore sfodera soltanto quando si è troppo vicini, da schivare all’indietro. Si può intuire quando sta per compiere quest’attacco quando incrocia le braccia per pochi secondi.

Attacchi dei Chierici:

• Lancia del fulmine: è il classico miracolo, ovvero una lancia elettrica lanciata a grande velocità. Il danno aumenta se bagnati.
• Guarigione: uno dei due chierici curerà occasionalmente i non morti attorno a lui, costringendo a ricominciare da capo.

Attacchi dei Non Morti:

• Melee e salti: sono attacchi deboli e basilari che denotano quanto siano vuoti i non morti che seguono il vero boss della stanza, la loro pericolosità cresce solo in base al numero degli assalti.

Drop:

• Stele di titanite
• 7.000 anime

Lore:

La rovina di Tseldora ha le sue origini da una piccola gabbia che conteneva il bene più prezioso del suo Duca: un ragno di nome Freja il quale destino sarebbe stato quello di crescere esponenzialmente, distruggere la sua prigione e condannare Tseldora per sempre.

Per fronteggiare questa minaccia, un nugolo di soldati di Drangleic con tanto di chierici finiscono per accamparsi fuori le rovine desertiche della città, ma i figli di Freja hanno la meglio, lasciando dietro di sé vuotezza e disperazione. Ecco allora che il Magus Predatore arriva in città e, affine alle arti oscure, soggioga e raduna attorno a sé un branco di sopravvissuti (una congregazione), che ora credono ciecamente in lui. Il loro unico riparo è una chiesa scavata nella roccia, mentre fuori vi è un mondo dai contorni quasi distopici ai loro occhi.

L’unico dato che si conosce dello stregone è che è legato ad Aldia, fratello di Vendrick, che nel suo tentativo di ricreare un drago non è nuovo a esperimenti e rituali. Il suo vivo interesse verso la condizione dei non morti è forse il motivo che ha spinto il Magus Predatore a mostrarsi a Tseldora come un salvatore, o forse la cava pietralucente non è diventato altro che un terreno per raccogliere cavie. È noto, inoltre, che Re Vendrick avesse un’opinione piuttosto tiepida sui chierici, buoni solo per le cerimonie e per il loro potere rappresentativo – perfetti, quindi, per essere inviati insieme ai soldati e vederli fallire miseramente.

All’arrivo del Non Morto Prescelto i canti che si alzano dalla chiesa si chetano e, dopo brevi istanti, un frammento della corruzione di Tseldora è strappato via, dando alle povere anime di Tseldora la pace eterna.