SPOILER: Dal finale al futuro di Final Fantasy VII Remake
Commento sul finale e speculazioni sui prossimi capitoli di Final Fantasy 7 Remake.
Abbiamo passato decine di ore con Final Fantasy VII Remake, lo abbiamo finito e ri-finito in Modalità Difficile, lo abbiamo vissuto e amato nei giorni scorsi. Eppure quel finale continua a rimanerci impigliato tra i neuroni; un finale, che come abbiamo scritto nella nostra recensione, è tra i più controversi degli ultimi anni. Dopo una settimana dall’uscita del gioco eccoci quindi ad analizzarlo, a toglierci qualche sassolino dalla scarpa e a fare delle considerazioni che non potevamo rivelare in sede di recensione.
Per ovvie ragioni quanto troverete scritto di seguito contiene PESANTI SPOILER sul finale e su Final Fantasy VII Remake in generale, quindi se non lo avete terminato vi consigliamo di non andare oltre.
Facciamo innanzitutto un riepilogo del finale per ricapitolare la situazione. Rispetto alla storyline originale, in Final Fantasy VII Remake vediamo alcuni cambiamenti non molto intrusivi, a parte i cosiddetti Sussurri o Numen (in italiano) che incarnano la vera novità per questo remake. Ricordiamo che essi sono i guardiani del Destino, degli agenti che intervengono quando il corso degli eventi prende una piega inaspettata che potrebbe avere ripercussioni non previste sulla Storia. La loro presenza si fa sentire abbastanza durante il gioco, ma mai quanto nel finale.
Mentre il gruppo fugge dalla Shinra, i Sussurri si ammassano attorno al suo quartier generale per poi espandersi e racchiudere l’intera città. Questo evento sembra manifestarsi anche nel passato in cui Zack giunge nei pressi di Midgar. Per chi non avesse giocato all’originale Final Fantasy VII o a Crisis Core, Zack è un SOLDIER che prima degli eventi del gioco originale diventa amico di Cloud: all’epoca soldato semplice condivide con lui alcuni eventi del suo passato (non vogliamo sbilanciarci troppo), tra cui l’essere stato sottoposto contro la sua volontà agli esperimenti di Hojo con le cellule di Jenova. Zack però riesce a fuggire dal laboratorio e a portare con sé Cloud, debilitato al punto da non riuscire a camminare da solo; la loro fuga però dura fino ai confini di Midgar dove vengono intercettati dalle truppe Shinra. Dopo aver nascosto l’amico, Zack affronta da solo il plotone di soldati finendo inevitabilmente per essere abbattuto e affidando all’amico il suo spadone.
Tornando al finale, arrivati in fondo alla tangenziale non ci aspetta semplicemente la fuga da Midgar come nell’originale Final Fantasy VII, ma Sephiroth (o meglio, una sua manifestazione) che, contravvenendo al volere dei Sussurri, invita Cloud e il gruppo a seguirlo in una sorta di limbo dimensionale. Cloud si appresta a seguirlo, ma Aerith inizialmente lo ferma, avvisandolo che quello che stanno per fare è un percorso da cui non potranno tornare indietro. Il gruppo concorda che Sephiroth va fermato, ma che farlo vuol dire opporsi al volere del Destino.Il team entra nel limbo dimensionale e trova a ostacolarli un’incarnazione dei Sussurri più consistente che mai: il Numen Praeco. Un gigantesco agglomerato di Sussurri accompagnato dai Numen Rubrum, Viridium e Flavum.
Piccola curiosità: la descrizione italiana di questi ultimi manca di un dettaglio interessante, nella versione inglese il tre Numen vengono descritti come “Entità da una futura timeline che si è presentata nel presente per proteggere il futuro che gli ha dato forma.” Considerando che combattono rispettivamente con una spada, dei cannoni e a mani nude è facile intuire che siano quindi delle rappresentazioni di Cloud, Barret e Tifa.
Dopo aver sconfitto i Numen, il gruppo affronta Sephiroth il quale, dopo essere stato battuto, si ritrova faccia a faccia con Cloud in un luogo remoto chiamato Confini del Creato, dove chiede al protagonista di unirsi a lui e sovvertire insieme il destino. Cloud rifiuta e lo attacca, ma il SOLDIER dai capelli di platino lo disarma; prima di scomparire gli fa capire che dovranno succedere ancora molte cose prima del loro confronto finale.
Ora che i Numen sono stati sconfitti, il loro assembramento che abbracciava Midgar svanisce. Contemporaneamente, vediamo che la stessa cosa accade nella scena con Zack, che sembrerebbe (e sottolineiamo il condizionale) essere sopravvissuto allo scontro che avrebbe decretato la sua morte. Vediamo di nuovo il mondo presente, dove nel Settore 7 si lavora alla ricostruzione, e dove Biggs è sopravvissuto. I guanti sulla scrivania lasciano intendere che forse pure Jessie sia sopravvissuta. I protagonisti sono liberi di continuare il loro viaggio, decisi a fermare i piani di Sephiroth. Un viaggio che il gioco stesso definisce “sconosciuto”.
Nella nostra recensione non abbiamo potuto spiegare bene le ragioni del nostro disappunto riguardo il finale di Final Fantasy VII Remake ma ora possiamo parlarne meglio. Tra i problemi che abbiamo riscontrato e che proprio non ci sono andati giù c’è sicuramente il fatto che da quando si entra nel limbo in fondo alla tangenziale si nota un cambio di stile e di regia inatteso. I personaggi si trovano in un luogo indefinito, a compiere spostamenti e acrobazie improbabili, ostacolati da forze incarnate da esseri d’ombra dal simbolismo artefatto. Una battaglia che, oltre a essere mal bilanciata e confusa, urla “Kingdom Hearts” e “Tetsuya Nomura” a ogni passo. Una battaglia che peraltro è sbagliata al livello di concetto: i Numen che hanno il compito di impedire che la Storia cambi non dovrebbero farlo cercando di uccidere i nostri personaggi.
Lo scontro del gruppo contro Sephiroth è un’aggiunta che ci saremmo aspettati senza scandalizzarci, dato che avrebbe dato una chiusa più climatica del capitolo e reso più tangibile la minaccia all’orizzonte. Ma il confronto ai Confini del Creato che imita quello nel finale dell’originale Final Fantasy VII anticipa una scena epica che avremmo voluto vedere, appunto, come degna chiusura della serie. Un’eiaculazione precoce davvero non necessaria.
C’è poi la questione delle conseguenze di ciò che significherà la nostra vittoria contro le forze del Destino. Il finale sembra fatto apposta per gettare i giocatori nel dubbio più profondo, dandoci pochissimo a cui aggrapparci per delle certezze (come troppo spesso fa Kingdom Hearts) e facendoci quindi arrovellare sui possibili risvolti della serie, a questo punto potenzialmente sconfinati. A questo proposito vi riportiamo le nostre personalissime teorie sul significato e gli sviluppi della storia in futuro.
MARCO PATRIZI
Ho riflettuto molto sull’andamento della storia di Final Fantasy VII Remake, e sono giunto a una teoria abbastanza elaborata, che tuttavia non mi soddisfa appieno, anche considerando che abbiamo troppi pochi dettagli per essere sicuri, e che il director Tetsuya Nomura non è esattamente famoso per creare intrecci narrativi coerenti e accurati.
Per capire cosa potrebbe succedere bisogna innanzitutto osservare bene cosa è successo. Sephiroth ha iniziato a tormentare la mente di Cloud sin dai primi passi dell’avventura, parlando di futuro, instillando il dubbio e la rabbia, fino a mostrare una visione dell’arrivo della Meteora, rendendo il tutto ancora più drammatico con la morte dei suoi amici. Eppure oltre a questo – e le azioni già previste nella storia originale: sottrarre Jenova e uccidere il Presidente Shinra – non agisce direttamente sul nostro cammino. La mia teoria è che, semplicemente, non può, e se fa qualcosa questo viene disfatto subito, come vediamo quando colpisce a morte Barret. Il Sephiroth che vediamo in Final Fantasy VII Remake è un Sephiroth che ha già vissuto gli eventi di FFVII, e sa che sarà sconfitto.
Dunque è tornato indietro nel tempo (non sappiamo come, ma probabilmente sfruttando un possibile legame tra il Lifestream e i Guardiani del Fato), non direttamente o fisicamente, ma sempre sfruttando le sue “copie” (o cloni). Egli non può agire direttamente sugli eventi perché non può modificare il Destino che viene plasmato a tutti gli effetti da Cloud & Co., motivo per cui chiederà a Cloud di seguirlo. Il suo intento è quindi quello di spingere i protagonisti a sfidare e rinnegare il loro stesso destino, sconfiggere i Numen e così facendo permettergli di cambiare gli eventi, manipolandoli in modo tale che la sua sconfitta venga capovolta. Ecco perché si manifesta e sfida Cloud alla fine della tangenziale: perché il loro confronto non era previsto e sa che in questo modo i Numen avrebbero cercato di fermarli. Rispondendo alla sua provocazione i protagonisti cadono nella sua trappola e indeboliscono le stesse forze del Destino che lo limitano.
Per il futuro di Final Fantasy VII Remake le possibilità sono davvero tantissime. Parto dal presupposto che non credo che i Guardiani del Fato siano definitivamente sconfitti e non avranno più influenza sul nostro cammino. Non avrebbe senso che entità metafisiche e onnipresenti possano essere annullate in modo così radicale, è molto più probabile che la sconfitta del Numen Praeco abbia solo allentato la loro ferrea morsa sul corso della Storia. È per questo che confido che la trama dei prossimi capitoli non sarà totalmente libera e incoerente con gli avvenimenti originali, ma permetterà comunque una giusta libertà di azione e scelta del gruppo, eventi che prenderanno strade diverse per portare presumibilmente allo stesso risultato, o quasi, tanto basta per lasciarci il dubbio di cosa potrebbe accadere.
Quindi no, non credo che si scongiurerà l’evocazione della Meteora, e Aerith non eviterà la sua morte. La Meteora è l’unico modo che Sephiroth ha per ottenere quello che vuole, è nel logo del gioco stesso e il suo simbolo di crisi planetaria; non è ragionevole pensare che nel suo lungimirante piano Sephiroth non troverà comunque il modo di evocarla. E per fermarla sarà necessario che Aerith muoia, dato che è il suo spirito che attiva Holy. Inoltre chi ha visto l’incontro notturno con lei all’inizio del Capitolo 14 ha potuto osservare bene come la ragazza metta in guardia Cloud di non affezionarsi troppo.
In effetti è attorno ad Aerith che circolano più dubbi. In qualche modo, forse marginalmente, anche Aerith sa qualcosa del futuro. Lo percepiamo nei suoi atteggiamenti, lo vediamo quando sembra già sapere che il pilastro del Settore 7 è destinato a cedere; e soprattutto nel Capitolo 8 vediamo come faccia finta di non conoscere già Sephiroth. Credo quindi che anche Aerith in qualche modo sia a conoscenza di quanto accadrà, ma magari vuole cambiare gli eventi in modo da sconfiggere Sephiroth evitando i danni e i dolori subiti durante la timeline originale.
C’è però la questione di Zack a complicare il tutto. Partiamo da un presupposto: la scena di Zack non dovrebbe essere il passato vero e proprio degli eventi del gioco. In primis: se Zack fosse sopravvissuto Cloud non sarebbe Cloud, e non avrebbe la Buster Sword. Se la linea temporale fosse la stessa ci sarebbe stato un cambiamento immediato nel protagonista (sorvolando su dinamiche temporali in realtà molto più complesse). È quasi certo che quella scena riguarda una linea temporale diversa, creatasi con la sconfitta dei Numen. La cosa è confermata dalla busta di patatine che svolazza davanti all’inquadratura mostrando una versione diversa di Stamp, il cane mascotte usato nelle pubblicità dei prodotti Shinra. Un chiaro messaggio ai giocatori: questo è un mondo alternativo.
Resta da capire dove si voglia andare a parare con questa nuova linea temporale. L’ipotesi migliore che mi viene in mente è: se Cloud & Co. hanno sconfitto i Numen e alterato la timeline in cui Zack sopravvive, magari Zack potrebbe fare altrettanto con la loro. La linea temporale in cui abbiamo giocato potrebbe rappresentare essa stessa un’alternativa a quella dell’originale FFVII dopotutto. Oppure, molto più semplicemente, potrebbe voler dire che ogni volta che i protagonisti sconfiggono i Numen (e potrebbe non essere l’ultima volta) creano linee temporali e storie alternative che andranno per la loro strada senza che ciò influisca nella loro avventura.
Ovviamente niente è certo per il progetto di Final Fantasy VII Remake, e non è impossibile che Square Enix receda dalle prospettive che lei stessa ha sollevato, lasciando le cose meno complicate di quanto ci stiamo immaginando.
JGOR MASERA
Il finale di Final Fantasy VII Remake apre a diversi scenari e al momento più che speculare non possiamo far altro fino a quando non sarà Square Enix stessa a dirci quale direzione prenderà questo progetto dal secondo titolo in poi. Al momento, per quel che mi riguarda, le strade potenzialmente perseguibili sono queste:
1 – Si farà finta di niente: a fronte magari di un forte backlash da parte della community più nostalgica e attaccata all’originale, Square Enix potrebbe fare un po’ come Star Wars Episodio 9 ha fatto con Episodio 8, ovvero dimenticarsi che sia mai successo. Ergo, dopo gli eventi di Midgar, il gruppo si dirigerà a Kalm Town e da lì la strada proseguirà sui binari della storia originale.
2 – Verso un finale felice: dal momento che il destino è stato sconfitto e i nostri eroi hanno avuto già un assaggio di quello che potrebbe succedere in futuro, è possibile quindi che la storia proseguirà con il susseguirsi degli eventi che conosciamo, ma alcune catastrofi verranno evitate. Immagino quindi che Cloud non dia la Black Materia a Sephiroth e si impedirà la caduta di Meteor. Di conseguenza, anche Aerith verrà risparmiata e quindi verrà salvata dal suo fatale destino (tanto non esiste più no?). Dopo il discorso di Sephiroth a Cloud ai confini del mondo e sul suo desiderio di salvare il pianeta, riesco anche a vedere uno scenario in cui Sephiroth si possa alleare con Cloud per sconfiggere una minaccia più grande, come una Jenova nella sua forma completa.
3 – Da qui in poi è tutto territorio sconosciuto: la terza ipotesi si basa sul messaggio che appare dopo il filmato finale, ovvero “The Unknown Journey Will Continue” da intendere come un nuovo viaggio che nessuno conosce continuerà. Possiamo dunque immaginare che da qui in poi gli eventi del gioco prenderanno una piega totalmente diversa da quella originale e quindi non è assolutamente possibile prevedere cosa potrà succedere. Questo permetterebbe a Square Enix di non imbarcarsi in un progetto troppo longevo e costoso (visto che per vedere tutto Final Fantasy VII con la stessa qualità e densità di contenuti ci vorrebbero come minimo altri 4 giochi spalmati lungo uno sviluppo di almeno 10 anni), ma di cavarsela con un progetto più compresso di massimo tre giochi in cui la storia è completamente inedita e al massimo strizza l’occhio all’originale. Se questa opzione si rivelasse valida, immagino anche che il prossimo capitolo non si chiamerà più Remake, ma avrà un titolo diverso, in quanto il termine “Remake” era da attenersi solo agli eventi di Midgar, mentre da qui in poi sarà più un reboot o un rebuild (in maniera analoga a quanto visto con Evangelion).
4 – Incognita Zack: A sconvolgere tutte le mie ipotesi in realtà ci pensa la questione di Zack. Aver messo quella scena lì, con tanto di Numen che spariscono anche durante quel flashback, sembra far intendere che sia sopravvissuto al suo destino fatale, per lo meno in una linea temporale alternativa. Questo evento potrebbe avere infinite ripercussioni sul futuro del progetto di Final Fantasy VII Remake. La storia quindi si dipanerà su linee temporali diverse? Ci saranno viaggi nel tempo? Seguiremo le vicende dalle prospettive e timeline di Cloud e di Zack? Oppure il passato è cambiato davvero e da qualche parte su Gaia c’è uno Zack ancora in vita e che in qualche modo si ricongiungerà con il suo amico Cloud e la sua amata Aerith (complicando il già complicato triangolo amoroso con Tifa). Quella di Zack è una scena che proprio non so come interpretare e che più di tutte mi ha sconvolto in senso negativo. Non capisco perchè giocarsi la carta di un personaggio tanto amato in questo modo e vanificando il suo sacrificio solo per becero fan service. È vero che tutto è in discussione, quindi magari anche cambiando il passato lui morirà in un altro modo e passerà la sua Buster Sword a Cloud, ma resta incomprensibile la modalità con cui è stato introdotto in questo gioco rispetto agli eventi canonici.
Durante un’intervista a Famitsu, Yoshinori Kitase ha detto che Square Enix seguirà molto attentamente le teorie dei fan e si augura di far crescere e sviluppare questo progetto insieme alla community, un aspetto preoccupante che lascia pensare una mancanza di fiducia nella loro visione di questo FFVII Remake. Sarà importante che in tempi brevi (magari verso giugno, durante il periodo in cui doveva tenersi l’E3), Square Enix lasci delle dichiarazioni in merito a come vorranno gestire il futuro di questo Final Fantasy 7.
Square Enix ha coscienza di cosa rappresenti Final Fantasy VII per loro, per noi e per tutto il mercato di videogiochi, pertanto mi aspetto un trattamento adeguato.