Alienware M15 Notebook Gaming – Recensione
Alienware M15 è un notebook da gaming eccezzionale, con delle ottime caratteristiche tecniche in grado di far girare qualsiasi tipo di gioco.
Il nome Alienware per i puristi della gloriosa Master Race è sicuramente evocativo, di fatti questo brand di Dell è stato uno dei primi, se non addirittura il primo a concepire il PC come strumento non solo per lavorare e guardare video di un certo tipo sulla rete, ma anche di renderlo un vero e proprio centro di intrattenimento. La divisione Alienware di Dell ha di fatto sempre creato dei PC, sia desktop che notebook, da capogiro, con prestazioni e hardware sempre al top in modo da rendere l’esperienza videoludica il più gratificante possibile. Alienware ha da sempre puntato sul rivoluzione il mondo del gaming su PC, basti pensare che nel lontano 2008 fu la prima a presentare un monitor curvo con aspect ratio simile al 32:9, in grado di dare un immersione unica: certo rimase un prototipo perché i costi di produzione per l’epoca erano esorbitanti, oltre al fatto che il monitor aveva delle dimensioni eccessive, ma sta di fatto che fu la prima a portare questa tipologia di schermo all’interno della gloriosa Master Race. Circa dodici anni fa possedere un PC marchiato Alienware stava a significare avere il meglio che il mercato potesse offrire, il tutto condito con un design unico, completamente personalizzabile, colorato (perché già ai tempi avevamo i LED) e soprattutto avere un PC molto potente in grado di far tutto, anche far girare Crysis, quindi alla fatidica domanda: “Ci gira Crysis?”, potevate rispondere con fierezza si. Al giorno d’oggi il nome Alienware purtroppo non suscita le stesse sensazioni di dodici anni fa, quando il videogaming su PC era di nicchia e riservato a pochi.
Ora con il mercato PC che si è espanso a macchia d’olio, le innumerevoli aziende che producono hardware, notebook da gaming e periferiche, il nome Alienware ha perso quell’aura di magia che aveva tempo fa. Tutta questa lunga premessa mescolata a nostalgia, solo per dirvi che abbiamo avuto modo di testare il nuovo Alienware M15, Notebook da gaming dotato di tracciamento oculare.
A primo colpo d’occhio si nota subito che siamo dinnanzi ad un portatile marchiato Alienware, per via del design estremamente curato e che difficilmente vedremo su qualsiasi altro notebook. Il nostro sample di Alienware M15 è la versione di colore bianco, estremamente bella da vedere. Trattandosi di un prodotto da gaming e marchiato Alienware, ovviamente non mancano i LED RGB. Lo chassis del notebook è costituito di plastica, estremamente robusta e di buona fattura, infatti durante i nostri test non abbiamo sentito nessun scricchiolio proveniente dalla scocca. Come detto poco fa il colore predominante è il bianco, fatta eccezione per la zona dove risiede la cerniera che unisce il coperchio dal resto del portatile.
Le parti bianche sono però formate da plastica leggermente gommata, in modo da aumentare il confort durante l’utilizzo e ad avere un miglior feedback tattile. Nonostante il colore sia estremamente chiaro, difficilmente riusciremo a sporcare il notebook o a lasciarci le nostre impronte impresse.
La zona superiore di Alienware M15, ovvero quella dove vi è il coperchio, è abbastanza semplice e minimale: non troviamo quasi nulla fatta eccezione per la cerniera, una serigrafia con impresso il numero 15 che sta ad indicare la diagonale del display, e l’iconico logo dell’azienda, ovvero la testa di un alieno, per la precisione un Grigio, secondo l’immaginario collettivo, dotata di illuminazione a LED e ovviamente RGB.
Una volta aperto il Notebook, per fare questa operazione dovremo utilizzare entrambe le mani, oltre a trovare trackpad, tastiera e display, troveremo anche il sensore per l’Eye Tracking, ovvero una particolare tecnologia in grado di individuare il nostro occhio e adattare la visuale del gioco ad esso, ma di questo ve ne parleremo più avanti.
La tastiera ha come layout quello internazionale e non italiano: oltre a cambiare la disposizione di qualche carattere speciale non sono presenti le lettere accentate, quindi dovremo andare ad inserire l’accento manualmente, una seccatura qualora qualcuno oltre che ad utilizzare il notebook per giocare lo utilizzi anche per scrivere corposi testi.
Il mouse pad non è eccessivamente grande, ma ci permette comunque di utilizzare il notebook al meglio grazie anche alla presenza delle gesture a più dita. Alienware M15 offre una connettività abbastanza ampia per essere un notebook. Sul lato sinistro troviamo una porta USB 3.0, una porta Ethernet da 1.0 Gbps e un jack audio da 3,5 mm a 4 poli, in grado di gestire sia il segnale input e output: se vi ritrovate con un headset con due jack, dovrete utilizzare un adattatore per poter utilizzare sia cuffie che microfono.
Sul latro destro invece troviamo due porte USB 3.0. Sul retro, oltre che a trovare una bellissima cornice dotata di LED RGB, troviamo anche due uscite video: un HDMI 2.0 e un Mini Display Port 1.4.
Qua è presente anche una porta USB di tipo C in grado di ricaricare in maniera rapida i nostri dispositivi come smartphone e tablet, e l’ingresso per l’alimentatore.
A livello estetico e di connettività input e output Alienware M15 non si fa di ceto mancare nulla e a livello di hardware non è di certo da meno. Il cuore pulsante del notebook è affidato ad una CPU Intel Core I7 9750H con 6 core e 12 thread in grado di lavorare ad una frequenza base di 2,60 Ghz, ma che all’occorrenza riesce a salire fino a 4 Ghz. Accanto a questa CPU troviamo 16 GB di memoria ram DDR4 che opera ad una frequenza di 2666 Mhz.
La GPU, l’elemento più importante in un notebook da gaming, è una nvidia Geforce GTX 1660 Ti, scheda video di fascia media in grado di far girare discretamente qualsiasi gioco. L’unità di archiviazione è affidata ad un singolo ssd M.2 NVMe da 512 GB, un po’ pochi se siete degli accumulatori seriali di videogiochi. Alienware M15 inoltre offre anche i nuovi standard Wi-Fi 6 802.11 AX, in grado di offrire ottime prestazioni anche senza l’ausilio del cavo Ethernet. A livello tecnico il notebook di Dell non si fa mancare nulla. Ora non resta che testarlo.
Il primo test effettuato è quello con la suite 3D Mark utilizzando i classici scenari TimeSpy (DX12) e FireStrike (DX11). Nel primo caso abbiamo totalizzato un punteggio complessivo di 5580 punti, con un Graphics Score di 5575 e un CPU Score di 5615. Su FireStrike abbiamo totalizzato invece un punteggio totale di 12870, con un Graphics Score di 14810, un Physix Score di 13825 e un Combined Score di 6170.
Il secondo test effettuato è quello con PC Mark 10, un software che simula le più classiche operazioni da ufficio. Alienware M15 è riuscito a totalizzare un punteggio totale di 4026 punti, con un Essentials di 7094, un Productivity di 6582 e un Digital Content Creator di 3795.
Per il nostro terzo test abbiamo utilizzato l’immancabile Cinebench, sia nella versione R15 che R20. Nella versione vecchia, ovvero Cinebench R15, Alienware M15 ha ottenuto uno score in Multi Thread di 524 CB, mentre in Single Thread di 138 CB. Con Cinebench R20 in Multi Thread abbiamo totalizzato uno score di 1711 punti, mentre in singolo di 368 punti.
Abbiamo analizzato anche l’unità SSD M.2 NVMe di Alienware M15: si tratta di una unità prodotta da Micron, ovvero il modello 2200S. Il primo test è stato effettuato con Anvil’s Storage totalizzando un score totale di 8879,55 punti, mentre in lettura abbiamo totalizzato un punteggio di 4556,44 punti e in scrittura di 4323,11 punti.
Il secondo test utilizzato è con Crystal Disk Mark con impostazione da 8 GB. L’unità Micron 2200S nei test di scrittura Random 4KQ32T16 ha totalizzato in lettura uno score di 865,60 punti, mentre in scrittura di 879,22 punti. Nell’immagine sottostante potrete leggere anche gli altri score.
Essendo Alienware M15 un notebook da gaming, lo abbiamo testato anche in diversi titolo recenti ed estremamente pesanti.
Nome Gioco | FPS MIN | FPS AVG | FPS MAX |
---|---|---|---|
Shadow of The Tomb Raider (Preset Massimo) | 28 | 56 | 80 |
Red Dead Redemption 2 (Vulkan e preset Bilanciato) | 34 | 42 | 52 |
The Witcher 3 (Preset Ultra) | 41 | 52 | 81 |
Assassin's Creed Odyssey (Preset Massimo) | 32 | 38 | 76 |
Control (Preset Massimo) | 43 | 50 | 57 |
Mass Effect Andromeda (Preset Ultra) | 68 | 85 | 146 |
Start Wars Jedi: Fallen Order (Preset Epico) | 58 | 70 | 109 |
Call Of Duty Modern Warfare (Preset Ultra) | 80 | 86 | 89 |
Come possiamo vedere dalla tabella qua sopra riportata, Alienware M15, con le impostazioni al massimo livello offerte dal gioco, riesce a garantire un ottimo framerate il quale ci permette di giocare tranquillamente a qualsiasi titolo. Se abbassiamo invece i dettagli, riusciamo a mantenere il framerate sopra i 60 FPS su qualsiasi titolo in modo da poter avere un’esperienza estremamente fluida.
Il monitor che troviamo a bordo di Alienware M15 ha una risoluzione Full HD, quindi 1920 x 1080 pixel, con un refresh rate di 144 Hz. Il pannello riesce a restituire una ottima gamma cromatica, con dei contrasti molto elevati in modo da rendere l’immagine ancora più profonda e realistica: purtroppo non è di tipo HDR ma SDR e quindi non potremo riprodurre i contenuti con una gamma dinamica più ampia. L’elevato refresh rate è in grado di donarci una fluidità unica, in grado di rendere ogni nostra partita eccezionale.
Un punto dolente di Alienware M15 è sicuramente la durata dell’autonomia della batteria, ma questo è un problema intrinseco di tutti i notebook da gaming. Il portatile di Dell con un utilizzo da ufficio o per la fruizione di contenuti video, riesce a garantire un’autonomia di circa 2 ore e quindici minuti con la luminosità del monitor impostata sul medio livello e la retroilluminazione attiva. Non un dato eclatante, soprattutto se si porta sempre con se il notebook per lavorare, ma visto che si tratta di un prodotto da gaming sappiamo già che tanta potenza richiede anche un maggior assorbimento di energia.
Tutta questa energia come ben sappiamo si trasforma in calore, ma quando scalda Alienwaaare M15? Il notebook di Dell presenta un sistema di dissipazione attivo con doppia ventola, in grado di mantenere a bada i bollenti spiriti. Nel nostro sample però c’è qualcosa che non va. La CPU Intel, sia in idle che sotto sforzo, mantiene una temperatura di circa 100°C, abbastanza eccessiva soprattutto nella lunga durata. Trattandosi di un sample non possiamo imputare con certezza se questo difetto è dovuto al sistema di dissipazione o a qualche altro fattore. La GPU invece risulta essere discretamente fresca, di fatti in idle difficilmente supera i 56°C, mentre dopo diverse ore di gioco ha raggiunto il picco massimo di 74°C. Anche la scocca risulta essere abbastanza fresca, senza creare zone estremamente calde la quale possono rovinare la nostra esperienza di utilizzo.
Sopra la tastiera abbiamo registrato una temperatura di circa 40°C, mentre nel mezzo di essa 35°C e nella zona del touchpad di circa 22°C.
Come già detto ad inizio recensione, Alienware M15 ha il suo interno un modulo Wi-Fi compatibile con il nuovo standard 802.11 AX. Il chip che troviamo al suo interno è Intel Dual-Band Wireless-AC 8265 con MU-MIMO e Bluetooth 4.2, in grado di raggiungere la velocità massima teorica di 2,4 Gbps. Ovviamente abbiamo testato il modulo Wi-Fi con un Router compatibile con la tecnologia 802.11 AX, per la precisione Netgear Nighthawk AX8 RAX80. Rimanendo in prossimità del router, siamo riusciti a collegarci con una portante di 2400 MB/s, quindi la velocità massima consentita dalla scheda Wi-Fi di Alienware M15. Durante la copia siamo riusciti a ottenere delle velocità ben notevoli rispetto a quanto possiamo ottenere con un collegamento ethernet, questo perché ancora molti router e schede madri sono dotati di schede di rete da 1 GB/s.
Siamo riusciti a ottenere una velocità di picco di circa 220 MB/s, pero poi assestarsi su circa 190 MB/s. Abbiamo testato anche la funzionalità di gioco remoto di Steam, riuscito a giocare in maniera fluida e impeccabile alla risoluzione 4K e con un bit-rate davvero elevato, il tutto senza problemi di compressione. Abbiamo provato a riprodurre nel nostro PC anche un film con risoluzione 4K e dal peso complessivo di circa 80 GB presente nel nostro NAS. Inutile dire che lo streaming è avvenuto in maniera impeccabile, senza alcun tipo di rallentamento o fastidiosi buffering, in pratica sembrava che il file fosse presente all’interno del notebook.
Alienware M15 si è dimostrato degno di portare il nome di una delle aziende che in passato hanno rivoluzionato il concetto di PC Gaming: l’hardware al suo interno è all’altezza dei giochi odierni e riesce a riprodurli con un buon numero di fotogrammi per secondo, il tutto senza dover scendere a compromessi; Il design è accattivante e futuristico come ogni prodotto della divisione di Dell, e l’illuminazione è integrata veramente bene con il design; Alienware M15 offre inoltre una buona connettività, offrendo al giocatore ogni porta di cui ha bisogno; il display da 144 Hz è in grado di rendere fluide ed uniche le nostre varie partite, senza farci sentire la mancanza del nostro PC desktop; il sistema di dissipazione è in grado di tenere fresca sia la GPU che la scocca senza cerare delle zone estremamente calde ma purtroppo non possiamo esprimerci per quanto riguarda la CPU perché abbiamo registrato una anomalia; l’autonomia della batteria è la stessa che possiamo trovare all’interno di qualsiasi notebook da gaming; la presenza del modulo Wi-Fi 6 802.11 AX di Intel è in grado di raggiungere delle velocità stratosferiche e di farci scordare il cavo Ethernet. Come ogni cosa bella e marchiata Alienware, il prezzo non certo competitivo: la versione che abbiamo testato ha un prezzo che si aggira sui 2100 € circa, e con lo stesso prezzo la concorrenza offre dei notebook altrettanto validi e con hardware migliore.
Se siete dei fanatici di Alienware e volete a tutti i costi un loro prodotto, potete personalizzare e acquistare Alienware M15 direttamente sul sito di Dell.