The Walking Dead: Saints & Sinners – Recensione
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria corsa alla realtà virtuale, tra opinioni di scettici che si sbracciavano inneggiando alla moda passeggera e il concitato vociferare degli entusiasti che asserivano si trattasse di una vera e propria rivoluzione del gaming.
Come sempre la verità sta nel mezzo e sebbene i titoli che si sono distinti veramente per le loro lodevoli qualità si possano contare sulle dita delle mani e siano ben più numerose le esperienze VR dimenticabili, poco più che demo, la visione proposta Virtual Reality ha tirato dritto per la sua strada.
Visori nuovi e aggiornati si stanno affacciando sul mercato promettendo risoluzioni e controlli migliorati, mentre il parco titoli cresce a vista d’occhio. Dopo una mandata di conversioni VR di tripla A di varia natura, prima tra tutti Bethesda con i suoi Doom VFR, Fallout 4 VR e Skyrim VR, spuntano qua e là delle esclusive meritevoli, sempre più complesse e ben strutturate che fanno presagire al meglio.
Si può dire che questo sia il caso di The Walking Dead: Saints & Sinners che ce la mette tutta per lasciarsi alle spalle i suoi cugini ammazza-zombie arcade, per proporre un titolo story driven in grado di offrire un’esperienza soddisfacente sia per il versante gameplay che per il feeling esplorativo e avventuroso tipico delle serie di riferimento.
La convincente scrittura dei dialoghi a risposta multipla di The Walking Dead: Saints & Sinners, accompagnati da un doppiaggio convincente e delle quest dalle molteplici risoluzioni restituiscono il feeling Telltale che abbiamo imparato ad apprezzare nello scorso decennio, aggiungendo alla ricetta una squisita esperienza survival figlia di un attento studio delle dinamiche dei titoli VR. Dopo un veloce tutorial muoveremo i nostri primi passi all’interno di una New Orleans distrutta e quasi interamente sommersa, teatro delle dieci location che visiteremo durante le nostre razzie, tra non morti assetati di sangue e sopravvissuti non sempre amichevoli.
Il primo elemento di gameplay di The Walking Dead: Saints & Sinners che ha catturato la nostra attenzione è incarnato dalla riproduzione del peso delle armi, che in maniera fluida e convincente è in grado di trasmettere un feeling di simulazione credibile senza appesantire le nostre mosse, evitando il fenomeno “Spada Laser”, dove agitare l’arma a casaccio senza saggiarne il peso mina la credibilità dell’esperienza. Un’ascia andrà brandita a due mani, pena il non riuscire a vibrare un colpo convincente contro la testa del malcapitato.
I primi nemici che andremo inevitabilmente ad affrontare sono i non morti, quel genere di non morti che vanno eliminati con un deciso colpo alle cervella. Per fare ciò, dopo aver colpito alla testa la creatura, magari con un cacciavite, una lama o una bottiglia rotta, l’arma rimarrà incastrata nel cranio; starà a noi far proseguire la corsa dell’arma più in profondità nel cranio del mostro, per poi estrarla con un movimento brusco all’indietro. Davvero soddisfacente, provare per credere.
Nella ricetta di un credibile Survival/Stealth VR non può mancare il deterioramento delle armi, ponendoci su un interessante piano di economia delle nostre risorse, al fine di non rimanere sprovvisti di utensili o munizioni proprio durante l’assedio di una famelica orda. Non sarebbe The Walking Dead senza qualche tonante bocca da fuoco ed esplosioni di crani, l’arsenale è ricco e il gunplay funzionale, il numero di munizioni sparse per la mappa è ben bilanciato, premiando l’esplorazione e punendo gli abusi. Non c’è niente di meglio del boato di un fucile per attirare su di noi l’attenzione indesiderata di tutte le creature della mappa.
L’esplorazione in The Walking Dead: Saints & Sinners riveste un ruolo centrale nell’esperienza di gioco, legandosi a doppia mandata a un semplice ma funzionale sistema di crafting. All’interno del nostro hub di gioco, al quale faremo puntualmente ritorno tra un’esplorazione e l’altra delle varie zone e missioni di New Orleans, potremo accedere a dei banconi dove forgiare le armi e gli utensili più congeniali al nostro stile di gioco. Per procurarci i materiali dovremo quindi esplorare in lungo e in largo le mappe, facendo attenzione a scegliere con attenzione cosa portare con noi.
Sebbene gli oggetti “spazzatura” possano essere smantellati nell’Hub per accumulare risorse di crafting, gli spazi del nostro inventario sono tutt’altro che illimitati: con appena 3 pagine a disposizione, le possibilità di deposito durante il viaggio vanno soppesate attentamente. Discorso a parte per gli oggetti delle varie quest, che trovano una collocazione speciale e non peseranno sull’economia del viaggio.
Fare avanti e indietro dalle zone pericolose al fine di raccogliere quanti più oggetti possibile non è tuttavia un’opzione da prendere in considerazione in quanto sarà impossibile viaggiare di notte e per ogni giorno che passerà, l’orda si farà più numerosa e minacciosa. Unico neo della produzione è la meccanica stealth, attualmente in corso di revisione di Skydance Interactive, che affida l’intera meccanica alla pressione di un bottone, impedendoci di accovacciarci realmente. Per quanto riguarda il sistema di movimento, ci affideremo in tutto e per tutto a movimenti in stile “locomotion” tramite pad, con buona pace dei fan del teleport.
The Walking Dead: Saints & Sinners è un titolo più che valido e consacra l’esperienza single player VR, muovendo un nuovo passo verso una scena composta da esperienze corpose, intelligenti e immersive. Vedere un titolo di questo calibro girare fluido e senza macchie, fa ben presagire per il futuro dell’intrattenimento virtuale, andando a competere con le complessità delle principali conversioni, sgomitando per competere con i colossi del genere. Siamo naturalmente ancora molto lontani dalle proposte single player dedicate a Console o PC, ma la strada è quella giusta. Se oltre al divertimento più classicamente “fisico” e Arcade delle classiche esperienze VR cercate qualcosa in più, siete nel posto giusto.
Pro
- Immersivo
- Feeling delle armi soddisfacente
- Scelte di risoluzione multiple
Contro
- Un sistema Stealth da rivedere
- Locomotion unico sistema di movimento