Age of Empires II Definitive Edition – Recensione
Mancano ancora tre giorni di viaggio per arrivare nella piana dove i miei compagni sono stati presi in una sortita. Gli esploratori mi hanno raccontato di una collina dalla quale poter osservare meglio la situazione. Dai bassifondi della mia mente sono riemersi ricordi che avrei preferito dimenticare, immerso in eterni momenti d’inquietudine le mie notti pullulano di cupi silenzi. A farmi compagnia c’è solo la mia fidata pipa di terracotta e il mio cavallo… Speriamo di ritrovar traccia di quella reliquia, altrimenti chi lo sente quel vecchio barbogio del monaco…
Age of Empires II Definitive Edition è un videogioco di strategia in tempo reale sviluppato da Xbox Game Studios e Forgotten Empires, pubblicato da Microsoft Corporation in occasione del ventennale dalla sua creazione. Gli appassionati ormai non più di primo pelo ricorderanno infatti la fortunatissima saga di Age Of Empires che affonda le sue radici sul finire degli anni ’90. La sua grande popolarità ha convinto gli sviluppatori a metter mano ai codici per mettere a punto una versione completamente rimasterizzata con l’aggiunta della grafica 4K e tante nuove caratteristiche a partire da un multiplayer completamente rinnovato e un, DLC “The Last Khans”, che aggiunge quattro nuove civiltà (Bulgari Cumani, Lituani e Tatari) portandole ad un totale di 35, con tre nuove campagne giocabili.
Per coloro che avessero giocato ai vecchi capitoli di Age of Empires, il tutto potrebbe sembrare un gradito ritorno a casa già dal menù iniziale, molto semplice e intuitivo. Nel caso in cui foste giovani giocatori e non conosceste la saga, non preoccupatevi perchè gli sviluppatori hanno messo a disposizione un tutorial del tutto analogo a quello dei precedenti capitoli, con lo scopo di aiutarvi a muovere i primi passi e a prendere confidenza con le meccaniche di Age of Empires II Definitive Edition.
Sbarre feroci non bloccan l’idea, libero eterno è l’uomo che crea
Come da tradizione, Age of Empires II Definitive Edition pone l’aspetto del “creare” alla base della progressione della propria civiltà. Non importa per quale civiltà avrete optato in fase iniziale, se vorrete progredire per oltre mille anni di storia non potrete farlo solo e unicamente grazie all’ars bellica. Il consiglio che diamo ai nuovi giocatori è quello di entrare subito in questa forma mentis, perchè Age of Empires non è mai stata una saga incentrata sulle battaglie fini a sé stesse; la guerra è assolutamente parte integrante della vita di qualsiasi civiltà e le campagne vi porteranno a dover conquistare e portare alla massima fioritura il vostro popolo, tuttavia per poterlo fare avrete bisogno di curare particolarmente il farming delle materie prime, la costruzione degli edifici e scegliere accuratamente quali sono le strutture da dover implementare prima di altre, onde evitare di ritrovarvi scoperti e impreparati di fronte al nemico.
A questo proposito, si capisce subito il salto di qualità fatto dall’AI in questo nuovo capitolo: se nei vecchi episodi della serie si riscontrava spesso una casualità degli algoritmi di intelligenza artificiale, che portava alla creazione di edifici in posizioni del tutto inadeguate o battaglioni che si muovevano in maniera illogica, allo stato attuale questi elementi si riscontrano in percentuale molto rara. La AI costruisce mura fortificate e bastioni esattamente dove servono, andando a coprire rapidamente i punti deboli creati dalla conformazione del territorio sulla mappa.
Allo stesso modo, durante uno scontro, se l’algoritmo di Age of Empires II Definitive Edition nota una differenza troppo marcata delle forze in campo, batte in ritirata impedendovi di fatto di compiere massacri con troppa facilità. L’aspetto che differenzia maggiormente il nuovo capitolo rispetto ai precedenti è dato dal fatto che, grazie a risorse hardware molto maggiori rispetto al passato, la mappa può letteralmente pullulare di civiltà, a tutto vantaggio dell’imprevedibilità e della longevità. Avere a che fare con una mappa in cui si fronteggiano diverse civiltà, con le loro tipicità e debolezze, porta senz’altro il giocatore a doversi muovere in maniera differenza, stipulando magari alleanze con chi è più forte, ma anche con chi si trova in una posizione strategica della mappa.
Le modalità selezionabili sono diverse: potrete giocare le campagne storiche come quella di William Wallace, oppure decidere di partire da zero e costruire la vostra civiltà facendola prosperare tra le varie ere. Edifici, unità militari, strutture e tecnologie si evolvono di pari passo con i passaggi tra un’età e l’altra, l’importante è capire subito quali siano i requisiti per la progressione di epoca, in modo tale da esser sempre al passo con le civiltà controllate dal computer o da altri giocatori. Per coloro che non amano partite troppo lunghe, in Age of Empires II Definitive Edition sono state implementataeuna modalità “quick-match” della durata di venti minuti o una modalità “maratona” della durata di due ore circa.
L’obiettivo degli sviluppatori infatti, è stato fin da subito quello di ascoltare le impressioni dei giocatori storici della serie, guardando però al futuro nel tentativo di riproporre riletto in chiave moderna un titolo che ha fatto la storia. L’impressione che si ha fin da subito è quella di un gioco profondamente rivisto non solo per quanto riguarda la grafica, ma anche e soprattutto per un Gameplay più bilanciato e cucito addosso alle esigenze del giocatore.
La modalità campagna rimane comunque al centro di Age of Empires II Definitive Edition: tutte e 24 le campagne originali sono presenti, con l’aggiunta delle tre portate dal nuovo DLC, con obiettivi rinnovati e indicati a schermo, per averli sempre sotto controllo. Non c’è mai la sensazione di perdersi all’interno delle cose da fare, perchè ciò che è fondamentale per il prosieguo dell’avventura è sempre in bella mostra e facilmente consultabile. La documentazione interna del gioco è molto ricca: ogni civiltà è perfettamente descritta e vale la pena godersi qualche ora di lettura sia per rinforzare le proprie conoscenze di storia, sia per apprezzare il lavoro fatto dalla software house.
Microsoft ha già annunciato un supporto continuo dopo l’uscita del titolo, con nuove modalità di gioco, nuove missioni e nuovi scenari, nuovi tutorial per le fasi più avanzate e tanto altro che sta ancora bollendo in pentola, denotando un entusiasmo ritrovato per la serie e la volontà di mantenere il prodotto costantemente aggiornato, chiave di qualsiasi tipologia di videogame moderno.
Grafica e Audio
Quando Age of Empires II Definitive Edition ci è capitato tra le mani, se da un lato c’era l’entusiasmo per una nuova uscita inerente a un videogame storico, dall’altro la preoccupazione per come era andata con Age of Empires II HD era tanta. Fin dalle prime schermate si può notare come il lavoro fatto sulla grafica sia decisamente godibile, senza limitarsi a svecchiare, ma andando a creare qualcosa di nuovo. I dettagli delle miniature delle unità sulla mappa sono più curati, le animazioni sono più realistiche ed elementi come esplosioni e crolli sono stati completamente riprogettati. Le mappe hanno ricevuto una rinfrescata e la modalità zoom permette di avvicinarsi in maniera finalmente significativa allo scenario e ai suoi elementi, cosa che nell’edizione HD aveva generato non pochi problemi.
Nelle operazioni di zoom in/zoom out il motore grafico mostra a volte qualche incertezza, ma senza pregiudicare l’esperienza di gioco. Il rinnovato supporto alle Mod, inoltre, permetterà alla community di sbizzarrirsi nella creazione di ulteriori novità, ma in generale la grafica 4K si fa apprezzare anche se, ovviamente, parliamo di un gioco che lascia comunque intravedere il peso degli anni. Il comparto audio è stato migliorato con la completa rimasterizzazione delle voci, degli effetti sonori e delle musiche di sottofondo. Una menzione di merito agli sviluppatori va fatta dal punto di vista del supporto multilingue dedicato all’audio, ora molto più apprezzabile in lingue differenti da quella originale.
Multiplayer
La modalità multi giocatore è ormai alla base di ogni nuovo titolo, specialmente degli strategici in tempo reale come Age of Empires II Definitive Edition. Sotto questo aspetto ci troviamo forse di fronte a un cambio completo di mentalità da parte degli sviluppatori, decisi a riprogettare da zero questa componente per dare nuova luce alla loro creazione. L’ormai obsoleto sistema “peer-to-peer” ha finalmente lasciato il posto a un multiplayer basato su server, il quale si è rivelato anche piuttosto stabile in seguito alle prime prove. Il bilanciamento delle civiltà è stato modificato per permettere partite on line più vivaci e meno scontate, con nuove modalità che porteranno veri e propri imperi a scontrarsi gli uni contro gli altri.
Davvero apprezzabile la nuova modalità “spettatore”, attraverso la quale poter osservare le partite in corso, al fine di poter imparare da giocatori esperti e godersi l’evocativo spettacolo di battaglie avvenute secoli or sono. I risultati sono ovviamente disponibili nelle classifiche implementate sul server, in modo tale da tener sempre sotto controllo i propri progressi. La modalità matchmaking implementata dovrebbe inoltre aiutare i giocatori a trovare tipologie di partite adatte al loro livello, caratteristica fondamentale per una modalità di questo tipo.
… Per fortuna la reliquia è salva, il nemico deve averla persa di vista o si sono preoccupati di neutralizzare l’unità intercettata al limitare del bosco senza chiedersi il perchè fosse stata mandata lì. Speriamo che il vecchio non faccia troppe storie adesso. Inizio ad essere troppo vecchio per dormire fuori di notte all’addiaccio, senza contare che ho finito il tabacco sul più bello. È ora di tornare, prima della mia partenza il mulino stava per essere ultimato.
Age of Empires II Definitive Edition è un titolo senza dubbio divertente, creato sull’onda di una richiesta sempre crescente di coloro che da anni spingono per un gioco rinnovato e che non faccia rimpiangere l’intera serie. Benchè la nuova AI aiuti senz’altro a dare nuove prospettive e approcci al gioco (per gli irriducibili parrucconi, è comunque selezionabile il vecchio algoritmo) e la modalità multiplayer completamente nuova affermi a gran voce il salto di qualità fatto, la sensazione è che un DLC con quattro nuove civiltà e tre nuove campagne non basti a far smettere di respirare l’aria vetusta di un museo.
Le operazioni nostalgia sono umanamente bellissime perchè portano sempre alla memoria ricordi ed esperienze, ma occorre sempre tenere a mente che oltre a un pesante lavoro di “trucco e parrucco”, sia difficile trovare ingredienti per dare alla minestra un sapore diverso. Intendiamoci, lungi da noi dare la colpa agli sviluppatori che hanno soltanto esaudito i desideri di una community, confezionando un lavoro che merita senz’altro di essere provato anche solo per vedere il cambiamento rispetto ai vecchi capitoli; tuttavia, arrivati a un certo livello, sarebbe forse più opportuno trovare il coraggio di lasciare gloriosi titoli del passato all’Olimpo dei furono.
Pro
- Grafica 4K
- Audio rimasterizzato
- 35 civiltà giocabili
- Multiplayer rinnovato
Contro
- Meccaniche di gioco un po' datate
- Sente comunque il peso degli anni