The Witcher 3: Wild Hunt – Recensione Switch
I Lupi dormono nel bosco, i Pipistrelli volano in cielo. Ma un’anima veglia con sguardo fosco, a Ghoul, Hag o Wraith darà il tormento. Gli uccelli tacciono nel bosco, le vacche si addormentano al tramonto, Ma un’anima veglia con sguardo fosco: ecco il Witcher, forte e fiero che spaventa il mondo intero. Che ti prende e ti accoltella e di notte ti sbudella.
Se avete ascoltato almeno una volta questa melodia, saprete benissimo di cosa stiamo per parlare e in che guaio ci siamo cacciati. Correva l’anno 2015 quando esordì il terzo episodio di una delle saghe più amata e venerete di sempre: The Witcher 3: Wild Hunt. Sin dall’annuncio, gli sviluppatori di casa CD Projekt RED promisero che il progetto sarebbe stato uno dei più ambiziosi del panorama videoludico, puntando sia alla qualità che alla quantità senza tralasciare le peculiarità che caratterizzano da sempre la saga in questione: la promessa fu mantenuta appieno, qunado venne presentata un’opera anche più vasta di quanto ci aspettassimo.
Per CD Projekt Red e per tutti coloro che hanno seguito le orme del Witcher sin dagli albori della saga, The Witcher 3: Wild Hunt è sinonimo di devozione, amore, passione, spiritualità, sacrificio e sopratutto tanto lavoro: la serie dello strigo ha permesso agli sviluppatori di arrivare lì dove siedono adesso, tra le software house più stimate, influenti e importanti al mondo. Dopo aver portato le avventure di Geralt di Rivia sulle piattaforme di casa Sony, Microsoft e Windows, la nota software house polacca ha deciso di sorprendere nuovamente i giocatori di tutto il mondo con un annuncio del tutto inaspettato ma alquanto apprezzato.
The Witcher 3 viene annunciato durante l’E3 2019 per la piccola di casa Nintendo: Nintendo Switch. Ci troviamo in una platea suddivisa in due settori, i diffidenti e gli entusiasti; qualcuno grida al miracolo, qualcuno grida scaffale, ma poco importa: i giocatori di tutto il mondo potranno vivere le avventure di Geralt di Rivia dove, come e quando vorranno grazie alla portabilità dell’ibrida di casa Nintendo. L’azienda polacca è sin da subito sincera ammettendo che il titolo arriverà con dei compromessi importanti – nonostante l’impegno del team – ma comunque lo strigo sarà completo di tutti i suoi DLC in un’unica cartuccia da 32 GB (è questo è davvero un miracolo, N.d.R.).
Quest’oggi noi di Gamesource cercheremo di spiegarvi perché questo prodotto di qualità va acquistato, amato e vissuto in tutte le sue forme anche sul piccolo schermo di Nintendo Switch. Sarà in grado di “rubare” agli utenti le loro ore di vita quotidiane? Sarà capace di entusiasmarci, emozionarci e rapirci come già fatto su PlayStation 4, Xbox One e PC? Scopriamolo insieme in questa piccola e sincera recensione!
See You Again, Rouge!
I ragazzi di Saber Interactive e CD Projekt Red hanno lavorato duramente per portare quest’opera meravigliosa sulla piccola Switch, cedendo però ad alcuni compromessi davvero evidenti: ebbene sì, portare un open world così vasto e sfaccettato è stato alquanto difficile stando a quanto dichiarato, eppure eccolo qui; più in forma di quanto pensassimo.
Sin dal trailer di annuncio, sono sorti svariati dubbi riguardanti questa conversione, poiché ritenuta impossibile da portare sull’hardware di casa Nintendo mantenendo standard accettabili. Forse avevano ragione o forse no, ma sappiamo che lo strigo è qui e lo portiamo ovunque desideriamo. Sin dal principio, uno dei dubbi più accentuanti è stato sicuramente quello del taglio della risoluzione del gioco che sinceramente è alquanto evidente: i 720p in modalità dock sono accettabili tutto sommato, ma i 540p in modalità portatile si sentono tutti.
Sarà che l’anti-aliasing è apparentemente inevitabile, sarà che le dimensioni dello schermo non aiutino affatto, ma il risultato è comunque strabiliante se teniamo presente l’hardware di Nintendo Switch. Il mondo di gioco ci darà, nonostante le compressioni, una sensazione di soddisfazione, tranquillità e adrenalina come quanto accaduto sulle console sopracitate: per chi ha già vissuto le avventure di Geralt sulle altre console, possiamo confermare che le atmosfere di gioco restano invariate esattamente come già visto alcuni anni addietro.
Fidatevi, la qualità di The Witcher 3: Wild Hunt non si discute nemmeno su Nintendo Switch!
CD Projekt Red è dovuta scendere a compromessi, alcuni già evidenziati mentre altri li abbiamo notati durante la nostra sessione di gioco: le texture sono state nettamente modificate e ridimensionate, così come i dettagli presenti nel mondo di gioco. Abbiamo potuto notare come alcune piantagioni siano state “ricolorate” per dimezzare le dimensioni del file, alcuni dettagli risultato spenti e poco vivi e la densità della vegetazione risulta poco definita. A tutto questo aggiungiamo un pop-up evidente che a tratti risulta fastidioso: la metà delle cose elencate erano già presenti durante i vari trailer mostrati e durante la nostra prova alla Gamescom 2019, ma confidiamo in una patch di correzione da parte della software house polacca.
Ci ha sorpreso in maniera positiva la qualità delle cutscene presenti nel titolo sulla piccola Switch che, tutt’oggi, restano tra le migliori in assoluto: nonostante i tagli evidenti, ci sorprende come siano riusciti a lasciare quasi intatte le qualità delle cutscene del gioco, sopratutto evitando forti effetti pop-up sui personaggi. Dopo la nostra esperienza in compagnia del buon Geralt, possiamo confermarvi il lavoro eccellente svolto da parte del team di sviluppo sul frame-rate che, credeteci, ci è apparso sempre stabile e poco compromettente: The Witcher 3: Wild Hunt su Switch gira a 30 fps fissi, tranne nei combattimenti più frenetici o durante alcune cavalcate in compagnia della nostra amata Rouge!
Le melodie, le musiche di sottofondo, i rumori degli alberi che si muovono, le foglie e le onde dei vasti mari delle Skellige ci daranno le stesse sensazioni provate sulle console casalinghe anni fa, restando così, tutt’oggi, a un livello strabiliante: è davvero sorprendente come il team di sviluppo sia riuscito a ritoccare di poco il file audio del titolo che ricordiamo, resta uno dei pilastri più importanti dell’intera opera multimediale. Nonostante alcuni piccoli difetti dovuti principalmente all’hardware che offre la console della grande N, confermiamo che The Witcher 3: Wild Hunt su Switch è sorprendete in tutti i suoi aspetti, sia visivi che tecnici.
“Sul ponte mi avete strappato una promessa”
Ebbene sì, CD Projekt Red ha mantenuto una promessa importantissima per tutti coloro che hanno già giocato il titolo sulle altre console: The Witcher 3: Wild Hunt su Switch non vedrà un taglio di contenuti, mai! Una promessa che hanno mantenuto e addirittura superato in termine di contenuti: la Complete Edition ci offrirà non solo tutta la campagna principale del gioco, ma ci darà la possibilità di provare le strabilianti espansioni dedicate al gioco, ovvero Hearts of Stone e Bood and Wine. Vi garantiamo che solo quest’ultime valgono il biglietto d’entrata nell’incantevole mondo dei Witcher (dopo Triss e Yennefer, ovviamente).
Immaginate, per chi già lo conosce, lo sforzo enorme svolto da parte del team nel racchiudere l’intero viaggio di The Witcher 3: Wild Hunt in soli 32 GB: parliamo di un numero abbastanza elevato per la piccola di Nintendo, ma non esagerato per il vero peso del gioco sulle altre piattaforme (54 GB originariamente). Inoltre, non sarà necessario nessun download aggiuntivo una volta inserita la cartuccia nella console, evitando ai giocatori ulteriori attese e solite seccature.
Troviamo sorprendete come un gioco enorme come questo sia stato inserito in una cartuccia così piccola, andando a giustificare tutti i vari tagli e ridimensionamenti citati poco fa in alto: un lavoro d’ottimizzazione degno di nota, come poche software house hanno saputo fare sino a ora.
Impersonare e gestire lo stringo in modalità portatile non è mai stato così bello, sopratutto grazie alla comodità di Nintendo Switch: i comandi di gioco sono più o meno simili alle controparti, con ZR usiamo i segni di Geralt, con ZL useremo i sensi da Witcher, con le classiche frecce direzionali impugniamo le spade o utilizziamo il cibo per rigenerare la salute, mentre con gli stick muoviamo liberamente telecamera e personaggio. Purtroppo, segnaliamo che The “Switcher” non sfrutta appieno le funzionalità dei Joy-Con o del giroscopio della console, una feature che sarebbe stata gradita su questa versione di gioco.
Un’altra nota positiva la dedichiamo ai caricamenti presenti nel gioco, che rispetto alle versioni PS4 e Xbox One sono meravigliosamente efficienti: grazie al taglio delle texture e al ridimensionamento dei GB, i caricamenti del mondo di gioco saranno molto, ma MOLTO, più reattivi; dandoci un pizzico di sollievo e meno seccature.
Dopo averlo provato in lungo e largo, notato e riportato la maggior parte delle caratteristiche di questa versione di The Witcher 3: Wild Hunt, possiamo consigliare il titolo a tutti coloro che non hanno mai avuto modo di provare questo capolavoro su PlayStation 4, Xbox One o PC, garantendovi un’avventura solida, longeva ed emozionante. Il titolo mantiene ancora oggi tutto il suo splendore, esattamente come ci si aspetta da un titolo di questo calibro. Se non avete problemi a godervi un’esperienza così vasta con qualche piccolo compromesso sia grafico che tecnico, The Witcher 3 è il titolo perfetto da portarvi ovunque voi siate. Siamo certi che questo porting è in grado di far rigiocare anche coloro che hanno già speso ore e ore al fianco di quest’opera strepitosa e senza eguali. Nonostante il prezzo consigliato sia di 59,90 €, vi garantiamo che le avventure dello strigo valgono ogni centesimo speso. Acquistando la versione retail, inoltre, riceverete una mappa del mondo di gioco, degli stickers, un compendio e un biglietto di ringraziamento da parte del team di sviluppo.
Pro
- Le avventure di The Witcher 3 ovunque vogliate
- Perfettamente adattato allo schermo di Nintendo Switch
- Frame-Rate solido e perfetto
- Tre avventure racchiuse in soli 32GB
Contro
- Compromessi grafici e tecnici evidenti
- Prezzo un po' elevato