EGX Rezzed: Spararsi all’italiana con Guntastic
Proiettili arcade al sapore di Toscana, formati Ludicrous Games.
Fa sempre piacere incontrare nuovi studi di sviluppo italiani ed è anche con un certo campanilismo e interesse particolare che siamo attratti verso progetti del genere quando ci troviamo a fiere del settore all’estero. È per questo che a EGX Rezzed (fiera dove era presente anche un altro progetto made in Italy a uno stadio piuttosto avanzato come Close to the Sun) non abbiamo potuto esimerci dal visitare lo stand di Ludicrous Games – piccolo sviluppatore indipendente al momento composto solo da una coppia di amici e con base a Lucca – autori di Guntastic, un simpatico party game 2D che vedrà la luce presumibilmente entro fine anno, almeno in forma Early Access su Steam.
Gunstastic, realizzato in Unreal Engine, è un titolo shooter multiplayer dalle meccaniche arena che supporta fino a 4 giocatori in locale oppure online, dove le partite durano pochissimi secondi e si compete per raggiungere un determinato numero di KO. Ogni giocatore, dopo aver scelto uno dei bizzarri personaggi, parte disarmato da una posizione casuale nel livello, cercando come prima cosa di equipaggiare una delle armi che spawnano in maniera randomica nell’arena.
Neanche un attimo di tregua
Poi, sono subito cazzotti: Guntastic è immediato e adrenalinico e per vincere servono fortuna, nervi saldi e una bella mira. Il gioco ricorda tantissimo lo splendido Towerfall Ascension o anche il meno conosciuto Cobalt, un concept non originale ma eseguito bene, almeno per la breve prova che abbiamo potuto fare in fiera. Il lavoro di Ludicrous si vede nell’originalità degli artwork e del design di arene e personaggi, qualcosa che abbiamo apprezzato particolarmente. Si potrà infatti impersonare combattenti al limite del delirante come scimmie, zombie, koala satanici e tanti altri. Anche gli stage, sebbene larghi una sola schermata, sembrano anch’essi molto curati e frutto di un lungo testing e affinamento da parte degli sviluppatori, ricchi di ostacoli ed elementi in grado di dare filo da torcere ai giocatori (per esempio un treno o un ascensore dotato di lame). Peccato solo che, per un gioco dalle apparenti meccaniche ripetitive nel quale la varietà sarà fondamentale in sede di giudizio finale, la promessa di solo 6 arene all’uscita è un po’ deludente.
Anche le armi, che spaziano da semplici fucili ad armi protoniche, senza scordare lanciagranate o lanciafiamme, dimostrano una certa cura e dopo le prime partite già avevamo le nostre preferite.
C’è ancora tempo ma…
Gunstastic è divertente – a EGX le persone sembravano davvero soddisfatte – ed è chiaramente un prodotto sviluppato con amore da Ludicrous Games, al loro primo progetto. La nostra enorme paura è che però nel 2019 questo non basti, specialmente nel mare magnum di videogame rilasciati su Steam ed Early Access. Sebbene i dev ci abbiano promesso che nel tempo aggiungeranno modalità, armi e personaggi al gioco, Guntastic fa poco per portare qualcosa di nuovo sul mercato e potrebbe funzionare probabilmente, almeno allo stato attuale delle cose, solo come release a un prezzo davvero budget, in grado di intrattenere per un’oretta un gruppetto di amici sul divano di casa. Questo considerando anche che per il momento è destinato soltanto al mercato PC (non certo il più conosciuto per la co-op locale) e che l’uscita su console sarà forse considerata in un eventuale futuro imprecisato.
Il gioco ci ha ricordato altri progetti di italica provenienza passati come Hyperdrive Massacre di 34bigthings (autori poi di Redout), titoli di buona fattura, certo, ma senza troppe pretese. Certo Guntastic pare in verità un buon inizio per un team di sole due persone al loro primo lavoro, ma per imporsi in un mercato stracolmo e fare crescere anche l’industria del gaming italica serve probabilmente qualcosa di più. Guarderemo sicuro a Guntastic con interesse nel suo sviluppo e speriamo che il suo comunque frizzante loop di gameplay riesca a ritagliarsi almeno i suoi 15’ di celebrità e dare a Ludicrous le risorse per poter coltivare il loro sogno attuale, e perché no anche quelli futuri.