Mortal Kombat 11 – Anteprima
Sin dalla sua (ri)nascita NetherRealm Studios ha dato prova più volte di saper non solo creare titoli di qualità, ma di riuscire a produrre sequel che sappiano essere fedeli a sé stessi e allo stesso tempo capaci di migliorarsi a ogni capitolo. Stiamo parlando ovviamente di Mortal Kombat e Injustice, le saghe che alternatamente ogni due anni vengono portate avanti dal team capitanato da Ed Boon.
Dopo aver visto l’evento The Reveal, oggi ci sentiamo di dire che Mortal Kombat 11 si preannuncia come il titolo più rifinito dello studio di Chicago.
La caduta degli dei
La storia del titolo riprende dopo gli eventi di Mortal Kombat X, e in particolare si allaccia direttamente alla scena finale post credits. Raiden è ormai corrotto dallo Jinsei, totalmente cambiato rispetto alla sua indole benevola di una volta: intollerante, spietato e violento, dopo le numerose battaglie del passato il dio del tuono è giunto alla conclusione che la benevolenza è sprecata per coloro che intendono impadronirsi dell’Earthrealm, e decide quindi di spazzare via chiunque la minacci. Per rendere chiara la sua furente convinzione, il dio consegna come macabro monito la testa immortale di Shinnok a coloro che attualmente governano il Netherrealm: Liu Kang e Kitana, resi non-morti da Quan Chi nel precedente titolo.
Raiden è quindi visibilmente fuori controllo e ancora una volta rischia di minare l’equilibrio della Storia. Almeno questo è quello che dichiara la nuova figura che entra in scena nella mitologia della saga, la dea del tempo Kronka. Ed Boon ha rivelato che tutti gli eventi fino ad ora, dal primo Mortal Kombat fino alla recente degenerazione di Raiden, sono opera delle sue macchinazioni, anche se il suo scopo non è stato rivelato. La caratteristica interessante degli eventi in ballo è che la dea del tempo creerà delle situazioni in cui le attuali versioni dei vari personaggi dovranno confrontarsi con i sé stessi del passato.
Di seguito trovate il video prologo della storia mostrato in occasione di The Reveal.
Choose your gear
Dopo il sistema di Gear visto in Injustice 2, era plausibile aspettarsi qualche riverbero di tale novità anche in Mortal Kombat 11. Parlando delle novità introdotte nel gameplay Ed Boon ha infatti dichiarato che il sistema delle Varianti per ogni personaggio è stato riproposto con la possibilità per i giocatori di creare e customizzare delle proprie versioni dei combattenti. Questo sarà possibile tramite un menu dove potremo personalizzare i personaggi sia al livello estetico con numerose varianti di costumi, armi ed equipaggiamenti vari, persino pose di vittoria, ma anche modificando il set di abilità disponibili. Sicuramente per agli equipaggiamenti più importanti saranno assegnati diversi bonus e malus in modo da allineare la ratio delle caratteristiche del personaggio al proprio stile di combattimento, o a particolari necessità come fronteggiare un avversario in particolare.
In sostanza NetherRealm sembra abbia fuso due sistemi di personalizzazione, quello delle Varianti dei combattenti di Mortal Kombat X e quello dei Gear di Injustice 2. Le combinazioni di questa duplice possibilità di personalizzazione si preannunciano davvero impressionanti.
Nuova brutalità
Il sistema di customizzazione non è però l’unica novità introdotta nel gameplay. A differenza del precedente titolo, dove avevamo una sola barra extra a tre livelli per gestire attacco, difesa e super mosse, in Mortal Kombat 11 ci sono due barre poste negli angoli inferiori della schermata: quella dedicata all’attacco che ci permette di accedere ad opzioni offensive e la barra dedicate alle opzioni difensive. La novità che sembra che sembra apportare una vera e propria rivoluzione al combat system sistema di Mortal Kombat è rappresentato dal tempo di ricarica di queste barre, che con un cooldown specifico andranno a ritmare in maniera precisa le opzioni offensive e difensive durante lo scontro, andando a forzare atteggiamenti specifici durante il corso del round. In molti titoli vige la filosofia dell’utilizzo della barra non appena il riempimento dell’indicatore non consenta un ulteriore accumulo, vivendo il mancato accumulo aggiuntivo come spreco. Purtroppo la scarsità di tempo e materiale a disposizione ci preclude questo tipi di speculazione.
Le tecniche speciali chiamate Fatal Blow sono invece ora disponibili quando l’energia scende al 30% (similmente a Tekken 7). A differenza di altri picchiaduro, se una Fatal Blow dovesse mancare il bersaglio non sarà persa per sempre, ma potrà essere eseguita nuovamente dopo un tempo di cool-down; l’avversario in vantaggio dovrà quindi essere sempre attento. Altra nuova feature è la cosiddetta Flawless Block, ovvero una parata dal tempismo perfetto che aprirà una finestra nella quale contrattaccare.
Mortal Kombat X, grazie alla sua patch XL ha beneficiato della correzione della maggior parte dei difetti del titolo, mentre Injustice 2 ha inspiegabilmente insistito negli errori più critici presentati da X. Per citare un esempio, la meccanica dell’invincibilità su rialzo è stata rimossa dai ragazzi di NetherRealm nella versione XL, offrendone l’accesso tramite l’utilizzo di una barra, mentre Injustice 2 ha perpetrato la strada aperta e poi corretta su Mortal Kombat X. Mortal Kombat 11 dal canto suo, sembra proseguire la strada tracciata dall’XL, proponendo una nuova versione del ritmo di gioco, più lenta, ragionata e meno frenetica. La corsa viene totalmente eliminata dalle opzioni di gioco, il suo posto viene incentrato sulla meccanica dello scatto.
Sebbene una lettura superficiale della modifica possa indurre a pensare che il gioco dei proiettili sia il principale beneficiario della rimozione della corsa, l’intervento del dash cancel, ovvero l’opportunità di poter cancellare lo scatto in corso, potrebbe essere un opzione decisamente più efficace per superare lo zoning. L’avvento della meccanica di dash cancel, insieme al cooldown delle barre fa ben presagire circa il bilanciamento del titolo: sembra che Ed Boon e il suo team abbiano imparato dagli errori del passato e ascoltato le opinioni delle realtà competitive, confezionando qualcosa di realmente innovativo rispetto al panorama attuale.
Inoltre, per migliorare la lettura del gioco, sono stati inseriti degli effetti visivi per chiarire l’azione su schermo, sia in caso di parata che in caso di colpo andato a segno. Miglioramento notevole, che spazza via l’incertezza sugli hit confirm. Il nostro unico dubbio riguarda il chip damage, ovvero il danno da blocco, che nei titoli NetherRealm ha potenzialità d’uccisione. In injustice 2 personaggi come Aquaman avevano l’opzione di accumulare barra tramite lo zoning per poi potenziare le mosse speciali (nel suo caso i colpi di tridente), riuscendo ad infliggere buoni danni anche in caso di parata dell’avversario. Durante il gameplay mostrato abbiamo osservato Baraka infliggere ottimi danni da blocco tramite le sue mosse speciali e siamo davvero curiosi di vedere se Ed Boon e il suo team ridimensioneranno anche questo aspetto.
Carne fresca
Durante il The Reveal è stata mostrata la schermata del roster, anche se solamente sette personaggi erano disponibili alla selezione. È possibile comunque vedere che c’è spazio per un totale di circa 25 combattenti, anche se conoscendo NetherRealm c’è da aspettarsi un’espansione prolungata nel tempo anche dopo l’uscita del gioco. Quanto agli stage di combattimento abbiamo notato 17 spazi, che ci sembrano un discreto numero.
Come ormai consuetudine anche da questo nuovo capitolo possiamo aspettarci il ritorno di personaggi classici della serie, tra cui segnaliamo anche Liu Kang e Kung Lao che sebbene assenti nei vari video di presentazione sono visibili in alcuni spezzoni di cutscene. Kronika sarà ovviamente il boss principale, e per la prima volta nella storia di Mortal Kombat tale ruolo è ricoperto da un personaggio donna.
La dea del tempo non è comunque l’unica nuova arrivata. Durante l’evento di presentazione è stato presentato Geras, un combattente che sembra fare affidamento sia a poteri temporali che di manipolazione della sabbia, con cui crea diversi oggetti per combattere, similmente a Sub-Zero col ghiaccio e Skarlet col sangue.
Anche per quanto riguarda il comparto grafico sembra sia stato compiuto un ulteriore passo avanti rispetto al capitolo precedente, già impressionante di suo. Soprattutto in occasione delle tecniche speciali possiamo notare una qualità visiva davvero impressionante. Persino le animazioni, una delle spine nel fianco della serie, sembrano aver subito un ulteriore miglioramento rispetto a Mortal Kombat X e Injustice 2.
I combattimenti sembrano inoltre ancora più duri e spietati: arti spezzati e perforati, organi compromessi e sangue a fiumi faranno la gioia dei fan della serie che sapranno non farsi troppi problemi sull’assurdità di vedere due persone ancora in piedi dopo aver subito traumi indicibili. Per non parlare delle immancabili Fatality! Oltre alle classiche tecniche speciali, ogni personaggio avrà a disposizione almeno un’arma, e il loro utilizzo sembra questa volta più importante che in passato.
Elementi storici, novità interessanti e tanta violenza. Tutto sembra al suo posto per regalarci quello che potrebbe essere il miglior Mortal Kombat di sempre, e l’impressione è che NetherRealm voglia mettere in campo un compendio di tutte le le idee e le esperienze maturate in questa generazione. Non ci resta che attendere l’uscita del gioco tra poco più di tre mesi.