World of Final Fantasy Maxima – Recensione

Quando nel 2016 Square Enix decise di festeggiare i 30 anni della serie Final Fantasy con la release di “World of Final Fantasy”, la ricezione del pubblico non fu tra le migliori. Tutti si aspettavano un programma ben più sostanzioso per celebrare un importante anniversario come quello del 2016, invece Square Enix ha deciso di puntare su un approccio più semplice: creare un videogioco citazionista con forte fanservice verso i titoli della serie Final Fantasy. World of Final Fantasy quindi partì in una posizione scomoda, dovendo dimostrare di poter conquistare il pubblico, e a quanto pare ci riuscì. Le vendite del titolo soddisfarono Square Enix che decise di ampliare l’universo di World of Final Fantasy tramite un gioco mobile e un’espansione: World of Final Fantasy Maxima.

Ad accompagnare l’uscita dell’espansione su PlayStation 4 e PC c’è stato anche un porting ( comprensivo di tutti i dlc ) su Xbox One e Switch del titolo. In questa recensione considereremo sia il valore del gioco, comprensivo di dlc, su Nintendo Switch e Xbox One, sia il valore dell’espansione Maxima per chi già ha acquistato il titolo su PS4 o PC.

World of Final Fantasy Maxima è un titolo che, sin dal momento in cui lo si inizia, pone subito una condizione pesante per essere apprezzato. Lo stile grafico è molto colorato e gradevole, ma affianca a un ottimo utilizzo della palette cromatica un art design particolare. Parliamo dello stile “super-deformed” che consiste nel disegnare tutti i personaggi in uno stile “chibi”, reminiscente delle tanto amate Pop figures. Questa scelta artistica è probabilmente stata dettata anche da dei limiti di budget e di console, di cui parleremo in seguito, e il gioco si presenta in uno stato in cui o si apprezza questo stile o lo si odia. Inoltre in generale World of Final Fantasy ha anche un problema di originalità nell’art design. Quando vuole essere citazionista e riproporre ambientazioni di vecchi titoli, come il castello di Figaro ad esempio, World of Final Fantasy riesce a essere molto fedele e interessante da esplorare.

Il problema nell’art design giunge quando il titolo deve proporre ambientazioni o mostri originali. World of Final Fantasy manca di una propria identità artistica che vada oltre allo stile chibi dei personaggi. Per fortuna questo problema non si pone parlando di narrativa e gameplay. La narrazione di World of Final Fantasy è molto interessante per come è gestita sin dalle prime battute, sebbene presenti alcuni problemi di pacing tipici della prima metà di molti Final Fantasy. I personaggi della serie che il gioco onora sono inseriti nella narrazione con alti e bassi, alcuni sono relegati a semplici cameo casuali mentre altri hanno scenette molto carine che citano eventi noti dei vecchi Final Fantasy o che permettono a pg di universi differenti di interagire con dinamiche alle volte molto carine. Il problema principale della componente narrativa principale sono probabilmente i due protagonisti, i quali continueranno in serie di battute orrende che possono dar fastidio o persino rovinare l’atmosfera in alcune sezioni di gioco.

Se sia la narrazione che il comparto artistico presentano luci e ombre, ricade sul gameplay il compito di dar ad un gioco una solidità tale da renderlo appetibile. Fortunatamente per World of Final Fantasy la formula classica da JRPG si fonde alla perfezione con il sistema di controllo e cattura di mostri tipico dei Pokémon; come ci insegna la buon vecchia Atlus con la Shin Megami Tensei Saga. Il gameplay è rimasto pressoché invariato rispetto alla prima release, con qualche piccola aggiunta in termini di miraggi catturabili che permettono di trovare in maniera più semplice la build desiderata. Per una descrizione più precisa del sistema di gioco vi rimandiamo all’originale recensione di World of Final Fantasy che trovate qui.

Il porting su Switch porta con sé alcuni problemi; World of Final Fantasy era già visibilmente limitato dallo sviluppo improntato alla Playstation Vita, e su Nintendo Switch questo elemento viene ulteriormente evidenziato dalle cutscene animate. Giocando in modalità portatile non ci sono problemi di alcun tipo, ma giocando in modalità docked si vedono molto spesso cutscene animate con problemi di risoluzione, mostrando come il gioco non era inizialmente inteso per essere giocato su ampi schermi.

Come versione definitiva World of Final Fantasy Maxima è più che degno di essere acquistato, e si presenta come una versione superiore rispetto all’originale uscito su ps4 e pc. Eppure le aggiunte portate dall’espansione Maxima non riesce totalmente a giustificare il proprio prezzo per coloro che hanno già iniziato il proprio percorso col gioco “base”. I contenuti aggiuntivi si limitano a sfide extra, qualche missione in più e una nuova meccanica di gameplay, elementi ben inseriti nel gioco e che lo migliorano, ma il prezzo di lancio di 16 euro non giustifica il contenuto che Maxima offre.

World of Final Fantasy è partito con pochi supporter ma ha portato un esperienza tutto sommato ottima, con una storia interessante e tanti banther divertenti tra personaggi di diversi Final Fantasy. I problemi a livello di art design e pacing narrativo rimangono in questa versione “final mix”,  ma le aggiunte della versione Maxima sono buone per chi deve scoprire il titolo su One e Switch. Discorso diverso per chi già possiede la versione base del gioco, avendolo magari anche giocato una volta. Maxima è una buona espansione, ma offre poco per giustificare un prezzo di 16 euro al lancio.