Delta Rune Capitolo 1 – Recensione
Toby Fox è una della figure più simpatiche e ambigue del panorama indie mondiale. Tramite il suo titolo di debutto come sviluppatore, Undertale, è riuscito non solo a ottenere un successo oltre ogni aspettativa, ma anche ad affermare il proprio carattere, diventando a modo suo un’icona nel mercato videoludico. L’autorevolezza di questo sviluppatore consiste in un forte humour non-sense (oltre al forte uso della metanarrativa) che porta sia all’interno dei suoi lavori sia in tutto ciò che gli gira intorno: account twitter, trailer, merchandise ecc…
Quando, qualche giorno fa, Toby Fox cominciò a dare indizi sull’uscita di Delta Rune, non venne preso sul serio da molti; eppure il 31 ottobre ecco comparire un sito dal quale si poteva scaricare gratuitamente un “Survey_Program” che si sarebbe poi rivelato essere non altro che il nuovo progetto di Fox. L’autore ha chiesto di aspettare 24 ore prima di parlare apertamente dei contenuti di questo programma, e nel rispetto che nutriamo verso la sua iniziativa abbiamo deciso di aspettare un paio di giorni prima di parlare di questo Delta Rune.
Chi ha già finito ciò che il Survey_Program contiene, si potrebbe chiedere perché abbiamo scelto di recensirlo. Il modo migliore di rispondere a tale domanda è spiegando a chi non sa di cosa stiamo parlando cosa è contenuto in tale programma. Survey_Program si è rivelato essere non altro che un intero capitolo giocabile di Delta Rune, anagramma di Undertale, prossimo progetto di Toby Fox. Questo capitolo 1 però non è da confondere come un normale teaser o una demo: Survey_Program offre dalle 3 alle 5 ore di gioco, arrivando alla stessa longevità dell’originale Undertale. Sebbene quindi il gioco finisca con un palese cliffhanger, abbiamo deciso di recensirlo vista la buona longevità e la quantità di elementi degni di un’analisi.
Delta Rune è un titolo che punta molto a essere una sorta di “Undertale 2”, questo non tanto per la storia generale o il gameplay – elementi molto cambiati rispetto al titolo citato – ma per la presenza di tantissimi personaggi del precedente lavoro di Toby Fox., sebbene svolgano, per ora, un ruolo marginale nella narrativa. Il protagonista che andremo a controllare è diverso da quello visto in Undertale, così come lo è ogni personaggio con rilevanza nella trama auto-conclusiva di questo primo capitolo di gioco. Nonostante ciò la formula narrativa offerta da Delta Rune è estremamente simile ad Undertale e mostra la chiara firma di Fox, con villain simpatici e ingenui che accompagnano l’avventura del protagonista più come compagni che come avversari. Lo humour tipico dell’autore risplende particolarmente in Delta Rune, ove il non-sense domina gran parte dei dialoghi, risultando comunque molto acuto e intelligente in ogni contesto.
Il settore dove si può evidenziare un’enorme evoluzione è quello del gameplay. Il sistema di combattimento di Undertale incontra degli elementi molto più classici dando vita a una formula convincente ed estremamente interessante. Innanzitutto il protagonista potrà ora contare su un party formato da un dps, un tank e un healer, i quali potranno usare magie specifiche tramite il consumo della barra TP, la quale si riempie con ogni azione compiuta nel corso della battaglia. Il sistema di combattimento rimane pressoché invariato nella propria struttura, la quale permette di scegliere tra attacco, azione, oggetto e fuga, alle quali consegue una sezione bullet-hell che rappresenta l’attacco nemico da schivare. Ci sono state però piccole modifiche per adattare questa formula alla presenza di un party con tank e healer, con la possibilità quindi di curarsi o indebolire gli attacchi nemici. Infatti ora le sezioni bullet-hell sono molto più difficili che in Undertale: in questo capitolo 1 ci è capitato di incappare in un paio di game over tra boss opzionali e boss finale, cosa che nel primo lavoro di Fox non ci era successa fino alle battute finali. La struttura del party è presente per un motivo molto preciso: deve essere utilizzata al meglio per superare gli ostacoli che il gioco propone.
Ad essersi evoluto è anche lo stile grafico di tali battaglie, che passa da un menù in stile Earthbound a uno più simile ai Final Fantasy, che mostra nemici e alleati sullo stesso cambio di battaglia. Sembra banale, ma sono queste scelte stilistiche, queste piccolezze, che permettono a un titolo come Delta Rune di avere una propria identità nonostante le similitudini con Undertale. Riuscire a dare un’identità a uno pseudo seguito di Undertale non era un lavoro semplice: il rischio di un more of the same era reale, eppure Fox ha ribaltato la situazione con trovate estetiche come questa.
Altro dettaglio estetico molto importante è l’utilizzo dei colori: la palette cromatica utilizzata è non solo diversa da quella di Undertale, ma risulta molto adatta all’atmosfera del titolo, creando ambientazioni che abbiamo preferito a quelle del predecessore. Discorso diverso per le musiche: Delta Rune presenta una colonna sonora eccezionale, ma l’impressione che abbiamo avuto è che Toby Fox stia conservando i pezzi da 90 per i futuri capitoli. Se dobbiamo trovare un difetto a Delta Rune, questo risiede nel design di personaggi e nemici, spesso molto semplici e a volte persino inadatti all’ambientazione in cui sono inseriti.
Delta Rune è uscito con le aspettative di essere “Undertale 2” e, in un certo senso, lo è. Lo stile e l’anima di Undertale sono presenti, oltre ad essere ambientato nello stesso universo, ma sono più collegate dall’essere entrambe nate dalla fantasia di Fox che ha un tentativo di essere un vero seguito per Undertale. Se Delta Rune si rivelerà essere un seguito, allora è il genere di seguito che preferiamo: coraggioso nell’innovarsi e con una propria identità. Le nuove idee di Toby Fox sono pienamente promosse e la narrativa riesce a introdurre personaggi adorabili in una storia semplice ma interessante, coronata da un cliffhanger che ci ha lasciato allibiti e con tanta voglia di applaudire per gli sviluppi che può portare con sé. Insomma, Delta Rune parte con il piede giusto, tanto che ci troviamo davanti a un titolo che potrebbe diventare il prossimo colosso indipendente del mercato.
Pro
- Un inizio eccezionale per Delta Rune
- Gameplay migliorato e rinfrescato
- Ha una propria, carismatica, identità
- Personaggi simpatici e memorabili
- Palette cromatica ben utilizzata
- Musiche ottime......
Contro
- .... ma il meglio deve ancora venire
- Character Design migliorabile