Call of Duty: Black Ops IIII – Recensione

Recensito su PlayStation 4

È arrivato quel periodo dell’anno che vede gli appassionati di Call of Duty mettere mano al pad per giocare il nuovo capitolo della serie, che questa volta porta nel titolo Black Ops. Call of Duty: Black Ops IIII è il nuovo capitolo sviluppato da Treyarch che abbandona molto di quanto abbiamo visto in Call of Duty: Black Ops III, mantenendone però tutti gli aspetti positivi e ampliandoli con tantissimi nuovi contenuti e con la nuova modalità Battle Royale BlackOut.

Il nuovo capitolo è stato presentato da Activision come titolo “con i piedi per terra”, infatti a differenza degli ultimi capitoli a stampo futuristico, in Call of Duty: Black Ops IIII non ci saranno Jetpack e corse sui muri, bensì solo puro gameplay in stile Call of Duty.

Call of Duty: Black Ops IIII

Il Re è tornato!

Call of Duty è conosciuto dai fan per essere uno dei titoli FPS con il gameplay più adrenalinico e divertente in circolazione. In Black Ops IIII questo concetto resta e viene esaltato all’ennesima potenza grazie all’ampliamento degli specialisti, alcuni già presenti in Call of Duty: Black Ops III, e all’introduzione di nuove meccaniche riguardanti la salute del giocatore. Prima di avviare la nostra prima partita abbiamo però dato un’occhiata alla sezione “QG Specialisti”, dove ci sono stati proposti dei tutorial guidati per conoscere e imparare a utilizzare tutti gli specialisti, oltre alle varie modalità di gioco. Durante questi tutorial abbiamo appreso le abilità peculiari così da partire avvantaggiati nelle partite multigiocatore e allo stesso tempo siamo stati bombardati da cut scene in computer grafica che in qualche modo sembrano voler sopperire alla mancanza di una campagna in single player, senza però riuscirci.

Avviata la prima partita in multigiocatore, ci accorgiamo che la sensazione di gioco rispetta molto quanto avevamo provato durante la nostra prova all’E3 2018, con però qualche leggera modifica al Time To Kill che sembra leggermente diminuito, restando però più alto dei precedenti capitoli. La novità che però ha cambiato completamente lo stile di gioco è la rimozione della rigenerazione automatica della salute, infatti in Call of Duty: Black Ops IIII l’unico modo per recuperare la salute è mediante un’abilità che tenderà a ricaricarsi con il tempo (pochi secondi). Questa nuova caratteristica va ad aggiungere un nuovo elemento di strategia che i giocatori dovranno saper dosare, infatti capita spesso di trovarsi in situazioni più o meno concitate ed essere obbligati a curarsi invece di ricaricare l’arma o viceversa, e in questi casi saranno l’abilità e l’esperienza di gioco che permetteranno al giocatore di gestire al meglio ogni situazione.

https://www.youtube.com/watch?v=ooyjaVdt-jA&t=

Un’altra aggiunta che abbiamo già potuto provare in modo approfondito nella beta è la cosiddetta “nebbia di guerra”, che va a integrarsi nella mini mappa e consente al giocatore e ai compagni di squadra di individuare nemici solo in un intorno ben definito. Questa feature crea un maggiore senso di unione nella squadra, la quale dovrà cooperare maggiormente rispetto al passato, soprattutto nelle nuove modalità Furto e Controllo. In Furto noi e la nostra squadra dovremo recuperare una borsa piana di dollari (molto simile al classico cattura la bandiera) per poi metterli al sicuro e alla fine del turno acquistare nuove armi e accessori per sterminare più facilmente la squadra nemica, un po’ come in Counter Strike: Global Offensive. Nella modalità Controllo invece, ogni squadra avrà a disposizione un totale di 25 vite con l’obiettivo principale di conquistare (o difendere) due zone segnalate sulla mappa, ognuna delle quali avrà degli step di conquista che una volta completati rimarranno per tutto il corso del round.

Per quanto riguarda la struttura di base invece, Call of Duty: Black Ops IIII non aggiunge molto di nuovo, è presente una classica progressione del personaggio con tanto di punti sblocco e nuove armi, le quali a ogni livello andranno a sbloccare nuovi accessori che potranno essere aggiunti per migliorare caratteristiche come precisione, caricatore, velocità di estrazione e molto altro. Il bilanciamento delle varie armi ci è sembrato abbastanza buono, tuttavia come in ogni Call of Duty sono presenti armi che vengono preferite dalla maggioranza dei giocatori e vengono quindi classificate come “migliori”, starà poi a Treyarch capire se ci sono degli effettivi vantaggi ed eventualmente andare a effettuare dei bilanciamenti. Anche gli specialisti ci sono sembrati abbastanza equilibrati, tuttavia, anche qui ce ne sono un paio, tra cui Nomad, Seraph e Prophet, che vengono scelti principalmente per dei vantaggi prettamente individuali scaturiti dalle ottime abilità speciali a disposizione. Una questione che invece ci ha fatto storcere il naso sono gli Spawn Point di alcune modalità che sono decisamente mal tarati e che vanno sistemati al più presto.

Call of Duty: Black Ops IIII

Una modalità Zombi come non l’avete mai vista

Oltre al comparto multigiocatore, la modalità che ha raccolto più favori negli anni è stata Zombi, ed è per questo motivo che ormai da anni nessun Call of Duty sembra volerne fare a meno. In Call of Duty: Black Ops IIII, Treyarch non si è limitata a introdurre una sola mappa al lancio, bensì ne ha create tre (la quarta, Classified, è disponibile solo per chi ha il Black Ops Pass), due di queste che seguono il filone Caos, e sono “Viaggio Disperato” e “IX” e una, il remake della storica Mob of the Dead, che segue il filone Etere e prende il nome di Blood of the Dead, nome che cambia come cambiano anche alcune meccaniche di gioco.

La prima che abbiamo affrontato è stata “Viaggio Disperato”, avventura che ci mette nei panni di Scarlett, Diego, Bruno e Stanton, quattro intrepidi avventurieri che penetrano a bordo dell’RMS Titanic per rubare un prezioso manufatto. Dopo la cut scene iniziale scopriamo che il manufatto è stato utilizzato per trasformare tutti gli ospiti della nave in ferocissimi zombi e come se non bastasse, nel bel mezzo dell’oceano, troviamo ad aspettarci un iceberg dalle dimensioni non indifferenti. Come di consueto, inizieremo in una parte della nave dove ci saranno varie zone da sbloccare, punti da ottenere e soprattutto zombi da uccidere, questo mentre raccoglieremo parti di oggetti da costruire e mentre completeremo uno dei vari Easter Egg disponibili. Viaggio Disperato è il classico esempio di un lavoro ben riuscito, sia dal punto di vista del gameplay ma soprattutto stilistico, infatti già dalla prima partita rimarrete colpiti dalla complessità degli ambienti e dalla sensazione di cupezza e paura che il setting riesce a trasmettere.

Call of Duty: Black Ops IIII

La seconda mappa che abbiamo affrontato è IX, in cui i protagonisti “della scorsa puntata” si trovano indietro nel tempo di millenni, e dopo aver partecipato a un sinistro rituale, vengono teletrasportati in un’illusione (o forse no?) che li vede protagonisti in un’arena di gladiatori per affrontare orde di zombi richiamate da un losco figuro sempre grazie al solito manufatto. Anche in questo caso seguiremo il classico modus operandi a cui siamo ormai abituati da anni, tuttavia, in questa mappa è presente una componente stilistica tutta nuova, sarà forse per i campioni zombi con caratterizzazione simil romana, oppure per le tigri zombi che in alcuni round tenteranno di ucciderci, sta di fatto che IX rappresenta una delle migliori esperienze zombi degli ultimi anni.

Ultima ma non per importanza, Blood of the Dead, remake dell’amatissima Mob of The Dead di Call of Duty: Black Ops II, che vanta un restyling completo, quindi sia grafico che di gameplay. Vestiremo i panni di Tank Dempsey, Nikolai Belinski, Takeo Masaki e Edward Richtofen nella loro versione giovanile, ovvero quella di Origins, altra mappa di Call of Duty: Black Ops II ambientata nella prima guerra mondiale. Questi personaggi vanno a sostituire gli originali che erano Albert “Weasel” Arlington, Finn O’Leary, Salvatore “Sal” DeLuca e Billy Handsome. In Blood of the Dead andremo quindi ad addentrarci nella stessa mappa, avendo però accesso a nuove zone, nuovi segreti e nemici da affrontare, il tutto servito con una massiccia dose di stile, grazie al quale gli sviluppatori sono riusciti a ricreare una versione migliore sotto tutti i punti di vista, anche se per i più nostalgici sarà difficile sostituire la versione originale. Tutte queste modalità zombi sono disponibili in modalità classica o assalto, potremo inoltre scegliere i livelli di difficoltà (da facile a realistico) e organizzare partite custom in cui decidere parametri come i punti iniziali e caratteristiche degli zombi.

Call of Duty: Black Ops IIII

Un Battle Royale tripla A

Dopo l’incredibile successo di Battle Royale come PlayerUnknown’s Battlegrounds e Fortnite, anche Activision ha deciso di percorre questa strada e pubblicare la sua versione della tanto discussa Battaglia Reale. La base resta infatti quella dei titoli citati poc’anzi, verremo infatti lanciati con la nostra tuta alare da un elicottero, dovremo poi raccogliere armi, perk, accessori e kit medici per poi stanare ed eliminare i nemici, questo fino a rimanere gli unici in vita. Le strategie da mettere in campo possono essere varie, dall’approccio stealth a quello aggressivo, entrambe valide, a patto di avere il giusto equipaggiamento sulle spalle.

La nostra esperienza con BlackOut, la modalità Battle Royale dedicata, è stata sicuramente positiva, infatti più di una volta abbiamo imbracciato con piacere il fucile insieme ai nostri compagni di squadra per eliminare gli avversari, il tutto con un Time to Kill leggermente diverso dal multigiocatore classico, che giustamente sarebbe stato decisamente troppo frustrante. Una vasta scelta di armi, accessori e perk ci hanno obbligati a giocare diverse ore la modalità prima di apprendere con sicurezza quale combinazione arma/accessorio fosse la migliore per ogni situazione, tralasciando poi le varie tecniche da utilizzare per tentare di conquistare la prima posizione. Interessante e forse geniale l’idea di introdurre nell’isola degli spot che ricalcano le vecchie mappe della serie Black Ops, senza tralasciare gli zombi, che potranno essere trovati in una particolare zona della mappa, e che, tra le altre cose, saranno utili per sbloccare nuovi personaggi da utilizzare.

Già durante la nostra prova della Beta Privata avevamo analizzato a fondo la modalità, lodandone i pregi e criticandone i difetti, nella speranza di qualche modifica per il lancio del gioco completo. Le modifiche ci sono state, tra cui vari miglioramenti al bilanciamento e alla stabilità generale della modalità, ma alcuni problemi con ad esempio la lentezza nel loot oppure l’inventario che tende a disorientare il giocatore ancora sono presenti, nonostante le pressioni degli utenti. Per quanto riguarda invece l’esperienza di gioco nel complesso, beh non possiamo che essere fiduciosi in un supporto continuo come quello riservato a Fortnite da Epic Games, che in un solo anno ha cambiato continuamente mappa ed esperienza di gioco. Insomma questo è quello che ci aspettiamo da Activision e Treyarch, nel frattempo noi continueremo a macinare nemici per conquistare quante più vittorie possibili.

Concludiamo parlando del comparto tecnico che per quanto migliorato dal punto di vista artistico e stilistico, sente il peso di un motore grafico che necessita di un aggiornamento. L’esperienza di gioco tuttavia resta fluida e ancorata quasi sempre sui 60 FPS, gli unici cali visibili si notano durante le sessioni più concitate di BlackOut, anche se nella stragrande maggioranza dei casi il tutto risulta comunque giocabile. Nessun problema di fluidità invece su zombi e multigiocatore, quest’ultimo che risulta però leggermente meno definito e con una risoluzione dinamica che varia spesso su PlayStation 4 Pro, anche se dopo qualche ora di gioco si riesce ad apprezzare.

Call of Duty: Black Ops IIII


Call of Duty: Black Ops IIII offre una quantità enorme di contenuti, partendo dal solido Multigiocatore che da sempre caratterizza Call of Duty, per poi passare alla modalità Zombi, più ricca che mai, per arrivare infine alla novità dell’anno, BlackOut. La mancanza della campagna si sente ed è inutile evitarlo, tuttavia non sentiamo di penalizzare Activision per questo, anzi, riteniamo che il lavoro fatto per portare questa mole di contenuti sia lodevole. Il multiplayer modifica leggermente la sua formula rimuovendo la rigenerazione automatica della salute e modificando la gestione della mini mappa, il tutto “con i piedi per terra”. La modalità zombi offre tre diverse esperienze, tra cui l’attesissimo remake di Mob of the Dead, che ritorna con personaggi diversi, una location più ampia e un restiling totale della mappa e dei nemici. Ultimo ma non ultimo BlackOut, la prima Battle Royale Tripla A che aveva fatto parlare di sé già durante i periodi della beta Privata e che adesso sta spopolando tra i giocatori e nei vari canali di streaming. Il Call of Duty definitivo? Beh è difficile dirlo, ci sono stati sì dei passi in avanti, ma restano comunque i problemi che da sempre affliggono la serie, ovvero un motore grafico datato e una gestione del Season Pass forse non troppo corretta, nonostante i contenuti siano comunque interessanti.

8.5

Pro

  • Multigiocatore estremamente divertente
  • Tre bellissime e ben caratterizzate mappe zombi
  • Modalità Battle Royale che ha del potenziale

Contro

  • Si sente la mancanza della campagna
  • Pochi miglioramenti dal punto di vista grafico
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