Nuovo motto di EA: “Vi preghiamo di piratare i nostri giochi”

La pirateria è sempre stata nemica degli sviluppatori e amica dei giocatori. Perché fornisce pezzi a buon mercato o addirittura gratuiti, facendo subire tremende perdite agli sviluppatori.
Ma è ora di scrollarsi di dosso il preconcetto antiquato di morale, guardate il nuovo motto di EA: "Non esitate, vi preghiamo di piratare i nostri giochi!"

Il direttore di EA, John Riccitiello ha un nuovo messaggio per coloro che vogliono piratare i giochi EA, ovvero di continuare.
"Se ci sono alcuni pirati per i quali lei sta scrivendo, per favore li incoraggi a piratare FIFA online, NBA Street Online, Battleforge e Battlefield Heroes…"ha detto. "Se li piratassero sarei davvero contento. Perché quello che c’è nel bel mezzo del gioco è proprio l’opportunità di comprare roba." Benvenuti nella nuova EA, dove non si devono spendere soldi per i giochi, ma si devono spendere nello store.

Prendete come esempio The Sims 3 : il gioco è stato trapelato settimane prima che fosse rilasciato, insieme a un avviso che non permetteva  al gioco di connettersi online. Ma l’esperienza di gioco The Sims 3 risponde pesantemente sul servizio online, i giocatori non possono godersi completamente il gioco con la versione gratuita. I file torrent cercavano anche di esortare i giocatori a comprare il gioco nel caso gli piacesse. Una persona cinica potrebbe dire che sembra più un piano di marketing che una perdita.  Riccitiello dice anche che questo potrebbe essere un programma segreto di marketing per una dimostrazione su larga scala  incentrata su Polonia e Cina. Egli nega però ,che la perdita venga da EA.

EA pensa che questa sia una buona idea per fermare o almeno "limitare" la pirateria. I giochi dovrebbero essere servizi e non prodotti, i giocatori possono accogliere il fatto di acquistare i videogame a poco prezzo, invece di spendere 30$ al lancio per un nuovo disco ogni mese.

"Una quantità enorme di gameplay e una copertura per la community, dove assaggerete beni creati da altre persone. Quindi il consumatore pirata non troverà la seconda città, i contenuti extra e soprattutto la community. "

Alcune di queste mosse possono essere sperimentate, EA è sicuramente interessata ad espandere l’idea di come i giochi vengono venduti e consumati.

 

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