Scandalo NeoGAF: accusato di molestie sessuali il proprietario

Parlare di questo genere di storie è sempre degradante, e questa volta tocca il popolare sito di videogiochi NeoGAF. Cos’è, quindi, lo “scandalo NeoGAF”?

Recentemente il proprietario di NeoGAF, Tyler “Evilore” Malka, è stato ancora una volta accusato di molestie sessuali, ma questa volta il sito sta cadendo in disgrazia e i moderatori dello stesso lo hanno prontamente abbandonato senza pensarci due volte. Anzi, a causa di quest’accusa e del successivo traffico di dati registrato, il sito è al momento chiuso.

Non è la prima volta che Tyler Malka viene accusato di molestie sessuali, anzi apparentemente lui stesso in passato si è vantato di “imporsi” su alcune donne senza il loro consenso. Quest’ultima accusa, però, sembrerebbe essere l’ultima goccia che ha fatto traboccare l’allegorico vaso, poichè tutte le conversazioni sulla vicenda sono state cancellate da NeoGAF. È anche per questo che i vari moderatori se ne stanno andando.

Da cosa è scaturito tutto questo tumulto? Apparentemente l’origine è stato un recente post su Facebook, in cui è stata mossa l’accusa verso Tyler Malka.

Come al solito, ad alcuni utenti è bastato cercare un po’ su internet per scoprire che diverse accuse contro Tyler Malka erano fondate, specialmente quelle di molestie. Quindi, quando nel forum è saltato fuori questo argomento, un utente ha confermato la veridicità del post su Facebook:

“Dato che sono stato nominato, mi tocca intervenire.

In una conversazione privata di gruppo, uno dei partecipanti ha iniziato a parlare di come Evilore (Tyler Malka) fosse stato citato su Facebook con l’hashtag #MeToo. Circa un’ora prima avevo letto, tra le varie notizie, una certa storia che sembrava simile. Non l’avevo letta attentamente ed ero abbastanza scettico, per cui ho fatto uno screenshot e l’ho inviato alla conversazione… mi hanno detto di controllare i commenti e, signore e signori, è spuntato fuori il suo nome.

È stato un momento sconvolgente, ma anche molto deludente dato che avevo incontrato sia l’accusato che la vittima di persona. Ho inviato al gruppo anche questo screenshot. Dopo però ho realizzato che questo sarebbe dovuto essere reso pubblico solamente se la vittima avesse deciso così, dato che stiamo parlando della sua storia personale, e gli altri membri del gruppo erano d’accordo con me, o così sembrava. Ho cancellato le immagini dal gruppo.
Alla fine, però, uno dei membri aveva salvato le immagini in questione e le ha passate ad un’altra persona, e questa persona le ha postate su Voat, nascondendo in modo veramente penoso di nascondere il mio nome e quello della vittima.

Non merita che la sua identità venga rivelata al pubblico, nè merita di essere tormentata dalla massa di internet poichè non era pronta a rendere famosa questa storia. È esattamente per questo che non volevo che diventasse virale, per cui mi pento di aver condiviso quelle immagini nel gruppo.

Quindi sì, l’accusa è reale.”

Immediatamente dopo che questo discorso è stato reso pubblico, l’utente in questione è stato bannato.
Successivamente sono nate proposte molte ipotesi e discussioni sulla vicenda, dato che anche il post originale su Facebook era stato cancellato; molti si chiedono se era effettivamente reale.

https://twitter.com/nickmon1112/status/921842787234009088

Sempre più moderatori del sito, però, stanno abbandonando questa nave che affonda:

https://twitter.com/nickmon1112/status/921848744349401089

https://twitter.com/nickmon1112/status/921865573876854789

E ora, quindi? Questa storia è in costante evoluzione, mentre Malka continua a tenere sotto controllo il sito, al momento inaccessibile, e i vari social, eliminando o negando le varie discussioni sulla vicenda. Tutt’ora molti parlano del suo collegamento con un ex-moderatore del sito, in seguito arrestato per possessione di pornografia minorile. Malka si è quindi distanziato da questi, ma sono state scoperte diverse donazioni da parte di Malka verso il trasgressore.

E ogniqualvolta questo veniva menzionato, apparentemente gli utenti responsabili venivano bannati immediatamente.