Asus ROG Swift PG279Q – Recensione
Dopo un prodotto incredibile come Swift PG348Q pensavamo che per Asus sarebbe iniziato un periodo difficile. Come mantenere o superare una tale qualità? A quanto pare i nostri timori erano infondati: con una linea di monitor sorprendenti il marchio Republic of Gamers continua a stravolgere il mercato.
Benvenuti alla recensione di ROG Swift PG279Q e preparatevi al superamento di un nuovo limite.
Rispetto al modello precedentemente provato, questo monitor si presenta alla vista più sobrio e razionale. Il pannello IPS da 27 pollici è in sé di una dimensione più comune e sfruttabile. Il peso di circa 7Kg, sostenuto da un piedistallo di dimensioni più compatte non vi obbligheranno a cambiare scrivania prima di acquistarlo.
Tale piedistallo concederà una pletora di regolazioni: rotazione (da 60° a -60°), altezza (con un’escursione di 120 mm) e Tilt (da 20° a -5°). Oltre a questi si aggiunge il Pivot (90 ° solo in senso orario), assente nello Swift PG348Q. Tutto ciò va a vantaggio delle possibili configurazioni multi-monitor, senza trovare nelle sottili cornici un’ostacolo.
Cornici che assecondano in modo piacevole lo stile accattivante ma al contempo quasi ricercato della scocca: la struttura in robusta plastica grigia opaca non grida al gaming, concedendo alla trama a linee parallele adottata dal nuovo design Asus solo la base del piedistallo.
Quindi il design rimane sobrio e contenuto, almeno finché non viene acceso: logo Republic of Gamers e cerchio intorno al braccio di supporto, entrambi dotati di illuminazione led rossa doneranno a SWIFT PG279Q quel tocco aggressivo che molti apprezzeranno. Se però preferite la pacatezza, potrete spegnere l’illuminazione dal menù on-screen.
Per accedere al menù, l’Asus ROG SWIFT PG279Q è dotato dei tre tasti e del piccolo joystick multi-direzionale a cui Asus ci ha abituato. Questa volta sono stati resi più distinguibili grazie all’alternarsi delle forme usate e alla scelta di aggiungere etichette nella fine cornice laterale che ne agevolano notevolmente l’utilizzo.
Assieme ai tasti, nella parte posteriore, si trovano gli input incassati in una curiosa forma a V rovesciata: una porta Displayport 1.2, una HDMI 1.4, jack audio per audio pass-through, USB 3.0 upstream e due porte USB 3.0 downstream.
Continuando il tour fisico non possiamo non enfatizzare la robustezza della struttura dell’Asus ROG Swift PG279Q: tutto è costruito con materiali pregiati e con assemblaggi curati, eliminando così ogni possibile vibrazione al pannello trasmesse dai movimenti della scrivania.
Per completare la dotazione, il monitor presenta anche due piccoli altoparlanti da 2 watt. Hanno un suono pulito e relativamente forte, sebbene il posizionamento nella parte posteriore non favorisca l’emissione sonora.
Passiamo però al vero cuore di questo monitor: il pannello. Avevamo detto che era un 27 pollici, ma non stiamo di certo parlando di un comune pannello. Si tratta di un monitor IPS WQHD (2560 x 1440) con ottimi angoli visivi (178° sia verticali che orizzontali) e una discreta rappresentazione dei colori. Con un contrasto di 1000:1 e una luminosità di 350 cd/㎡, anche i creatori di contenuti potranno sfruttare le sue qualità, anche se consigliamo una calibrazione delle tinte prima di sfruttarlo in tale ambito.
Ma torniamo ora a quel che rende questo monitor un gioiello per il gioco competitivo: accompagnato dalla piena compatibilità con Nvidia G-Sync, così da restituire fluidità maggiore anche in casi di framerate instabili, Asus è riuscita a spingere questo monitor oltre la barriera dei 144Hz, raggiungendo l’impressionante soglia dei 165 Hz via overclock. Fluidità e responsività incredibili, grazie anche ai 4 ms di response time cambiano drasticamente il modo di giocare e rendono ogni azione molto più immediata e precisa.
Ovviamente non trattandosi di un pannello TN non raggiunge la stessa velocità di risposta, ma la maggior velocità di refresh e i più ricchi angoli visivi ripagano questa differenza tecnica.
Non pensate però che sia tutto rose e fiori: per poter sfruttare questa tipologia di overclock (attivabile nel menù on-screen) sarà necessaria una scheda video Nvidia basata su architettura Maxwell o successive (quindi a partire dalla serie GTX 900, con come modello d’ingresso una GTX 960).
Oltre a ciò, per poter sfruttare l’incredibile refresh rate, servirà una scheda grafica particolarmente potente, a meno di utilizzi limitati ai giochi competitivi come Counter Strike Global Offensive o Team Fortress 2.
Ultime caratteristiche aggiuntive sono le funzioni crosshair (che aggiungono il mirino al centro dello schermo), timer, FPS counter e l’uso della tecnologia Asus Ultra-Low Blue Light con certificazione TÜV, che permette di ridurre le radiazioni da luce blu.
ROG SWIFT PG279Q è la dimostrazione che Asus non vuole vedere confini nel mondo del gaming. Performance e qualità costruttiva si amalgamano in modo perfetto in un prodotto rifinito con cura e che soddisferà ogni giocatore. Certo non è un monitor economico, ma riesce a ripagare il prode acquirente con una resa in gaming degna di nota.
E se siete creatori di contenuti non disperate, con qualche piccolo ritocco saprà accontentare anche voi.