Knights of Pen and Paper 2 – Recensione
È finalmente arrivato il momento del grande ritorno di Knights of Pen and Paper, disponibile su PC, Mac e Linux e accolto dai fan del primo capitolo proprio come se fosse una star. E in effetti Knights of Pen and Paper non solo è una star, ma è anche unico nel suo genere, in quanto metagioco di ruolo. Col secondo capitolo Kyy Games, sviluppatore del gioco, ha mantenuto i toni e l’impostazione originari, chiave del successo di Knights of Pen and Paper + 1, ma ha anche apportato modifiche e migliorie, pur tralasciando alcuni piccoli difetti.
Lot Of Laugh nello strambo mondo di Paperos
Paperos è un mondo fantasy vasto, fatto di piccoli villaggi, città, foreste, deserti, pieno di sorprese e di personaggi strani. Il nostro gruppo di eroi è destinato a salvare questo mondo dal pericolosissimoCavaliere di Carta, rappresentante della famigerata 2ᵃ edizione, cui lui e la sua gang devono i loro incontrastabili poteri. Il vero antagonista della vicenda è quindi la 2ᵃ edizione, contro cui il nostro gruppo di eroi si ribellerà al fine di far valere la bistrattata 1ᵃ edizione. La forza di volontà dell’uomo che sfida il cambiamento inesorabile, o una banda di tradizionalisti infervorati che non vogliono lasciare andare il passato: decidete voi cosa vederci.
Knights of Pen and Paper è definito “metagioco di ruolo” perché ricalca il gioco di ruolo cartaceo, in stile Dungeons & Dragons. Le ambientazioni, in realtà, non sono che il frutto della fantasia del dungeon master e dei giocatori, non eroi, ma persone come noi che si riuniscono attorno a un tavolo, tirano dadi e sparano stupidaggini. Il dungeon master di Knights of Pen and Paper 2 ha una fantasia davvero spiccata in quanto a mostri e nomi (tanto banali da diventare geniali), non possiamo dimenticare, ad esempio, le cameriere fantasma, le gelatine cubiche o la Grotta vicina, il Ponte senza nome e il villaggio Punto Spawn, da dove comincia l’avventura. All’inizio potremo creare due personaggi, scegliendo tra diversi giocatori (hipster, surfista, cheerleader ecc.), razze (umano, elfo, nano) e classi (paladino, guerriero, ladro ecc.), e successivamente potremo aggiungerne altri tre, il che ci dà la possibilità di sfoggiare un team veramente variegato e completo. La libertà di scelta inoltre appaga il nostro lato da scienziato pazzo che adora le aberrazioni, e ci permette di sfornare capolavori come la cheerleader con la barba da nano, che fa un baffo alla Creatura di Frankenstein. Giocatore, razza e classe conferiranno al personaggio determinate caratteristiche, andando a influire sulla quantità di vita ed energia, sui danni, sulla probabilità di colpo critico e così via. Ciascuno degli eroi è dotato di tre abilità passive e tre attive, tutte ben studiate dal punto di vista strategico. Andando avanti, semplicemente raggiungendo degli obiettivi, si sbloccheranno altre classi, o le si potrà acquistare con la moneta di gioco a prezzi accessibili da “Riviste”, la sezione dedicata ai contenuti speciali, comprendente anche un pacchetto con delle missioni nuove di zecca e oggetti preziosi. La sala da gioco, ossia la stanza in cui si tiene il gioco di ruolo, è arredabile, e ogni arredamento dà un bonus.Ma tornando ai nostri eroi, ovunque vi spingerete non mancheranno le loro battute di spirito irriverenti e sagaci, che non risparmieranno neppure la massima autorità, il dungeon master. Né mancheranno incontri stravaganti con mostri e nemici più buffi che minacciosi, e una profusione di citazioni e sorprese che faranno scintillare gli occhi dei nerd.
Cosa è rimasto e cosa è cambiato
Quindi i pregi per cui Knights of Pen and Paper +1 si era distinto sono rimasti, incluse la grafica retrò, ora in 16-bit, e la longevità, che supera le 12 ore. Il secondo capitolo conta una moltitudine di missioni secondarie, talvolta anche abbastanza lunghe ma sempre simpatiche, e indovinelli per ogni località, che si risolveranno col tiro dei dadi. È un gioco da gustare lentamente, e proprio per questo forse i combattimenti, a turni e sullo stampo di quelli del primo capitolo, man mano che si avanza e si sale di livello risultano ripetitivi. I nemici, a parte qualche rara eccezione, sferrano attacchi semplici, tutti uguali o comunque simili; si nota una maggiore differenziazione nelle ultime fasi del gioco, ma nulla di rilevante. Tuttavia, l’ampia scelta di personaggi un po’ compensa questa pecca, poiché, nonostante la piattezza degli scontri, resta viva la curiosità di sperimentare nuove classi e nuove combinazioni di eroi. In più sono stati introdotti degli effetti legati all’ambientazione che incidono sul combattimento, come le condizioni meteorologiche su Pokèmon.Dal momento che stiamo parlando di un metagioco di ruolo, e perciò di una categoria quasi a sé, non ce la sentiamo di giudicare severamente la superficialità delle scelte che ci ritroveremo ad affrontare. Scelte fine a se stesse, che non hanno un vero impatto sull’evoluzione della vicenda; se questo aspetto classico fosse però approfondito, a nostro parere il gioco sarebbe amato persino di più. Per quel che riguarda le novità, Knights of Pen and Paper 2 è stato arricchito di dungeons generati in modo casuale, all’interno dei quali non si potrà riposare (e dunque guarire), e che non sarà possibile abbandonare a metà: una volta usciti, si ricomincia da capo. Di conseguenza le sfide dei dungeons saranno tra le più impegnative. Ciascuna stanza è un’incognita, e può celare tesori, trappole o nemici. Una delle cose che ci hanno più entusiasmato è il sistema di crafting. Una volta in un grande centro abitato, ad esempio Big Town (a proposito di nomi banali/geniali), potremo usufruire della Forgia. Nella Forgia figura una lista di ricette, cui si sommeranno quelle che raccoglieremo lungo la strada. Qui potremo sbizzarrirci nel creare armi, armature, consumabili, gingilli a sostegno della nostra squadra; molti degli oggetti indispensabili per le ricette possono essere acquistati. Accanto alla Forgia, infatti, c’è il Negozio, oltre alla Riserva (il magazzino, illimitato) e la Taverna, in cui potremo lasciare a bere i nostri personaggi esostituirli con dei nuovi.
Pro
- - Originale
- - L’ironia accompagna tutto il gioco insieme alle citazioni
- - Ampia scelta di personaggi e abilità.
Contro
- - Combattimenti a lungo andare monotoni
- - Scelte insignificanti.